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Economia e Storia: L'azienda McDonald's
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Schieppati Giada
Economia e non solo …
Capitolo 1
L’ ECONOMIA
1.1 Che cos’è l’economia
L’economia deriva dal greco “oikos” (casa) e “nomos” (legge) e assume diversi
significati in base al contesto in cui la collochiamo; può essere definita come:
La scienza che studia la gestione delle risorse per soddisfare i bisogni
individuali e collettivi contenendo al minimo la spesa (costi).
La scienza che studia la produzione, lo scambio, la distribuzione e il consumo
dei beni e servizi.
Con tale termine si intende, inoltre, il sistema di organizzazione delle attività
di tale natura poste in essere da un insieme di persone, organizzazioni e
istituzioni ovvero un sistema economico.
È la scienza che studia le scelte razionali, compiute dai singoli e della società,
per impiegare risorse scarse, che possono avere usi alternativi, allo scopo di
produrre vari tipi di beni e servizi, nonché le scelte volte a distribuire i beni e
i servizi tra gli individui e i gruppi sociali per soddisfare al meglio i bisogni
individuali e collettivi.
1.2 La storia dell’ economia
Nell'antichità la parola 'economia' era utilizzata prevalentemente nel senso
stretto di amministrazione dei beni di famiglia.
Con la nascita degli Stati unitari nel medioevo e il rifiorire degli scambi
commerciali l'economia ha iniziato ad essere considerata anche come
amministrazione dei beni dello Stato.
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Nella visione classica per economia si intendeva esclusivamente la sfera
privata, dal rinascimento le stesse tecniche si estero alla 'gestione dello Stato'.
Nel corso dell'Illuminismo l'economia entrò a far parte delle scienze sociali.
La definizione moderna di economia nacque con la Rivoluzione Industriale,
in particolar modo con la pubblicazione de "La mano
invisibile" da parte dell'economista Adam Smith.
Da allora il pensiero economico si è evoluto seguendo
strade diverse e teorie molteplici.
La crescente complessità del mondo contemporaneo
fece nascere discipline economiche specializzate ad
analizzare uno specifico settore dell'economia:
mercato, microeconomia, macroeconomia, scienza
delle finanze, econometria, economia del lavoro e altre
ancora.
1.3 Microeconomia e macroeconomia
La microeconomia è una branca dell’ economia che si propone di spiegare e
1
prevedere l’assetto istituzionale della società in cui viviamo e analizza:
comportamento economico dei singoli agenti economici (imprese,
o consumatori, famiglie e mercati);
1 Assetto istituzionale: si intende per chi è stata costituita l’azienda e quale fine
ha l’azienda. 8
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le loro interazioni nei mercati e nelle industrie.
o
La macroeconomia è la disciplina
economica che studia un sistema
economico di uno Stato e le sue
interazioni.
Essa analizza le cosiddette
o variabili economiche
aggregate e le loro
interdipendenze.
La macroeconomia considera dunque le interazioni tra macro-variabili
o (Famiglie, Imprese, Stato, resto del Mondo), ciascuna delle quali è il
risultato della "somma" di singoli comportamenti individuali.
1.4 I sistemi economici
L’ attività economica: è l’attività attraverso cui l’uomo si procura beni e
servizi (scarsi) per soddisfare i suoi innumerevoli bisogni. Non esiste attività
economica laddove le risorse a disposizione per soddisfare un bisogno sono
illimitate. L’insufficienza dei mezzi rispetto ai bisogni costringe l’uomo a
effettuare delle scelte.
Il sistema economico è l’insieme dei soggetti economici (famiglie, imprese,
Amministrazioni Pubbliche,resto del mondo) e delle relazioni che li legano
riguardo all’attività economica, relativamente ad
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Economia e non solo …
una particolare società, in un determinato territorio, in un particolare contesto
e in un dato momento storico.
È quel sistema, composto a sua volta da un insieme di sottosistemi
rappresentati da vari soggetti economici, volto a
realizzare, attraverso il comportamento di questi
ultimi, il benessere della società in termini di
soddisfacimento dei bisogni individuali, la
massimizzazione dei guadagni, l'ottimizzazione
dell'uso delle risorse ed evitando sprechi nonché volto
a promuovere il suo costante sviluppo o evoluzione in termini di ricchezza,
progresso sociale, scientifico e tecnologico e delle condizioni di vita medie
della popolazione (crescita economica).
I componenti o sottosistemi del sistema economico sono:
Sistema di produzione, promuove e determina attraverso la produzione
l'offerta di beni e servizi sotto continua spinta all'investimento per produrre
innovazione (aziende e imprese).
Sistema dei consumatori, promuove e determina attraverso il consumo la
domanda di beni e servizi (es. famiglie e in parte anche imprese).
Sistema creditizio-finanziario: da esso i precedenti sottosistemi afferiscono
fondi di liquidità (capitali) e strumenti finanziari per promuovere e
raggiungere i loro obiettivi (produzione e/o consumo) (banche e istituti di
intermediazione finanziaria). 10
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Mercato: è l'ambiente di interazione dei precedenti sottosistemi dove avviene
lo scambio di beni, servizi e denaro tipicamente regolati
dalla legge della domanda e dell'offerta.
Stato: offre servizi pubblici sotto adeguato prelievo
fiscale (sistema fiscale) e regola eventualmente il sistema
economico attraverso interventi mirati di politica
economica.
Per sistema economico di una nazione si intendono tutte le relazioni che intercorrono
tra i vari operatori economici. Tali sistemi si suddividono in:
Economia capitalistica
1. (o economia di mercato): in tale tipo di
economia lo Stato ha una funzione di supervisore. Il cittadino ha la
possibilità di intraprendere liberamente una qualunque nuova iniziativa
economico-imprenditoriale; il cittadino ha la proprietà dei mezzi di
produzione. Lo Stato svolge dunque una funzione di garante, ossia controlla
che il mercato sia pienamente libero e che vi sia la massima concorrenza tra
i vari operatori economici.
In un tale sistema il privato cittadino ha la possibilità decisionale in merito a
cosa produrre, quanto produrre e per chi produrre.
Economia pianificata
2. è caratterizzata da un’elevata azione e potere
:
dello Stato nell’economia della Nazione. Il privato cittadino non ha la
proprietà dei mezzi di produzione e non ha la massima libertà di iniziativa
economica, in quanto è lo Stato che decide cosa produrre, quanto produrre e
per chi produrre, attraverso la programmazione di piani quinquennali
economici (da qui economia pianificata). Un’economia di questo tipo
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caratterizza economie di tipo comunista quali, in passato l’ex-Urss ed
attualmente paesi quali Cuba ed in parte la Cina.
Economia mista
3. si intende un’economia nella quale il privato cittadino
:
ha la proprietà dei mezzi di produzione e può svolgere una qualsiasi
iniziativa economica. Lo Stato anche in questo sistema lascia al cittadino la
massima libertà di operare, ma a differenza dell’economia capitalistica lo
Stato si riserva di operare in regime di monopolio in alcune attività che egli
stesso ritiene di importanza strategica per l’economia della nazione. Come si
può vedere abbiamo dei caratteri propri sia dell’economia capitalistica, che
di quella pianificata. L’Italia appartiene a tale tipologia economica.
Gli operatori economici svolgono una o più delle seguenti funzioni:
produzione di beni e servizi;
consumo di beni e servizi;
intermediazione finanziaria;
accumulazione di ricchezza;
redistribuzione del reddito e della ricchezza.
assicurazione;
1.5 Beni e servizi
I beni sono le risorse materiali e immateriali con le quali si soddisfano i bisogni.
Classificazione dei beni:
- beni economici: sono disponibili in quantità limitata e occorre sostenere un
costo per acquisirli.
- beni non economici: sono disponibili in quantità illimitata e non è
necessario sostenere alcun costo per acquisirli.
(Ad esempio l'acqua di una sorgente è un bene non economico in quanto è disponibile in
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quantità illimitata e non bisogna sostenere un costo per averla).
Caratteristiche dei beni economici:
- scarsità: sono presenti in quantità limitata
- onerosità: occorre sostenere un sacrificio per averli
- utilità: devono essere idonei al soddisfacimento dei bisogni
- accessibilità:devono essere facilmente raggiungibili.
Classificazione dei beni economici:
- Beni materiali: sono dotati di consistenza fisica
- Beni immateriali: non hanno consistenza fisica
- Beni mobili: possono essere trasferiti da un luogo all'altro
- Beni immobili: non possono essere trasferiti
- Beni durevoli: possono essere utilizzati più di una volta
- Beni non durevoli: possono essere utilizzati una volta sola
- Beni di consumo: sono destinati al soddisfacimento diretto dei bisogni.
- Beni strumentali: sono destinati al soddisfacimento indiretto dei bisogni
in quanto servono a produrre altri beni o servizi. (es. l'automobile di un
taxista). 13
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- Beni fungibili: quei beni che possono essere sostituiti indifferentemente con
un altro, per qualità e quantità, in quanto non interessa avere proprio quel
bene specifico. (es. un libro sulla cucina: non cerco un titolo in particolare).
- Beni infungibili: quei beni unici fra quelli del suo genere per una
caratteristica particolare e che non consente di averne altri simili (es. un
quadro di Picasso, l'originale è unico). Es. bene infungibile
Van Gogh, Cafè de la
nuit
Es. bene non Es. bene
durevole strumentale
I servizi: sono le risorse immateriali con le quali si
soddisfano i bisogni. (es. la visita da un medico).
Categorie di risorse e servizi
- lavoro: tempo impiegato per la produzione di beni e servizi.
- capitale: insieme di beni durevoli utilizzati per produrre altri beni e servizi.
Il capitale dovrebbe durare almeno un anno. Esistono due diverse
categorie di capitale:
a. capitale fisico: costituito da macchinari, impianti, edifici
b. capitale umano: costituito da abilità e conoscenze dei lavoratori.
Lo stock di capitale: è la quantità complessiva di capitale a
disposizione di una nazione in qualsiasi momento;
consta di tutto il capitale fisico e umano realizzato
nei periodi precedenti e che risulta ancora utile in
termini produttivi.
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- terra: spazio fisico in cui ha luogo la produzione, insieme alle risorse naturali che
ne derivano.
- capacità imprenditoriale: capacità di un individuo di combinare le altre risorse in
un’impresa produttiva. Un imprenditore può essere:
a. innovatore: che partorisce un’idea originale
b. risk taker: che si assume un rischio fornendo i propri
fondi o il proprio tempo per un progetto.
Capitolo 2
I TRE SETTORI PRODUTTIVI
Per settori dell’economia di una nazione, intendiamo l’insieme delle aziende che
offrono nel mercato prodotti o servizi che vanno a soddisfare i bisogni di una
collettività.
Possiamo suddividere i settori produttivi di un paese in: primario, secondario,
terziario (e il terziario avanzato). 15
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1. Il settore primario comprende tutte le attività legate all'utilizzo diretto delle risorse naturali:
agricoltura, allevamento, pesca, sfruttamento dei boschi, estrazione dei minerali.
2. Il settore secondario include tutte le attività di trasformazione di una materia prima in un
prodotto finito: l'artigianato e l'industria.
3. Il settore terziario è costituito da tutte quelle attività che non producono merci, ma servizi
utili alle persone, come sanità, istruzione, turismo, trasporti...
2.1 Il settore primario
Per settore primario si intende l’insieme delle
aziende che offrono un prodotto derivante dallo
sfruttamento delle risorse offerte dalla natura.
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Fanno parte di tale settore le aziende che operano nel settore agricolo,
nell’allevamento, nella silvicoltura (sfruttamento delle foreste), nella caccia e pesca e
nelle attività estrattive.
2.2 Il settore secondario