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Sintesi
Matematica: la statistica

Diritto: la cittadinanza

Ec. Aziendale: i bonifici SEPA
Estratto del documento

Ma gli immigrati vengono a lavorare?

Gli immigrati hanno tassi di occupazione molto alti anche superiore a quella

degli stessi italiani e pure essendo solo il 6.5% della popolazione generano il 10% del

PIL.

Gli immigrati rubano il lavoro agli italiani?

Studi della banca d’Italia e dell’INPS sostengono che l’immigrazione non ha

effetti negativi sull’occupazione e sui salari anzi, ha effetti positivi su alcune fasce di

popolazione, come ad esempio, gli italiani più istruiti e le donne. Infatti, se un’azienda

ha bisogno di 5 operai e 10 ingegneri, l’arrivo di nuovi operai stranieri consente

l’assunzione di nuovi ingegneri italiani.

Questo è il concetto di complementarità che fa si che l’immigrazione abbia un

effetto positivo sull’occupazione dei lavoratori più istruiti, inoltre, la disponibilità di

donne immigrate che lavorano come badante collaboratrici domestiche, permette alle

donne italiane di lavorare anziché assistere figli o genitori anziani. Questo è un esempio

di come l’immigrazione fa aumentare il numero di donne che lavorano in Italia.

Tuttavia bisogna considerare che: in molte parti del paese c’è un’effettiva

domanda di manodopera non soddisfatta; le imprese spesso non considerano

intercambiabili immigrati e italiani anche a parità di qualifica; gli immigrati competono

maggiormente con gli immigrati precedenti e la diffusione del mercato nero può rendere

la competizione tra lavoratori italiani e stranieri più accesa.

Per questo portare gli immigrati fuori dalla zona d’ombra del mercato nero è una

cosa che farebbe bene sia ai lavoratori italiani, perché renderebbe la competizione con

gli immigrati meno dura, sia agli stessi immigrati, perché gli garantirebbe maggiore

diritto evitando odiosi casi di sfruttamento.

Spesso si sente dire che gli immigrati sono un costo per lo

stato e che sarebbe meglio dare servizi di welfare agli italiani

invece che agli immigrati ma è vero?

Se guardiamo i dati, gli immigrati sono una risorsa per lo stato che incassa il 4%

delle tasse totali da stranieri ma dedica a loro solo il 2.5% di quello che spende in sanità,

scuola, pensione, sussidi, ecc. Gli immigrati, quindi, danno allo stato italiano più di

quanto ricevono.

La popolazione straniera, inoltre, è molto più giovane di quella italiana e questo

contribuisce a diminuire l’indice di dipendenza, ovvero, il numero di anziani rispetto

alla popolazione in età lavorativa. Esso da un’idea dell’anzianità di un paese e del

conseguente peso delle spese per pensioni e sanità sul bilancio dello Stato. In particolare

oggigiorno gli immigrati contribuiscono alla spesa pensionistica per gli italiani

soprattutto vista la loro giovane età. 6

Quanto contribuiscono gli immigrati alle

entrate e alla spesa pubblica?

TASSE:

- pagano 4,5 miliardi di imposta personale sul reddito

- pagano 10 miliardi di contributi

- pagano il 5% dell’IRAP

ISTRUZIONE:

- assorbono quasi 4 miliardi il 5% della spesa totale.

SANITÀ:

- assorbono circa 3 miliardi il 3% della spesa totale. In media sono più giovani e si

ammalano di meno.

SOSTEGNO AL REDDITO:

- assorbono circa 1 miliardo il 7% della spesa totale. Usufruiscono di sostegno in misura

maggiore rispetto agli italiani perché più poveri.

Quanti crimini commettono gli immigrati in

Italia?

Il 26% dei crimini in Italia sono commessi da stranieri e il 37% delle persone

in carcere sono straniere. Sono tanti considerato che gli immigrati sono circa il 6%

della popolazione e la percentuale di crimini commessi da immigrati è quattro volte

superiore alla loro percentuale sulla popolazione italiana. Il maggior numero di reati tra

gli stranieri è commesso da marocchini, rumeni, e albanesi perché sono i gruppi più

numerosi.

Benché i crimini commessi da immigrati siano tanti, il tasso di criminalità tra gli

immigrati è diminuito sensibilmente negli ultimi anni, infatti, è passato dal 5.3% nel

2000 al 3.5% nel 2003 e al 2.2% nel 2006. Questo perché la grande maggioranza degli

immigrati che sono entrati nel nostro Paese non sono delinquenti, ma persone in cerca di

migliori opportunità di vita. 7

La presenza di immigrati aumenta la delinquenza?

16,80% 24,40% Molto d'accordo

8,90% Abbastanza d'accordo

Poco d'accordo

Per niente d'accordo

Non so

16,90% 33,00%

Questo sondaggio ISPO, che risale al 2003, mostra come il 57,4% degli italiani

vede l’immigrazione come fonte di delinquenza. Solo il 25,8% ritiene che questo non

sia vero, mentre il 16.80% non si esprime. Probabilmente oggi, anche a causa della crisi

economica che il Paese sta attraversando e del conseguente elevato tasso di

disoccupazione, ancora più persone risponderebbero di essere d’accordo con questa

affermazione. 8

Residenti

Provincia di Verona

900.000 813.137

812.183

810.254

807.771

804.543

802.070

799.077

800.000

700.000

600.000

500.000

400.000 Italiani*

300.000

Numero Stranieri

200.000 106.167

101.245

96.309

86.062

72.450

65.579

58.726

50.922

100.000

0 04 05 06 07 08 09 10 11

20

20 20 20 20 20 20 20 io

io io io io io io io na

na na na na

na na na n

n n n n

n n n ge

ge ge ge ge

ge ge ge 1°

1° 1° 1° 1° 1° 1° 1°

Periodo dal 1 gennaio 2004 al 1 gennaio 2011

Presenza di immigrati a Verona

Residenti stranieri provincia di Verona

Distinzione per sesso 53.674

51.937

60.000 50.017

45.065

50.000 38.065 52.493

34.968 49.308

31.928

40.000 46.292

27.661 40.997

30.000 34.394

30.611

20.000 26.798

23.261 Maschi

Numero 10.000

0 Femmine

04 05 06 07 08 09 10 11

20

20 20 20 20 20 20 20 o

aio aio aio aio aio aio aio ai

nn

nn nn nn nn nn nn nn e

e e e

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g g g g g g g 1°

1° 1° 1° 1° 1° 1° 1°

Periodo dal 1 gennaio 2004 al 1 gennaio 2011

*Morti: 466, 840, 1001, 1665, 1619, 1815 9

Residenti stranieri provincia di Verona

Residenti stranieri provincia di Verona

Distinzione tra minori e adulti

I primi 5 gruppi

90.000 81.239

30.000 77.532

73.934 26.165

80.000 24.750

65.969 23.234

70.000

25.000 55.128

60.000 50.049 19.547

45.415

50.000

20.000 39.806 15.593

40.000 15.203

14.518 Marocchini

24.928 Di cui minori

13.748 23.713

22.375

30.000

15.000 12.771 20.093

Numero 17.322

11.790

15.530 11.423

13.311

10.782

20.000 Rumeni

11.116 Di cui adulti

9.832

9.680 8.137 7.940

10.000

10.000 7.558

7.207 6.878 Srilankesi

Numero 6.380

6.168 5.701 5.591

0 5.071 4.800

4.529

3.909 3.700

2.889

5.000 Albanesi

2.389 6.444

6.379

1.866

04 05 06 07 008 009 010 011

6.114

5.620

1.283 5.248

4.737

20 20 20 20

4.224 2

2 2 2

3.579 Moldavi

aio

aio aio aio aio aio aio aio

- n

n n n n n n n en

n n n n n

n n

ge ge ge ge ge

4 5 6 7 8 9 0 11

ge ge g

0 0 0 0 0 0 1

°

° ° ° ° ° ° °

0 0 0 0 0 0 0 20

1

1 1 1 1 1 1 1

2 2 2 2 2 2 2

io io io io io io io io

na na na na

na na na na

n n n n

n n n n

Periodo dal 1 gennaio 2004 al 1 gennaio 2011

ge ge ge ge

ge ge ge ge

° ° ° ° ° ° ° °

1 1 1 1 1 1 1 1

Periodo dal 1 gennaio 2004 al 1 gennaio 2011

Dal grafico emerge che fino al 1° gennaio 2007 i marocchini sono il maggior

gruppo immigrato, mentre dal 2007 al 1 gennaio 2011 sono i rumeni. Gli altri tre gruppi,

ovvero, srilankesi, albanesi e moldavi durante il periodo 2003 – 2010 sono sempre stati

rispettivamente terzi, quarti e quinti. 10

Comuni nella provincia di Verona con più di 1000 residenti stranieri

1000 - 1500 San Martino 1.488

Zevio 1.477

Sant Ambrogio 1.380

Nogara 1.372

Negrar 1.351

Oppeano 1.348

Sommacampagna 1.346

Monteforte 1.336

Isola della Scala 1.311

Pescantina 1.233

Cerea 1.220

Castel d'Azzano 1.159

Peschiera 1.129

Cologna Veneta 1.120

Caldiero 1.117

Grezzana 1.059

Colognola ai Colli 1.047

1500 - 2000 Valeggio 1.949

Legnago 1.866

Bovolone 1.833

Castel nuovo 1.543

Sona 1.529

2000 San Bonifacio 3.884

Villafranca 3.348

Bussolengo 2.413

San Giovanni Lupatoto 2.391 11

Residenti di cittadinanza italiana (ITA) e di cittadinanza non italiana (STR) a

Verona (dati provinciali) al 1° gennaio 2006 e al 1° gennaio 2011 per componenti in

base a tre fasce d’età: 0-17 anni, 18-59 anni, 60 anni e più. In evidenza il peso

percentuale dei residenti di cittadinanza italiana e dei residenti di cittadinanza non

italiana nelle fasce di età considerate e nel totale.

FASCIA DI ETA' ANNO ITA % STR % TOTALE %

0 - 17 anni 2006 132.871 89,58 15.462 10,42 148.333 100

0 - 17 anni 2011 135.258 84,44 24.928 15,56 160.186 100

18 - 59 anni 2006 460.919 90,49 48.431 9,51 509.350 100

18 - 59 anni 2011 447.423 85,17 77.899 14,83 525.322 100

60 anni e più 2006 210.753 99,21 1.686 0,79 212.439 100

60 anni e più 2011 231.310 98,58 3.340 1,42 234.650 100

TOTALE 2006 804.543 92,46 65.579 7,54 870.122 100

TOTALE 2011 813.991 88,46 106.167 11,54 920.158 100

Uno sguardo sul quinquennio 2006-2011 ci fa riflettere sul cambiamento in atto

nella struttura della popolazione veronese. Mentre nel 2006 quelli che consideriamo

"italiani" rappresentano nella fascia d'età 0-17 anni l'89,58%, nel 2011 scendono al

84,44%. In valori assoluti crescono di sole 2.387 unità, partendo da 132.871. Al

contrario quelli che consideriamo "stranieri" crescono nello stesso periodo di ben 9.466

unità, partendo invece da 15.462. Nella fascia d'età 18-59 tra gli italiani addirittura si

diminuisce di 13.496 unità, mentre tra gli stranieri si cresce di 29.468 unità. Ma la

differenza nella variazione si manifesta ancora di più come invecchiamento della

popolazione italiana nella fascia over 60 con + 20.557 unità contro un solo + 1.654 unità

della popolazione straniera. 12

Residenti di cittadinanza italiana (ITA) e di cittadinanza non italiana (STR) a

Verona (dati provinciali) al 1° gennaio 2006 e al 1° gennaio 2011 per componenti in

base a tre fasce d’età: 0-17 anni, 18-59 anni, 60 anni e più. In evidenza le variazioni in

valori assoluti a fine quinquennio e il peso percentuale tra i residenti di cittadinanza

italiana e i residenti di cittadinanza non italiana nelle fasce d’età considerate.

FASCIA DI ETA' ITA 2006 ITA 2011 INCREMENTO STR 2006 STR 2011 INCREMENTO

0 - 17 anni 132.871 135.258 2.387 15.462 24.928 9.466

16.52% 16.62% 23.58% 23.48%

18 - 59 anni 460.919 447.423 - 13.496 48.431 77.899 29.468

57.29% 54.97% 73.85% 73.37%

60 anni e più 210.753 231.310 20.557 1.686 3.340 1.654

26.20% 28.42% 2.57% 3.15%

TOTALE 804.543 813.991 9.448 65.579 106.167 40.588

100% 100% 100% 100%

Al 1 gennaio 2011 rileviamo nella fascia 0-17 anni della popolazione veronese

di cittadinanza italiana un 16,62% contro un 23,48% della popolazione veronese di

cittadinanza non italiana, nella fascia 18-59 anni un 54,96% contro 73,37% e nella

fascia over 60 addirittura un 28,43% contro 3,15%. Ciò conferma quanto sostengono

demografi ed economisti circa gli effetti positivi che ha nel medio e lungo termine

l'immigrazione ai fini della tenuta in termini quantitativi e qualitativi della popolazione

veronese. E questo in relazione da una parte alle necessità del mondo del lavoro, che

richiede giovani, e dall'altra alle necessità del Welfare, che richiede contributi e

assistenza per il mantenimento e il benessere delle persone anziane.

Residenti di cittadinanza italiana (ITA) e di cittadinanza non italiana (STR) a

Verona (dati provinciali) al 1° gennaio 2006 e al 1° gennaio 2011 per componenti in

base all’età scolare (dal nido alle superiori). In evidenza le variazioni in valori assoluti a

fine quinquennio.

ETA’ SCOLARE ITA 2006 ITA 2011 INCREMENTO STR 2006 STR 20011 INCREMENTO

0 - 2 anni 22.072 21.715 - 357 4.102 6.339 2.237

3 - 5 anni 22.185 22.527 342 3.215 5.266 2.051

6 - 10 anni 37.315 37.952 637 3.868 6.371 2.503

11 - 13 anni 21.865 23.152 1.287 1.915 3.135 1.220

14 - 18 anni 36.409 37.392 983 3.086 4.796 1.710

Analizzando il quinquennio 2006-2011 emerge che nella fascia di età scolare 0-2

anni la popolazione veronese di cittadinanza italiana subisce una diminuzione di 357

unità, passando da 22.072 unità nel 2006 a 21.715 nel 2001, mentre la popolazione

veronese di cittadinanza non italiana mostra un incremento di 237 residenti passando,

infatti, da 4.102 nel 2006 a 6.339 nel 2011. Nelle altre fasce di età scolare risulta sempre

un incremento sia per quanto riguarda la popolazione veneta di cittadinanza italiana che

non italiana. Sempre dalla tabella emerge che per quanto riguarda la popolazione

veronese di cittadinanza italiana il maggior numero di iscritti si ha nel percorso di

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