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Italiano: Alessandro Volta
Elettrotecnica: le apparecchiature elettriche; le misure elettriche; gli impianti elettrici industriali e civili automatizzati
Stage: lavori svolti durante l'anno
U.A. 1 storia dell’ elettricità
I FENOMENI ELETTRICI
Le prime informazioni sull'energia elettrica, ci giungono dalla
antica Grecia, da parte di Talete di Mileto il quale scoprì che
èlektron
l'ambra, che in greco si chiama , se strofinata con un
panno di lana acquista la caratteristica e capacità di attrarre
corpi leggeri quali ad esempio piccoli pezzi di paglia.
Dopo questi inizi si parlava di “cariche elettriche” e di forze
elettromagnetiche.
Nella seconda metà dell’VIII secolo d.C. si verificò
sperimentalmente che due corpi dello stesso materiale carichi
elettricamente si respingono e che, materiali differenti tipo, ad
esempio vetro ed ambra, anch'essi elettricamente carichi si
attraggono. .
La deduzione logica fu che esistevano quindi due differenti tipi
di elettrizzazione.
Verso la metà del 1600 i primi e vari esperimenti venivano
eseguiti in Europa e negli Stati Uniti. Si cercava di capire di che
5 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
tipo di energia trattasse e quali caratteristiche
potesse avere. I primi esperimenti e macchinari
elettrostatici furono realizzati da parte del tedesco
Otto von Guerisce che lo portarono alla costruzione
Sfera elettrostatica
della " " a strofinio.
.
Verso la fine del 1600 l'olandese Peter van Musschenbroek
,con i suoi studi riuscì a ideare e costruire cosiddetta la "
bottiglia di Leida " il primo apparecchio in grado di accumulare
energia elettrica, così da permettere l'esecuzione di vari
.
esperimenti e ricerche scientifiche
La vera distinzione ed attribuzione di
un segno a differenti tipi di cariche va
ricondotta allo scienziato statunitense
Benjamin Franklin che, chiamò
"positive" le cariche che si
manifestano nel vetro strofinato con
un panno di lana o seta e "negative"
quelle che si manifestano nell'ambra strofinata. Franklin è
ricordato ancora oggi per l'invenzione del parafulmine e per i
suoi studi sulle scariche atmosferiche.
6 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE. Joseph Priestley
Intorno al 1766 il chimico britannico
dimostrò che la carica elettrica si distribuisce uniformemente
sulla superficie di una sfera metallica cava e che, in condizioni
di equilibrio, il campo elettrico all'interno di un conduttore è
sempre nullo. Alessandro Volta
Nel 1745 iniziò la sua attività di
ricercatore e sperimentatore seguendo le ricerche di un altro
Luigi Galvani.
italiano che con i suoi primi esperimenti di
elettrologia sulle rane, ha scoperto una certa elettricità
animale, comprendendo, in seguito che si trattava di un errore.
Tra il 1785 e il 1787 il fisico
francese Charles - Augustine
de Coulomb eseguì alcuni
importanti esperimenti di
elettrostatica, inventando e
Bilancia
costruendo poi la "
di Torsione ", che gli consentì di effettuare
alcuni esperimenti che lo portarono all'enunciato della legge di
Coulomb.
7 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
Nell'anno 1799 Volta costruì un dispositivo
a cui diede nome di " Pila di Volta. La pila
di Volta era costituita da una serie di
dischi di zinco e di rame impilati uno
sull’altro, interposti ad essi vi erano dischi
di feltro imbevuti di sostanza acida; era
nato così il primo generatore statico di
energia elettrica.
Circa 30 anni dopo l'inglese Michael Faraday proseguendo gli
studi e le ricerche iniziate dal danese Hans Cristians Oersted e
dal francese André Marie Ampere scopri che la corrente
elettrica poteva essere generata da variazioni di un campo
magnetico.
Importanti studi furono fatti da Georg Simon Ohm che studiò la
relazione tra resistenza (R), tensione (V), corrente (I).
Nel 1797 Joseph Henry fisico statunitense famoso per la
scoperta dell'autoinduzione, perfezionò gli elettromagneti e
costruì i primi relè.
Il secolo XIX è stato il più denso di scoperte ed invenzioni nel
campo dell'elettricità e del magnetismo.
8 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
nel 1803, Henrich Daniel
Ruhmkorff elettromeccanico
tedesco, costruì il rocchetto
ad induzione che da lui prese
il nome di " Rocchetto di
Ruhmkorff". Si tratta di un
trasformatore, che permette di ottenere elevate differenze di
potenziale.
Con il perfezionamento degli studi e delle ricerche
sull'elettromagnetismo si spalancarono nuove porte per la
produzione e l'utilizzo dell’energia elettrico come energia
motrice tramite dinamo e alternatori.
La prima invenzione del campo magnetico rotante fu
dell'italiano Antonio Pacinotti, che riuscì a costruire la prima
macchina in grado di trasformare l'energia meccanica in
energia elettrica continua.
Il vero problema della metà del 1800 era la messa a punto di
un sistema per il trasporto dell'energia elettrica.
9 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
Cosi nel 1850 il francese Lucien Gaulard, che grazie
all'invenzione del trasformatore, risolse il problema del
trasporto a grandi distanze dell'energia elettrica alternata,
permettendo di elevare il valore della tensione elettrica.
Un’altra grande sfida di quei tempi era utilizzare l'energia
elettrica come fonte innovativo di illuminazione. Qui alcuni
grandi personaggi si contesero l'invenzione della lampadina.
I primi esperimenti furono eseguiti dal Sir
Joseph Wilson Swan in Inghilterra nel 1845.
(ANNO 1878 accensione della prima
lampadina di Swan).
Nel 1847 Thomas Alva Edison e Alessandro Cruto,
contribuirono entrambi all'invenzione ed al perfezionamento
della lampada ad incandescenza, un invenzione che esiste
quasi immutata da oltre 120 anni.
10 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
John Ambrose Fleming nel 1904 inventò il diodo, la prima
valvola termoionica a due elettrodi,
con l'invenzione del diodo
s’iniziano a vedere le prime
scoperte nel campo
dell’elettrotecnica.
Importanti ricerche e studi furono eseguiti da un altro
scienziato e ricercatore tedesco Heinrich Rudolph Hertz che fu
lo scopritore delle onde elettromagnetiche, le quali furono poi
impiegate da Marconi per il funzionamento della radio.
Nikola Tesla effettuò importanti i studi, sulle correnti alternate
ad altissima frequenza, le " Correnti di Tesla ".
Egli realizzò il primo motore elettrico a induzione a corrente
alternata, ciò contribuì ad un utilizzo dell'energia elettrica,
come fonte di trazione, sempre più importante nell'industria.
Fino al XIX secolo si pensava che l'elettricità fosse un fluido
che poteva essere positivo o negativo: in seguito, grazie alle
fondamentali scoperte di Hertz, Helmholtz, Maxwell, Heaviside,
Alessandro Volta e molti altri scienziati, si giunse ad una
comprensione più completa del fenomeno, riassunta nelle
11 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
equazioni di Maxwell che prevedono in modo completo ed
accurato il comportamento delle cariche elettriche (elettroni e
protoni che differiscono per il segno della loro carica elettrica) e
del campo elettromagnetico che esse generano.
In breve iniziò a comparire una serie di applicazioni
commerciali dell'elettricità: i motori elettrici, il telegrafo, il
telefono, la radio, la lampadina elettrica eccetera.
Si creò così all'inizio del XX secolo una nuova scienza
applicata che si occupava di progettare e realizzare questo tipo
di apparati, l'elettrotecnica.
Attualmente l'elettrotecnica si occupa soprattutto della
trasmissione e dell'utilizzo dell’energia elettrica, si occupa, di
progettare macchine elettriche (motori, generatori,
trasformatori e lampade) e linee di trasmissione dell'energia
elettrica.
l'elettronica (che tradizionalmente si occupa di segnali a bassa
potenza) si sta occupando anche di alcuni ambiti che prima
erano di competenze esclusivi dell'elettrotecnica, per esempio
il controllo dei motori elettrici per mezzo di dispositivi a
semiconduttore.
12 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
L’ ENERGIA ELETTRICA
COME VIENE PRODOTTA E COME
ARRIVA FINO A NOI.
Produzione, trasmissione e distribuzione
di energia elettrica
Un settore molto importante dell’elettrotecnica riguarda la
produzione e la trasmissione dell'energia fino al luogo di
utilizzo.
Nel titolo di questo paragrafo sono elencate le tre fasi
attraverso cui passa l’energia prima di raggiungere gli impianti
utilizzatori.
L'energia viene prodotta mediante dei generatori situati nelle
centrali elettriche, che spesso per varie ragioni, si trovano
distanti dai luoghi di consumo.
Le linee di trasmissione permettono di trasferire l'energia dai
luoghi di produzione a quelli di utilizzo, e si differenziano in
base al livello della tensione che trasportano fanno parte, ecco
quindi che si hanno linee di alta, media e bassa tensione.
13 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
Le lunghe tratte tra le centrali sono coperte di grandi
conduttori, linee ad alta tensione in grado di trasferire potenze
di milioni di watt con tensioni fino a oltre 400000 V.
I conduttori che si notano sulla cima dei
tralicci e che sono collegati alle catene di
isolatori non trasportano energia ,ma sono
“funi di guardia”, le quali hanno la funzione
di proteggere i veri conduttori .
Le linee ad alta tensione sono quelle chiamate di trasmissione
dell'energia elettrica, i quali permettono di trasferire l'energia
dalle centrali di produzione alle stazioni di trasformazione.
In queste viene effettuata la trasformazione della tensione da
alta a media tensione, per mezzo di macchine elettriche
chiamate trasformatori, per trasferire l'energia elettrica sulla
rete a media tensione la quale poi a sua volta, viene fatta
arrivare alle cabine di distribuzione attraverso ,la rete di
distribuzione di energia elettrica, dove viene effettuata una
ulteriore trasformazione da media a bassa tensione per poter
poi essere consegnata all'utenza diffusa.
14 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
La distribuzione tra le cabine di ricezione, poste al punto di
arrivo degli elettrodotti e gli isolati nelle città o le frazioni nelle
zone aperte è effettuata in media tensione, intorno ai 10-15 kV.
La consegna all'utente finale è in genere effettuata a 400 V nel
sistema trifase, oppure con una sola fase da questo derivata
(monofase), a 230 V.
Le linee possono essere interrotte dagli interruttori per
consentire interventi di manutenzione o per emergenze.
Per salvaguardare l'integrità degli impianti e delle macchine, la
rete di distribuzione comprende a più livelli sistemi di
protezione da sovracorrente (sovraccarico) e cortocircuito.
Questi sistemi sono principalmente il fusibile, l'interruttore
magnetotermico.
15 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
Esiste poi un'altra protezione chiamata "salvavita" che ha il
compito di aprire il circuito in caso di guasti verso terra. Tale
dispositivo si chiama interruttore differenziale.
16 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
LE PRIME APPARECCHIATURE
ELETTRICHE
ELETTROTECNICAIMPIANTI CIVILI
Franklin è conosciuto soprattutto per i suoi esperimenti nel
settore elettrico l'elettricità ha inventato diverse
apparecchiature nell’ area dei impianti civili, tra cui:
portafusibili di ceramica:
Il portafusibili in ceramica è sicuramente un dei primi dispositivi
di protezione dai sovraccarichi e cortocircuiti. .
Il dispositivo è molto semplice una
scatoletta di ceramica, quindi
isolante, con un coperchio, allo
stesso vi sono due coppie di
morsetti in ottone a cui veniva
collegato un sottile filo di rame
che era l'elemento fusibile.Nella base poi ci sono due coppie di
linguette dotate anch'esse di morsetti a cui venivano collegati i
17 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
conduttori della linea da un lato ed i conduttori del cavo
dall'altra.Inserendo poi il coperchio si chiudeva il circuito, e
togliendo si poteva sezionare l'impianto.
SPINA & PRESA:
Gli oggetti nella foto sono alcuni esempi di spine e prese in
ceramica, che venivano adottate per gli impianti elettrici nelle
civili abitazioni. Gli impianti venivano effettuati in modalità da
esterno, cioè tramite isolatori in ceramica inchiodati a parete,
venivano aggraffati a parete in conduttori di rame o alluminio,
rivestiti in cotone, come quello che potete vedere nella foto
attaccato alla spina.
Le prese e gli interruttori in ceramica venivano attaccate alla
parete a dischetti di legno che a loro volta erano fissati a
tasselli in legno preventivamente murati.
18 TESINA, ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE.
interruttore unipolare:
L'oggetto rappresentato nella figura è un