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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2008

Titolo: Il taylorismo

Autore: Andrea Superti

Descrizione: è una tesina che parla della vita di taylor e della sua organizzazione scientifica del lavoro con riferimenti alle critiche e alle conseguenze delle sue teorie, sn inseriti anche altri argomenti come l'alienazione del lavoratore. la seconda rivoluzion

Materie trattate: geografia economica. diritto. storia

Area: scientifica

Sommario: Frederick Winslow Taylor nasce il 20 marzo del 1856 nel ricco e residenziale quartiere di Germantown a Filadelfia. A quel tempo gli Stati Uniti sono uno dei paesi più ricchi del mondo, Filadelfia è una delle città  più ricche d'america e la famiglia Taylor è una delle famiglie più ricche di Filadelfia. Quaccheri sia il padre Franklin sia la madre Emily, vissero sempre di rendita come "pensionati fin dalla nascita". Filantropo lui, femminista ed abolizionista lei; entrambe persone di elevata cultura, amanti di una vita "raffinatamente semplice" e culturalmente ricca; appassionati dell'Europa dove viaggiarono per alcuni anni allo scopo di acculturare i figli alle meraviglie del vecchio continente. Frederick però a differenza dei genitori e dei fratelli, non si interesserà  mai né alle lingue, né all'arte, né alla letteratura; resterà  sempre estraneo al mondo degli intellettuali e dei filantropi. Fin da giovane Taylor coltiverà  una sola ideologia: la convinzione che ogni problema, anche se di natura personale o sociale, possa essere risolto con la razionalità , l'organizzazione e la tecnologia. Tre o quattro passioni lo accompagnarono per tutta la vita: lo sport, le invenzioni meccaniche, il giardinaggio, la mania di tradurre ogni cosa in termini metrico-decimali. Per il liceo non poteva essere destinato ad un istituto più esclusivo della Phillips Exter Accademy, che poi gli avrebbe schiuso le porte di Harvard. Ma proprio quando stava per iniziare il corso accademico, alcuni seri disturbi alla vista lo costrinsero ad abbandonare questi studi e tornare a Boston a Filadelfia. Risolto il problema fisico, Frederick si iscrive alla facoltà  di ingegneria e parallelamente inizia una esperienza pratica come apprendista macchina e costruttore di modelli presso imprese meccaniche locali.

Estratto del documento

SOMMARIO

Frederick Winslow Taylor.

 Il Taylorismo

 L’alienazione del lavoratore.

 Il diritto al lavoro nella Costituzione Italiana.

 La Seconda Rivoluzione Industriale.

 2

MAPPA CONCETTUALE

NASCITA, ORGANIZZAZIONE,

PRINCIPI, CONSEGUENZE E

FREDERICK CRITICHE

WINSLOW TAYLOR L’ALIENAZIONE DEL

LAVORATORE

IL TAYLORISMO LA SECONDA

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

IL DIRITTO AL LAVORO

NELLA COSTITUZIONE

ITALIANA 3

Parlare oggi di Taylorismo evoca in ogni persona di media cultura, un’idea negativa, che

designa lavori ripetitivi, parcellari e standardizzati.

Nel complesso si può dire che con le sue proposte Taylor si prefiggeva non solo una

rivoluzione nel modo di lavorare ma anche e soprattutto una rivoluzione nel modo di

comandare. FREDERICK WINSLOW TAYLOR

Scheda biografica

Frederick Winslow Taylor nasce il 20 marzo del 1856

nel ricco e residenziale quartiere di Germantown a

Filadelfia. A quel tempo gli Stati Uniti sono uno dei

paesi più ricchi del mondo, Filadelfia è una delle città

più ricche d’america e la famiglia Taylor è una delle

famiglie più ricche di Filadelfia. Quaccheri sia il padre

Franklin sia la madre Emily, vissero sempre di rendita

come “pensionati fin dalla nascita”. Filantropo lui,

femminista ed abolizionista lei; entrambe persone di

elevata cultura, amanti di una vita “raffinatamente

semplice” e culturalmente ricca; appassionati

dell’Europa dove viaggiarono per alcuni anni allo scopo

di acculturare i figli alle meraviglie del vecchio

continente. Frederick però a differenza dei genitori e

dei fratelli, non si interesserà mai né alle lingue, né

all’arte, né alla letteratura; resterà sempre estraneo al mondo degli intellettuali e dei

filantropi.

Fin da giovane Taylor coltiverà una sola ideologia: la convinzione che ogni problema,

anche se di natura personale o sociale, possa essere risolto con la razionalità,

l’organizzazione e la tecnologia. Tre o quattro passioni lo accompagnarono per tutta la

vita: lo sport, le invenzioni meccaniche, il giardinaggio, la mania di tradurre ogni cosa

in termini metrico-decimali.

Per il liceo non poteva essere destinato ad un istituto più esclusivo della Phillips Exter

Accademy, che poi gli avrebbe schiuso le porte di Harvard. Ma proprio quando stava

per iniziare il corso accademico, alcuni seri disturbi alla vista lo costrinsero ad

abbandonare questi studi e tornare a Boston a Filadelfia. Risolto il problema fisico,

Frederick si iscrive alla facoltà di ingegneria e parallelamente inizia una esperienza

pratica come apprendista macchina e costruttore di modelli presso imprese

meccaniche locali.

Nel 1878 l’ aspirante ingegnere Taylor entrò alla Midvale Company, un’industria

metalmeccanica, dove resterà fino al 1889, sperimentando le sue prime, famose

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invenzioni sia organizzative sia tecniche. La laurea fu conseguita nel 1883 attraverso

corsi per corrispondenza.

Nel 1884 Frederick sposa Louise M. Spooner, una ragazza di buona famiglia, dalla

quale non avrà figli.

Il periodo trascorso alla Midvale, soprattutto quello compreso tra il 1881 e il 1889,

sarà fondamentale per il destino di Taylor e per il destino di tutta l’umanità. In quei

pochi anni egli realizzò tre salti mentali:

Capì che i problemi del lavoro e della produzione non potevano essere risolti con

• il buon senso ma richiedevano profonde innovazioni tecnologiche attentamente

progettate.

Dall’introduzione di nuove tecnologie ricavò la necessità di accompagnarle con

• innovazioni organizzative altrettanto radicali, scientifiche e pianificate.

Dalle sperimentazioni organizzative comprese che il loro successo dipendeva in

• misura notevole dai buoni rapporti psico-sociologici tra direzione e lavoratori.

A partire dal 1883, Taylor affianca agli sforzi per il miglioramento tecnologico nuovi

sforzi per il miglioramento organizzativo: un sistema di controllo della produzione, una

suddivisione del lavoro in fasi elementari, uno studio dei tempi per l’esecuzione delle

singole fasi e il salario a incentivi sotto forma di “cottimo differenziale”.

Lasciata la Midvale, nel 1889, Frederick iniziò con la moglie un periodo da “girogavo”.

Nei primi tre anni lavorò per la Manufacturing Investment Company, una cartiera dove

si dedicò soprattutto all’incremento della produzione tramite il cottimo differenziale.

Dopo la Manufacturing Investment Company, Frederick passò dalla Johnson Company

alla Simonds Manufacturing Company, continuando a condurre esperimenti

organizzativi e ricerche, introducendo nuove tecniche di selezione e gestione del

personale.

Il successo di tutte queste esperienze concrete, fruttarono a Taylor un posto

ambizioso presso una delle più grandi fabbriche d’acciaio del mondo: la Bethlehem

Company dove vi rimase sino al 1901.

Lasciata la Bethlehem Company, Taylor è ormai sicuro di sé e decide di intraprendere

la carriera di consulente aziendale, di azionista e di giocatore in borsa; nel 1903 scrive

un testo di sintesi sullo scentific management, pubblicato con il titolo di Shop

Management, seguito a breve tempo da The Principles of Scientific Management

(Principi di organizzazione scientifica del lavoro).

Negli anni avvenire la sua salute fu indebolita da un infezione bronchiale e forse anche

dal diabete.

Morì di polmonite il 21 marzo 1915, a 59 anni; sua moglie Louise morì più tardi nel

1949.

Frederick resterà per gli Stati Uniti, fino alla morte, l’esperto più apprezzato e

corteggiato; e resterà per il mondo intero, dopo la morte, il Father of Scientific

Management, come è scritto sulla sua tomba.

5

IL TAYLORISMO

Panorama storico

Ci troviamo nel periodo che va dagli anni ’70 del XIX secolo ai primi quindici anni del

XX secolo. In questo periodo si ha l’ingresso degli Stati Uniti sulla scena dei paesi più

industrializzati del mondo. Lo scopo delle aziende è quello di sfruttare al massimo i

macchinari, così da recuperare gli ingenti investimenti realizzati nell’acquisto degli

stessi; gli imprenditori iniziano a ricercare i mezzi più adottati per ridurre i costi di

produzione ed aumentare i profitti, ponendo attenzione agli studi sull’Organizzazione

Scientifica del Lavoro (O.S.L) Il Taylorismo

Il Taylorismo è una teoria economica dell’Organizzazione Scientifica del Lavoro

elaborata da Frederick Winslow Taylor. Essa si fondava sul principio che la migliore

produzione si determina quando a ogni lavoratore è affidato un compito specifico, da

svolgere in un determinato tempo e in un determinato modo. Per ottenere ciò Taylor

attuò la catena di montaggio, un sistema produttivo diviso in tante piccole unità

semplici e ripetibili che non consentivano alcuno spreco di energia né di tempo. Gli

operai della catena di montaggio dovevano svolgere solo determinati movimenti sempre

uguali per tutta la durata della giornata lavorativa. Chi aveva la capacità di essere

straordinariamente veloce era anche incentivato economicamente con una

maggiorazione variante dal 30 al 100 per cento rispetto alla propria paga base.

I principi dell’Organizzazione Scientifica del Lavoro (O.S.L) di Taylor si possono

riassumere in vari punti:

Il principio dell’One Best Way ( = la via migliore per svolgere un compito):

• dinanzi a qualunque problema tecnico o organizzativo esiste sempre e

comunque una sola soluzione universale, non una serie di soluzioni alternative

fra loro. Questo significa che la produzione migliore avviene se il lavoratore

smette di pensare a quello che deve realizzare ma si concentra solo sui gesti

sempre uguali legati al momento produttivo che gli è stato assegnato.

Il principio dell’ “Operaio Bue”: il lavoratore deve fare solo quello che gli

• viene ordinato senza crearsi problemi e senza neanche chiederne la ragione.

Deve rispettare regole, impegni e tempi previsti senza anticiparli, né

attardarli. 6

“Osserviamo che uno dei requisiti essenziali per un individuo idoneo

a eseguire come normale occupazione il trasporto della ghisa,

è quello di essere così sciocco e paziente,

da ricordare come forma mentis più di ogni altro tipo di persona,

la specie bovina.”

F.W.Taylor

Separazione tra progettazione ed esecuzione: ossia applicare una

• separazione istituzionale tra coloro che organizzano e coloro che eseguono,

stabilendo una divisione sociale del lavoro e privando gli operatori di quel

potere di organizzazione che era loro tradizionalmente riconosciuto.

Il Task Management : con questo principio l’obiettivo di Taylor era quello di

• conseguire un aumento della produzione in un altro ordine di grandezza

rispetto agli standard precedenti; ogni giorno verrà stabilito un determinato

ammontare di lavoro, che gli operai dovranno eseguire senza apportarvi

diminuzioni né aumenti. L’immenso vantaggio del Task Management è secondo

Taylor quello di ottenere un lavoro standardizzato e uniforme con una resa

prevedibile e con un rendimento doppio talvolta triplo di quello ottenuto con

i vecchi sistemi. La paga più alta va quindi considerata come un premio di

rendimento che percepirà solo chi esegue per intero la produzione fissata

secondo i metodi previsti. In caso di mancato raggiungimento del Task vi

sarà un a diminuzione del salario.

The right man to the right place; selezione attitudinale del personale, le

• mansioni non possono essere distribuite indistintamente, ma bisogna

utilizzare un criterio: “One Man, One Job” ogni operaio deve essere

assegnato al compito più idoneo per la sua abilità e per il suo fisico.

Principio della Disciplina: l’uomo è naturalmente pigro ed ha un’ istintiva

• tendenza a prendersela comoda e questa tendenza si traduce in un

rallentamento sistematico della produzione, è necessario quindi prevedere

delle sanzioni.

Distribuzione uniforme del lavoro tra amministrazione e manodopera.

• “Un’officina meccanica dovrà avere un dirigente ogni tre operai.

Ciò significa che un terzo del lavoro

viene sottratto agli operai e affidato alla direzione”.

F.W.Taylor

7

Taylor stesso applicò il suo sistema scientifico di produzione nella Compagnia

Bethleem Steel e ne ottenne il seguente quadro:

Prima del Col

Taylorismo Taylorismo

Salario di un operaio fr. 5,75 fr. 9,40

Prezzo di costo per la

manutenzione di una fr. 0,36 fr. 0,16

tonnellata di materiale

Personale adibito N. 8.000 N. 2.700

Teoricamente pertanto, dati questi sorprendenti miglioramenti, il Taylorismo non è da

rifiutarsi. Se però si osserva che in pratica esso tende ad uccidere l’uomo per farne

una macchina automatica, non più libero neanche della scelta dei suoi movimenti, dal

momento che è la macchina, con la sua velocità, a fissare i tempi che gli operai hanno a

disposizione per eseguire le operazioni; se si considera che esso non lascia posto alla

collaborazione intellettuale e psicologica del lavoratore atrofizzandone cosi

progressivamente la volontà; se si pensa ancora al facile rischio di uno sfruttamento

eccessivo e anche alla diminuzione degli operai e quindi al conseguente aumento dei

disoccupati, allora ci si accorge dei non pochi lati negativi del taylorismo. Con il

Taylorismo l’attività produttiva si fece sempre più specializzata e anonima e la nuova

figura dell’addetto macchina divenne sinonimo di alienazione e di mancanza di

autonomia, privandolo quasi totalmente della possibilità di far valere le proprie scelte

e le proprie capacità individuali.

Per Taylor ciò che dovrebbe spingere gli operai ad adattarsi alle nuove condizioni di

lavoro è l’incentivo economico reso possibile dalla maggiore produttività; anche questa

versione strettamente economista del lavoro venne contestata dai sindacati, che

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d’altra parte Taylor, tutto proteso verso la massima efficienza e il massimo profitto,

considerava inutili, nocivi e destinati alla dissoluzione.

LE CONSEGUENZE DEL TAYLORISMO:

Imposizione e intensificazione dei ritmi di lavoro;

• Burocratizzazione del processo produttivo;

• Separazione della fase ideativa da quella esecutiva;

• Parcellizzazione del lavoro;

• Dequalificazione dei mestieri operai, un’ eccessiva specializzazione del

• lavoro porta ad una forte rigidità.

CRITICHE AL TAYLORISMO

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17 pagine