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Sintesi
Introduzione Genio Nella Follia, tesina


La tesina tratta brevemente alcune personalità che con le loro capacità anticonformiste e con la loro passione sono riuscite a cambiare lo status quo. Ma non lo hanno cambiato per loro stessi, ma per il mondo intero.

Collegamenti


Filosofia - Freud
Italiano - Pirandello
Arte - Van Gogh
Fisica - Einstein
Estratto del documento

jgcyckh Indice

Sigmund Freud………………………………………………………….2

La Scomposizione Analitica della Personalità………………..5

Luigi Pirandello……………………………………….…………………7

La Follia Come Salvezza……………………………………….9

“Uno, Nessuno e Centomila”…………………………………..10

Vincent Van Gogh…………………………………..………………….13

“Campo Di Grano Con Corvi Neri”……………………………16

Albert Einstein………………………………………………………….20

La Dilatazione del Tempo………………………….…………..22 1

« Questo film lo dedichiamo ai folli, agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a

tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Costoro non amano le regole,

specie i regolamenti, e non hanno alcun rispetto per lo status quo. Potete citarli,

essere in disaccordo con loro, potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che

non potrete mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché

fanno progredire l'umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne

vediamo il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di

poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero. »

Spot “Think Different”, Apple (1999) 1

gjchj Scomposizione Psicoanalitica Della Personalità

Sigmund Freud 3

2

sbv

Sigmund Freud, 1935 2

3

Alla nascita della psicoanalisi è indissolubilmente legato il nome di Freud che,

rompendo e superando le convinzioni ottocentesche, ha esercitato il maggior

Alla nascita della psicoanalisi è indissolubilmente legato il nome di Freud che,

peso sulla cultura del XX secolo. Il suo lavoro, quindi, ha influito notevolmente non

rompendo e superando le convinzioni ottocentesche, ha esercitato il maggior peso

solo sulla la psicologia, ma anche sulla letteratura, l'arte, la sociologia,

sulla cultura del XX secolo. Il suo lavoro, quindi, ha influito notevolmente non solo

l'antropologia culturale, le scienze dell'educazione e sulla stessa filosofia,

la psicologia, ma anche la letteratura, l'arte, la sociologia, l'antropologia culturale, le

rivelandosi una vera e propria rivoluzione di pensiero.

scienze dell'educazione e sulla stessa filosofia, rivelandosi una vera e propria

rivoluzione di pensiero. Contesto Storico

Alla fine del XIX secolo Vienna si trovava in una situazione storico-culturale molto

particolare: capitale dell'impero austriaco e sede di un continuo rinnovamento

economico-sociale, era considerata un punto di riferimento intellettuale all'interno

dell'Europa. Il definitivo abbandono della cultura tradizionale che fu segnato

dall'imperatore Francesco Giuseppe I attraverso il radicale cambiamento di varie

zone della città (Ringstraße), conferì una nuova forma a quello che era stato fino

ad allora lo stile dominante.

Sempre per opera di Francesco Giuseppe I furono aboliti i ghetti, portando così ad

una contemporanea presenza di numerose lingue ed etnie.

All'età di quattro anni Freud entrò a far parte di questa “colorata” situazione

viennese, che fu, per lui come per molti altri intellettuali, la possibilità di eseguire,

di lì a qualche anno, una ricerca medica libera e lontana dalle tradizioni.

Percorrendo tale formazione culturale, Freud ebbe più volte modo di confrontarsi

con le ideologie proprie della nuova psichiatria dinamica, movimento che alla

fine del XIX secolo si stava progressivamente delineando in Germania. Tale

movimento nacque principalmente dalla frequente impossibilità di risalire alla

causa di vari disturbi mentali e, quindi, dal bisogno di riconoscere certe patologie

come derivate unicamente da cause psicologiche.

Cambiò così il rapporto medico-paziente, considerando quest’ultimo non più

soltanto come portatore di una sindrome organica ma anche come essere umano

sofferente. Il medico si trova ad occupare il ruolo di studioso e oggetto di studio

allo stesso tempo, estendendo la ricerca oltre che fuori anche dentro di sé.

Questo porta ad un distaccamento dalla psichiatria classica, occupata

nell’indagine organica e alla classificazione tassonomica, in favore di una ricerca

della diagnosi precisa intesa come parte essenziale concorrente alla risoluzione

del disturbo. 4

4

dbcvisdbvusbdi

dvhdbvhdab jaod vdj

vdahihv cadj ajl

advv daj vdaj Zona del Conscio

Zona dell’Inconscio

Io Super-Io

Es

Schema dell'apparato psichico

secondo Freud.

L’iceberg rappresenta le tre

topiche: l’Io, l’Es ed il Super-Io. 2

5

Prima di Freud, infatti, si riteneva comunemente che la “psiche” si identificasse

Prima di Freud, infatti, si riteneva comunemente che la “psiche” si identificasse con

con la coscienza.

la coscienza.

Il medico viennese fece invece il grande passo, calpestando la vecchia visione

Il medico viennese fece invece il grande passo, calpestando la vecchia visione con

con una risonanza secolare: gran parte dell’attività mentale si svolge “fuori” dalla

una risonanza secolare, fino ad oggi: gran parte dell’attività mentale si svolge “fuori”

coscienza e l’inconscio è la realtà abissale della personalità di cui il conscio ne

dalla coscienza e l’inconscio è la realtà abissale della personalità di cui il conscio

è solo la manifestazione tangibile.

ne è solo la manifestazione tangibile.

Venne conferita così una forma a quel magma di emozioni dell’uomo che prima si

Viene conferita così una forma a quel magma di emozioni dell’uomo che prima era

era solo in grado di percepire: Freud afferma che la psiche è un’unità complessa

solo in grado di percepire: Freud afferma che la psiche è un’unità complessa

costituita da un certo numero di sistemi, disposti con ordine gerarchico e dotati di

costituita da un certo numero di sistemi, disposti con ordine gerarchico e dotati di

funzioni diverse.

funzioni diverse.

Nel 1920 distingue tre “istanze”: l’Es, l’Io ed il Super-Io.

Nel 1920 distingue tre “istanze”: l’Es, l’Io e il Super-Io.

L’Es

L’Es

Rappresenta il «polo pulsionale della personalità», la forza caotica in cui prendono

Rappresenta il «polo pulsionale della personalità», la forza caotica in cui

luogo gli eccitamenti della psiche.

prendono luogo gli eccitamenti della psiche.

Obbedisce unicamente all’«inesorabile principio del piacere» e non conosce quindi

Obbedisce unicamente all’«inesorabile principio del piacere» e non conosce

né il bene, né il male, né la moralità.

quindi né il bene, né il male, né la moralità.

Il Super-Io

Il Super-Io

Lo si riconosce come «coscienza morale». Racchiude l’insieme di quelle proibizioni

Lo si riconosce come «coscienza morale». Racchiude l’insieme di quelle proibizioni

che sono state instillate nell’individuo sin dai primi anni di vita.

che sono state instillate nell’individuo sin dai primi anni di vita.

L’Io

L’Io è la parte organizzata della personalità, che si trova a dover “equilibrare” le

pressioni in contrasto fra loro. L’Io

L’Io è la parte organizzata della personalità, che si trova a dover “equilibrare” le

pressioni in contrasto fra loro. 3

6

citazione

« Il pazzo è un sognatore sveglio. »

Sigmund Freud, “L’interpretazione dei sogni” (1900)

8

7

trhhrt La Follia Come Salvezza

Luigi Pirandello 5

8

cvk

Luigi Pirandello, New York,

1934 6

9

La visione pirandelliana del mondo si basa su una concezione vitalistica, affine a

varie concezioni filosofiche contemporanee (in particolare quella di Henri Bergson):

La visione pirandelliana del mondo si basa su una concezione vitalistica, affine a

la realtà è un «perpetuo movimento vitale», inteso come incessante trasformazione

varie concezioni filosofiche contemporanee (in particolare quella di Henri

da uno stato ad un altro, come eterno divenire, «flusso continuo, incandescente,

Bergson): la realtà è un «perpetuo movimento vitale», inteso come incessante

indistinto».

trasformazione da uno stato ad un altro, come eterno divenire, come «flusso

Tutto ciò che si allontana da questo flusso, e assume così una “forma”, si

continuo, incandescente, indistinto».

irrigidisce, si svuota, e comincia, secondo Pirandello, a “morire”.

Tutto ciò che si allontana da questo flusso, e assume così una “forma”, si

irrigidisce, si svuota, e comincia, secondo Pirandello, a “morire”.

Così avviene per l’identità personale dell’uomo: noi non siamo altro che parte

indistinta dell’«universale ed eterno fluire» della vita, ma tendiamo a cristallizzarci in

Così avviene per l’identità personale dell’uomo: noi non siamo altro che parte

forme individuali, a fissarci in realtà che solo apparentemente ci sembrano

indistinta dell’«universale ed eterno fluire» della vita, ma tendiamo a cristallizzarci

convenienti ed unitarie.

in forme individuali, a fissarci in realtà che solo apparentemente ci sembrano

Ciascuna “forma” è in realtà solo una costruzione fittizia, una “maschera” che

convenienti ed unitarie.

l’individuo stesso o il contesto sociale impone. L’uomo, per garantire un suo

Ciascuna “forma” è in realtà solo una costruzione fittizia, una “maschera” che

adattamento ai diversi contesti, cambiando frequentemente la sua personalità, si

l’individuo stesso o il contesto sociale impone. L’uomo, per garantire un suo

riduce ad una mera personalità che in realtà non lo rappresenta per quello che è

adattamento ai diversi contesti, cambia frequentemente la sua “maschera”,

veramente.

riducendosi ad una realtà che non lo rappresenta veramente.

Nella sua produzione, Pirandello, interpreta queste “forme” come delle “trappole”

Nella sua produzione letteraria, Pirandello, interpreta queste “forme” come delle

nelle quali l’individuo viene inibito delle sue potenzialità e lotta invano per liberarsi.

“trappole” nelle quali l’individuo viene inibito dalle sue potenzialità e lotta invano

Tra le più frequenti troviamo la “trappola familiare”, dove l’uomo vive nel grigiore

per liberarsi.

avvilente degli odi e delle ipocrisie del contesto familiare, e la “trappola sociale”, in

Tra le più frequenti troviamo la “trappola familiare”, dove l’uomo vive nel grigiore

cui i lavori frustranti e monotoni di un’organizzazione gerarchica oppressiva

avvilente degli odi e delle ipocrisie del contesto familiare, e la “trappola sociale”, in

rendono chiunque prigioniero.

cui i lavori frustranti e monotoni di un’organizzazione gerarchica oppressiva

rendono chiunque prigioniero.

Come può dunque l’uomo liberarsi dalle “trappole” ed entrare nel “flusso continuo

della vita”?

Come può dunque l’uomo liberarsi dalle “trappole” ed entrare nel “flusso continuo

L’unica via di relativa salvezza che Pirandello dà ai suoi eroi è la Follia:

della vita”?

La Follia è lo strumento di contestazione per eccellenza delle forme di vita fasulle

della società, l’arma che fa esplodere le convenzioni sociali rivelandone la loro

L’unica via di relativa salvezza che Pirandello dà ai suoi eroi è la Follia:

inconsistenza.

La Follia è lo strumento di contestazione per eccellenza delle forme di vita fasulle

della società, l’arma che fa esplodere le convenzioni sociali rivelandone la loro

inconsistenza. 7

10

gdnng Nessun nome. Nessun ricordo oggi del nome di ieri; del

«

nome d'oggi, domani. Se il nome è la cosa; se un nome è

in noi il concetto d'ogni cosa posta fuori di noi; e senza

nome non si ha il concetto, e la cosa resta in noi come

cieca, non distinta e non definita; ebbene, questo che

portai tra gli uomini ciascuno lo incida, epigrafe funeraria,

sulla fronte di quella immagine con cui gli apparvi, e la

lasci in pace e non ne parli più. Non è altro che questo,

epigrafe funeraria, un nome. Conviene ai morti. A chi ha

concluso. Io sono vivo e non concludo. La vita non

conclude. E non sa di nomi, la vita. Quest'albero, respiro

trèmulo di foglie nuove. Sono quest'albero. Albero,

nuvola; domani libro o vento: il libro che leggo, il vento

che bevo. Tutti fuori, vagabondo. »

Testo tratto da “Uno, Nessuno e Centomila”,

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