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Sintesi
Storia - La seconda guerra mondiale
Italiano - Primo Levi
Alimentazione - Gli OGM (organismi geneticamente modificati) e I Prodotti Biologici
Inglese - The GMO'S
Francese - Les Produits Bio
Diritto - Le norme che regolano la diffusione dei nuovi prodotti biotecnologici.
Estratto del documento

realizzata su prigionieri infettati da diverse malattie. Gli

scienziati effettuarono interventi chirurgici nei prigionieri,

eliminando organi per studiare gli effetti delle malattie sul

corpo umano, Furono effettuate diverse sperimentazioni

mentre i pazienti erano ancora vivi, in quanto si riteneva

che il processo di decomposizione avrebbe alterato i

risultati. Furono svolti esperimenti sul congelamento con

successiva amputazione o successivo scongelamento per

analizzare gli effetti della cancrena. Furono svolti

esperimenti di scissione dello stomaco, fegato, polmoni od

altri organi. Alcune persone furono legate a dei pali ed

utilizzate come bersagli per provare bombe batteriologiche,

chimiche ed esplosive. Parassiti, vestiti infetti, ed alimenti

contaminati furono gettati su vari obiettivi. Le risultanti

epidemie di colera, antrace e peste bubbonica furono

responsabili di aver ucciso almeno 400.000 cinesi. Furono

provate, su soggetti umani, varie armi chimiche all'interno

di camere a gas e iniettate bolle d'aria nel flusso

sanguigno di prigionieri per simulare embolie e molto altro

ancora. A indurre il Giappone a sferrare l’attacco era stato

l’ambizioso proposito di assicurarsi il controllo dell’Asia sud-

orientale e del Pacifico in vista della costruzione di una

“grande Asia”. Quando, nel luglio 1941, i giapponesi

invasero l'Indocina francese, Stati Uniti e Gran Bretagna

reagirono decretando il blocco delle esportazioni verso il

Giappone. L'Impero asiatico, paese industrialmente

sviluppato, ma povero di materie prime, decise di

scatenare la guerra, piuttosto che piegarsi alle richieste

delle potenze occidentali, che esigevano il ritiro delle

truppe giapponesi dall'Indocina e dalla Cina. Il 7 dicembre

1941 l'aviazione giapponese attaccò, senza previa

dichiarazione di guerra, la flotta degli Stati Uniti ancorata a

Pearl Harbor, nelle Hawaii, e la distrusse in buona parte. Nei

7

mesi successivi, approfittando della netta superiorità

navale così conquistata nel Pacifico, i giapponesi

raggiunsero di slancio tutti gli obiettivi che si erano

prefissati: nel maggio 1942 controllavano le Filippine

strappate agli USA, la Malesia e la Birmania britanniche,

l'Indonesia olandese, ed erano in grado di minacciare

l'Australia e la stessa India, costringendo la Gran Bretagna

a distogliere forze preziose dal medio Oriente.

L’8 dicembre, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna dichiararono

guerra al Giappone, che venne subito sostenuto dalla

Germania e dall’Italia. Gli Stati Uniti, guidati dal presidente

Roosevelt, abbandonarono il lungo isolazionismo. La guerra

si era veramente estesa in tutto il mondo! Nel 1942 la

Germania nazista raggiunse la sua massima espansione. Il

nazismo intendeva fondare una nuova Europa guidata dalla

grande Germania in cui la supremazia sarebbe spettata alla

razza ariana, mentre agli Slavi sarebbe stata riservata la

condizioni di schiavi e la razza ebraica sarebbe scomparsa

“grazie” allo sterminio di massa. Le discriminazioni e

persecuzioni degli ebrei iniziarono a partire dagli anni 30.

Nel 1938, dopo la notte dei cristalli , incominciarono le

deportazioni nei campi di concentramento. Nel 1942 Hitler

ordinò la soluzione finale, il genocidio di tutti gli Ebrei

d’Europa. Morirono più di sei milioni di Ebrei e oltre mezzo

milione di zingari. In tutti i paesi occupati dai nazisti vi

furono sia movimenti di resistenza che movimenti

collaborazionisti. L’opposizione fu attiva in Francia,

Iugoslavia e Italia, collaborarono invece alcuni governi

come quello di Vichy e singoli cittadini che agirono per

convinzione o opportunismo. L’entrata in guerra da parte

degli Stati Uniti, determinò le prime sconfitte per gli eserciti

del patto Tripartito. Tra il 1942 e il 1943, l’andamento del

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conflitto subì una svolta decisiva a vantaggio degli Alleati.

Nei primi mesi del 1942 il Giappone ottenne successi

straordinari e arrivò a occupare territori vastissimi. Dopo

l’attacco a sorpresa però, gli Stati Uniti rovesciarono

completamente la situazione riportando alcune vittorie a

loro vantaggio come quella nel Mar dei Coralli dove la

spinta offensiva dei giapponesi fu fermata dagli americani

di fronte alla costa della Nuova Guinea e nelle isole Midway,

ad ovest delle Hawaii. Questi furono i primi scontri navali in

cui le flotte si affrontavano senza vedersi, a decine di

chilometri l'una dall'altra, bombardandosi a vicenda con gli

apparecchi che decollavano dalle grandi portaerei. Un'altra

importante conquista sotto il punto di vista strategico fu

quello di Guadalcanal, nelle isole Salomone. Da quel

momento l’offensiva giapponese venne fermata e i

Giapponesi dovettero limitarsi a difendere i territori

conquistati all’inizio della guerra. Anche nell’area

dell’Atlantico si manifestò la superiorità degli Alleati. I

sommergibili tedeschi e italiani attaccarono le navi che

portavano rifornimenti alla Gran Bretagna. Gli Anglo-

Americani però riuscirono a spezzare l’accerchiamento

delle flotte tedesche e vinsero la cosiddetta battaglia

dell’Atlantico. Anche in Africa gli Alleati riuscirono a

sconfiggere gli Italo-Tedeschi nella battaglia di El Alamein,

infatti nel maggio del 1943 il Nord Africa era in mano degli

Alleati. Sul fronte orientale, lo scontro tra Russi e Tedeschi

diventava sempre più lungo e difficile di quanto avesse

previsto Hitler. Nel giugno 1942 la Germania cercò la

conquista del Caucaso, ricco di petrolio. Nel luglio 1942

iniziò la battaglia di Stalingrado, la città subì un assedio di

sette mesi, fino alla resa dei Tedeschi. Dopo la vittoria in

Africa, gli Anglo-Americani avevano assunto il controllo del

Mediterraneo e poterono rivolgersi all’Italia. Il 10 luglio del

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1943 gli Alleati sbarcarono in Sicilia e la occuparono,

venendo accolti come liberatori. L’intervento degli Anglo-

Americani scatenò le proteste contro il regime, infatti la

monarchia decise di disfarsi del fascismo. Nella notte tra il

24 e il 25 luglio del 1943 Mussolini venne esonerato dalla

carica di Primo ministro e fu direttamente messo in carcere.

L’incarico di formare un nuovo governo andò al maresciallo

Badoglio. L’8 settembre venne reso pubblico l’armistizio

con gli Alleati e il re insieme a Badoglio fuggirono a Brindisi

lasciando il paese allo sbando. Dunque i Tedeschi

occuparono l’Italia centrale e settentrionale e liberarono

Mussolini. Sotto la guida del duce nacque la Repubblica

Sociale Italiana, con capitale Salò, sul lago di Garda. Nel

1944 gli Alleati, liberata Roma, spinse i Tedeschi fino alla

linea gotica che andava da Rimini alla Spezia, Gli Stati Uniti

costrinsero il Giappone ad abbandonare i paesi occupati e

L’Armata Rossa cacciò i nazisti dall’URSS e puntò verso la

Germania. Tra il 5 e il 6 giugno uno spiegamento di forze

alleate sbarcò in Normandia. Dopo due mesi di duro

combattimento i Tedeschi furono sconfitti e a metà

settembre la Francia fu libera. Fra il 1944 e il 1945 la

Germania fu sottoposta a vari bombardamenti da parte

degli Alleati che distrussero completamente varie città.

Nonostante ciò, Hitler non intendeva arrendersi, ma nella

primavera del 1945 si trovò gli Anglo-Americani a ovest e i

Sovietici a est. Il 25 aprile l’Italia venne liberata, il 30 aprile

mentre i Russi entravano a Berlino, Hitler si suicidò e il 7

maggio la Germania firmò la resa incondizionata. A partire

dal 1943, nonostante la priorità accordata al fronte

europeo, gli Stati Uniti avevano iniziato una lenta

riconquista delle posizioni perdute nel Pacifico, valendosi di

una superiorità che si faceva sempre più netta man mano

che l'industria statunitense dispiegava tutto il suo enorme

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potenziale. Decisivo fu soprattutto l'apporto delle grandi

portaerei capaci di trasportare fino a 50 apparecchi e dei

bombardieri strategici, le cosiddette superfortezze volanti,

che dalla fine del 1944 cominciarono a bombardare

sistematicamente il territorio nipponico. Nell'estate del

1945 gli alleati, ormai liberi da impegni bellici in Europa,

erano pronti a portare l'attacco nel territorio nemico. Un

nemico che, però, continuava a combattere con

eccezionale accanimento, rifiutando di arrendersi anche

nelle condizioni più disperate e facendo ampio ricorso

all'azione dei kamikaze, aviatori suicidi che si gettavano

sulle navi avversarie con i loro aerei carichi di esplosivi. Fu

a questo punto che il nuovo presidente americano, Henry

Truman (Roosevelt era morto il 12 aprile 1945) decise di

impiegare contro il Giappone la nuova arma totale, la

bomba a fissione nucleare o bomba atomica, che era stata

appena messa a punto da un gruppo di scienziati e

sperimentata per la prima volta il 16 luglio nel deserto del

New Mexico. La decisione di Truman serviva innanzitutto ad

abbreviare una guerra che si annunciava ancora lunga e

sanguinosa, ma aveva anche lo scopo di offrire al mondo (e

soprattutto agli alleati/rivali sovietici) la dimostrazione della

potenza militare americana. Il 6 agosto 1945 un

bombardiere americano sganciava la prima bomba atomica

sulla città di Hiroshima. Tre giorni dopo l'operazione era

ripetuta a Nagasaki. In entrambi i casi le conseguenze

furono spaventose: non solo per il numero dei morti

(100.000 ad Hiroshima, 60.000 a Nagasaki) e per la

distruzione totale delle due città, ma anche per gli effetti di

lungo periodo su quanti erano stati contaminati dalle

radiazioni. Il 15 agosto, dopo che l'Unione Sovietica aveva

anch'essa dichiarato guerra al Giappone, l'imperatore

Hirohito offrì agli alleati la resa senza condizioni. Con la

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firma dell'armistizio, il 12 settembre 1945, si concludeva

così il secondo conflitto mondiale. Le operazioni e gli

esperimenti dell’unità 731 continuarono fino alla fine della

guerra. Shiro Ishii era intenzionato a utilizzare le armi

biologiche nel conflitto del Pacifico fin dal maggio del 1944,

ma i suoi tentativi fallirono per la pochezza dei piani e per

l'intervento alleato. Con l'invasione russa di Manchukuo e

Mengjiang nell'agosto 1945, l'unità dovette abbandonare il

suo lavoro in fretta. I membri della sua famiglia fuggirono

attraverso la Manciuria e la Cina per rifugiarsi in Giappone.

Ishii ordinò ad ogni persona del gruppo di "tenere il segreto

fino alla morte" minacciando di cercarli se avessero fallito

ed impedendo a chiunque un'attività pubblica in Giappone.

Boccette con cianuro di potassio furono distribuite da usare

nel caso in cui qualche componente venisse catturato. I

responsabili di fiducia delle truppe giapponesi di Ishii, nei

giorni finali della guerra, bombardarono le installazioni, per

distruggere le prove delle attività, ma la maggior parte

erano così ben costruite che rimasero fondamentalmente

indenni. Dopo che il Giappone si arrese agli alleati nel 1945,

Douglas MacArthur divenne comandante supremo delle

forze alleate, sovrintendendo alla ricostruzione del

Giappone durante l'occupazione alleata. Alla fine della

guerra egli concesse segretamente l'immunità ai medici

della unità 731, in cambio della concessione agli USA dei

dati degli esperimenti sulla guerra batteriologica. Gli Stati

Uniti credettero che i dati degli esperimenti avessero

valore. Come conseguenza non processarono o

condannarono mai pubblicamente tali esperimenti umani,

tuttavia gli Stati Uniti neanche desideravano che altre

nazioni, come l'Unione Sovietica, acquisissero dati su armi

biologiche, per non parlare dell'interesse militare di tale

ricerca. Sebbene "silenziato" pubblicamente, nell'incidente

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del processo di Tokyo, l'Unione sovietica diede seguito al

caso e processò 12 leader e scienziati dell'unita 731. Il

processo a questi accusati giapponesi avvenne a

Chabarovsk nel dicembre 1949. Una trascrizione parziale

ma approfondita dei procedimenti di giudizio fu pubblicata

in diverse lingue l'anno seguente da un'agenzia periodica

moscovita in lingua straniera. Questo libro rimane una

risorsa ineguagliabile per gli storici dell'organizzazione e

l'attività della guerra batteriologica giapponese. I medici ed

i comandanti dell'Esercito imperiale giapponese che

perpetrarono le atrocità dell'Unità 731 vennero condannati,

dalla corte di Chabarovsk, da 2 a 25 anni di reclusione in

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