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Sintesi
Introduzione HACCP e Contaminazioni, tesina


La tesina parla di HACCP e contaminazioni principalmente biologiche.

Collegamenti

Enogastronomia - HACCP
Inglese - HACCP
Alimentazione - Contaminazioni Biologiche
Economia Aziendale - La Qualità (Norme ISO ecc.)
Storia - Primo Dopoguerra
Italiano - Eugenio Montale
Matematica - Campo Di Esistenza di Una Funzione
Estratto del documento

IL “PACCHETTO IGIENE”

Il “pacchetto igiene” costituisce un complesso di norme che hanno recentemente riformato e

armonizzato il sistema legislativo europeo in materia di igiene e sicurezza alimentare. Comprende

essenzialmente i Regolamenti 178 del 2002 e 852, 853, 854 e 882 del 2004.

Con il pacchetto igiene sono stati introdotti nuovi principi per la prevenzione dei potenziali rischi

per la salute dei consumatori, nell’ottica di una evoluzione dell’autocontrollo. I punti principali della

nuova normativa riguardano la rintracciabilità, l’analisi dei rischi e il principio di precauzione.

RINTRACCIABILITA’

La rintracciabilità di filiera (Reg. CE 178/2002) è la possibilità di ricostruire il percorso di un

alimento e delle sue componenti in tutte le fasi di lavorazione: dalla provenienza della materia

prima alle fasi successive (mangimistiche, di trasformazione, distribuzione), fino al consumo finale,

individuale o collettivo. La rintracciabilità prevede la raccolta e la gestione dei dati e delle

informazioni relative a un prodotto in qualsiasi punto della sua storia: dall’azienda agricola al

consumatore, “dai campi alla tavola”.

La creazione di una documentazione che descriva tutti gli elementi del processo, e che sia

disponibile per le autorità di sorveglianza e di controllo, è il modo più adeguato per effettuare

eventuali operazioni di certificazione o indagini e, nei casi di emergenza o crisi specifica, per

risalire alle responsabilità di ogni componente della filiera.

La rintracciabilità deve essere resa nota al consumatore nel passaggio finale con un’adeguata

etichettatura o con l’identificazione degli alimenti o dei mangimi commercializzati sul mercato

comunitario.

ANALISI DEI RISCHI E PRINCIPIO DI PRECAUZIONE

La nuova normativa descrive l’analisi dei rischi come una procedura costituita da tre componenti

interconnesse: valutazione, gestione e comunicazione.

Lo scopo è quello di:

• Individuare i pericoli per la sicurezza alimentare insiti nei processi produttivi

• Decidere se è necessario intervenire

• Far circolare informazioni sugli elementi di pericolo tra tutti i soggetti interessati (imprese

alimentari, consumatori)

Connesso all’analisi dei rischi è il principio di precauzione, in base al quale, se un operatore della

filiera alimentare ha motivo di ritenere che un alimento da lui lavorato o distribuito non sia

conforme ai requisiti di sicurezza, ha l’obbligo di eliminarlo o sospenderne l’uso. Se si reputa che il

rischio possa interessare la comunità, occorre attivare una procedura di ritiro o richiamo del

prodotto avvisando l’autorità sanitaria competente.

LE 7 FASI DEL SISTEMA HACCP

1. ANALISI DEI RISCHI

-Identificare i pericoli per la salubrità degli alimenti

-Stimare la probabilità che si verifichino

-Valutare la gravità del rischio che comportano

2. INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI CRITICI DI CONTROLLO (CCP)

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