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Materiali: i polimeri
Inglese: logos and trademarks
Storia: il Fascismo
Italiano: il Futurismo
4
MACCHINE DA STAMPA Ha lo svantaggio di non essere abilitato a effettuare stampe
in bianca e volta contemporaneamente, proprio per la sua
FLESSOGRAFICHE configurazione.
A elementi in linea:
•
Sono composti da singoli elementi di stampa disposti uno
inseguito all’altro orizzontalmente, molto più lunghe quindi delle
P R E M E S S A altre configurazioni, soprattutto se consideriamo le macchine
con 10 elementi di stampa. Sono dunque molto versatili,
L
a flessografia è metodo di stampa rilievografica, in quanto ha permettendo all’operatore un ottima accessibilità agli organi
i grafismi in rilievo rispetto ai contrografismi. E’ un sistema di interni che costituiscono la percentuale maggiore di macchine
stampa diretto. La forma è i costituita da fotopolimeri flessibili, e vendute.
quindi adattabili ad un elemento cilindrico. Un altro fattore importante è la possibilità di futuri ampliamenti
Il grande vantaggio della flessografica rispetto agli altri sistemi di elementi di stampa e di lavorazioni in linea. Può raggiungere
di stampa industriali è innanzitutto la notevole versatilità delle fino a 24 unità, combinati con elementi stampa rotocalco e
macchine da stampa, l’elevata qualità di stampa raggiunta la serigrafici.
possibilità di stampare 10 o 12 colori in un unico passaggio,
l’integrazione con elementi stampa rotocalco o serigrafici e la SISTEMA DI INCHIOSTRAZIONE
possibilità di aggiungere in linea elementi ausiliari. L
a flessografia si differenzia dagli altri procedimenti di stampa
La flessografia utilizza prevalentemente come supporti nastri per il sistema di inchiostrazione.
continui (bobine), a foglio sono limitate le sole stampe in L’elemento che lo caratterizza è il rullo anilox che ha il compito
cartone ondulato in fogli. di prelevare la giusta quantità di inchiostro e di distribuirla in
maniera omogenea sulla forma da stampa, in quanto quantità
Essi sono state classificate in due gruppi distinti: maggiori o inferiori di inchiostro conducono al falsamento
• Le rotative a banda larga: dai 15 cm per stampe di etichette dei passaggi tonali e cromatici dello stampa; inoltre quantità
auto adesive. superiori portano alla deformazione del punto di retino e
• Le rotative a banda stretta: fino ai tre metri per stampe di comportano problemi di rallentata essiccazione dell’inchiostro.
quotidiani o prodotti igienici. I L C I L I N D R O A N I L O X
Indipendentemente dalla banda esistono tre configurazioni di
macchine flesso: I
l nome deriva dalla prima tecnica di stampa flessografica
• Elementi sovrapposti conosciuta come la “stampa all’anilina”. Gli inchiostri a base
• A pressione centrale di anilina erano catalogati con la sigle “ox”, da qui deriva il
• A elementi in linea nome “anilox” e l’azienda che li produceva per evitare problemi
di eccessi di inchiostro brevettò un rullo inchiostratore retinato
Elementi sovrapposti:
• che prelevava l’inchiostro e lo distribuiva nelle giuste quantità
Singoli elementi stampa sono posti uno sopra all’altro, su uno sulla forma da stampa. È di acciaio cromato opportunamente
o su entrambi i lati della fiancata principale della macchina inciso e rivestito da materiale resistente e inossidale come l
(composte da 6 o 8 colori). cromo o il nichel. La quantità che andrà a trasferire dipende
Vantaggi:
• Possibilità di modificare il percorso del nastro per stampare
su entrambi i lati;
• Percorsi carta opportunamente lunghi per permettere
l’essiccazione dell’inchiostro prima della stampa sul retro;
• Notevole facilità di pulizia e cambio lavoro.
Nelle macchine di ultima generazione ogni singolo elemento
di stampa è reso indipendente con il proprio motore. Viene poi
comunemente affiancato con altri elementi come: Estursori,
confezionatrici, uscite a foglio o laminatori.
A pressione centrale:
•
Definite a tamburo, presentano per l’appunto un pressore
centrale di grandi dimensioni attorno al quale sono disposti
gli elementi stampa (questo metodo permette una tenuta di
registro tra i colori ottima).
Le maggiori usate sono a 6 colori, anche se il mercato si sta
orientando sempre di più su macchine a 8 o 10 colori.
Le notevoli dimensioni del cilindro permette all’inchiostro di
asciugare tra un elemento e l’altro e di sostenere alte velocità. 5 L A F O R M A T U R A
dal numero delle celle per cm², oltre che alle dimensioni del
cilindro e dalla tipologia della trama; in genere si usano cilindri U
di acciaio cromato per retinature grossolane, mentre per quelle n’altro dei vantaggi della flessografica è quello di avere i
più fini si usano cilindri di acciaio rivestiti di rame e poi cromo. processi di formatura molto più veloci ed economici rispetto
La profondità delle cellette dipende dalla lineatura di incisione alle formature offset, rotocalco e serigrafiche.
dell’anilox. Esistono tre metodi per fare la forma flessografica, la scelta del
tipo di forma da utilizzare dipende sempre dal tipo di supporto di
Le retinature degli anilox sono classificate in: stampa e dagli inchiostri che verranno utilizzati. Oggi le forme in
• Retinato da 4 linee x cm, usato per rivestimenti gomma sono poco utilizzate, al massimo per stampe su cartone,
• Retinato da 60 linee x cm, usato per supporti non cartacei mentre per supporti con buoni gradi di liscio si preferirà usare
• Retinato da 80 linee x cm, usato per elevate definizioni dei polimeri più duri.
dettagli I metodi che portano alla realizzazione delle forme da stampa
• Retinato da 100/150 linee x cm per stampe di quotidiani e in sono:
genere quadricroma su supporti • Per stampaggio della gomma
cartacei. • Per lavaggio del fotopolimero
Per produrre l’anilox ci sono diversi modi: • Per incisione tramite laser
• Incisione chimica (non si usa più) Per stampaggio della gomma:
•
N
• Goffratura con utensili (non si usa più) ella forma per stampaggio della gomma, la preparazione
• Incisioni con polveri metallo ceramiche prevede diverse fasi; bisogna creare una pre-matrice, una
• Incisione con il laser (più precisa) matrice che porteranno all’ottenimento della forma. La prematrice
è fatta da magnesio e zinco, con uno strato fotosensibile sulla
• Incisione elettromeccanica quale viene steso il negativo. Lo strato fotosensibile diventa
insolubile formando uno strato protettivo all’acido
G R U P P I di incisione. Il negativo viene esposto e la
S T A M P A luce compie un azione di reticolazione
per stampaggio della gomma, quindi
I polimerizza. Le gomme utilizzate
n generale i gruppi stampa si sono la nitrilica o la cloroplenica
differenziano in base ai numeri dei a seconda del tipo di supporto e
cilindri e se c’è o meno la racla. Più di inchiostro usato. Ottenendo
esattamente esiste il gruppo stampa in questo modo la matrice,
a quattro cilindri con o senza racla che verrà successivamente
e il gruppo a tre cilindri con racla vulcanizzata, sotto ad una
positiva o negativa. Nel gruppo pressa per dieci minuti a
a quattro cilindri, abbiamo il 150°C.
prenditore, immerso nel calamaio Per lavaggio del fotopolimero:
•
L
che preleva l’inchiostro, a contatto ’utilizzo del fotopolimero
con il cilindro anilox che preleva risale agli anni ‘60 e
la giusta quantità di inchiostro e nel ‘70 si è perfezionata
la cede alla forma avvolta attorno portandolo ad oggi come il
al cilindro portafoma, il quale grazie materiale più utilizzato. Questo
all’azione di pressione del cilindro di procedimento risulta più veloce
pressione stampa i grafismi sul supporto. del precedente; il fotopolimero è un
Nel gruppo con la racla, troviamo la lama composto solubile in acqua o in solventi
a contatto col l’anilox, in modo che l’inchiostro organici, quando viene a contatto con i
in eccesso venga trattenuto e messo in riciclo raggi u.v si formano dei reticoli che reagiscono
nel calamaio. La racla utilizzata nella flesso è del tutto con i monomeri formando nuovi reticoli, quindi nuove
simile a quella della rotocalco, anche se di materiale e durezza catene e infine una rete molecolare. Tale effetto prende il nome
diverse, inoltre gli spessori delle racle vanno da un minimo di polimerizzazione,
di modificando le caratteristiche fisiche
0.1 mm ad un massimo di 0,35 mm.
E organiche del fotopolimero, rendendolo insolubile. L’esposizione
siste anche come abbiamo già visto un gruppo stampa a tre attraverso un negativo al tratto o retinato formerà i grafismi in
cilindri, con racla positiva o negativa, in questo caso troviamo rilievo, aventi una precisa forma conica.
la mancanza del cilindro prenditore, perché la sua funzione è Le parti non esposte, e quindi rimaste tenere verranno
fatta direttamente dall’anilox che funge da prenditore, dosatore asportate durante la fase di lavaggio e sviluppo; si passa ora
e inchiostratore. Anche in questo caso la presenza della racla alla fase di essicazione e indurimento definitivo della gomma in
assicura una corretta quantità di inchiostrazione. Il cilindro vulcanizzazione.
anilox ruota direttamente nel calamaio, prelevando l’inchiostro
, eliminando anche grazie all’azione della racla gli eccessi di Per incisione tramite laser:
•
inchiostro. l’anilox successivamente andrà a inchiostrare le Anche nell’ambito della flessografia è possibile ottenere forme
zone stampanti delle forma dove grazie all’azione del cilindro di in maniera digitale, in questo caso abbiamo lo stesso principio
pressione andranno ad essere stampati sul supporto. di uno scanner a tamburo.
6 M E S S A A R E G I S T R O
É uno strumento dotato di un cilindro di lettura su cui si
deposita l’originale ed uno strumento di incisione su cui mettere E
la gomma. Nel contempo che una testina legge il colore, ssendo la flessografia un sistema dotata di stazioni in linea
contemporaneamente un raggio laser in corrispondenza dei come la piega, il taglio, la verniciatura ecc... Risulterebbe
stroboscopio,
impossibile montare un registro. Lo consente
grafismi effettua l’esposizione. di ottenere un immagine praticamente ferma durante la fase
di stampa. Posta subito dopo l’entrata nelle altre linee, una
IL MONTAGGIO DELLE FORME DA STAMPA fotocellula trasmette allo stroboscopio l’immagine che la illumina,
I il ritardatore fa si che la luce si accenda solo nel momento in
l montaggio delle forme flessografiche non si applicano come cui la stessa immagine arrivi allo stroboscopio. L’effetto quindi
nella offset direttamente in macchina ma avviene fuori. di questo alternarsi di luci fa si che l’operatore veda sempre
• Consiste il montaggio direttamente sul cilindro, utilizzando un l’immagine e solo una ferma.
nastro bioadesivo, evitando attentamente la formazione di bolle
d’aria.
• Le forme da stampa vengono applicate su di un foglio di
poliestere che viene a sua volta montato sul cilindro mediante
un sistema di pinze e che una volta stampato può essere tolto
ed archiviato per successive ristampe.
Nei casi di stampa senza soluzione di continuità bisogna evitare
che rimanga un sottile intervallo vuoto tra l’inizio e la fine della
forma, viene quindi sigillato il punto di giunzione con il polimero
fuso che riempie il vuoto.
L’aderenza delle forme al cilindro possono dipendere:
• Dallo spessore della forma, le più spesse sono le meno
flessibili, per cui soggette ad una tensione maggiore.
• Dal diametro del cilindro, più è grande aderiscono alla forma
con più semplicità e sicurezza.
Nei casi più critici le lastre possono essere curvate prima del Esemplare di un gruppo stampa a quattro cilindri
montaggio, mediante un riscaldamento e arrotolamento. La
resistenza e la durata sono garantite da una accurata pulizia,
con la rimozione dell’inchiostro essiccato. 7
TECNOLOGIA DEI MATERIALI
• I COPOLIMERI
• LA POLIADDIZIONE
• LA POLIMERIZZAZIONE
• I POLIMERI NEL SETTORE GRAFICO
• LE RESINE SINTETICHE
• LA GOMMA NATURALE E SINTETICA
• LA VULCANIZZAZIONE
• I POLISACCARIDI
• I TELI GOMMATI
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9
POLIMERI NATURALI, SINTETICI La copolimerizzazione permette di modificare il comportamento
di una resina sintetica, quindi di adeguarla all’uso che se ne