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Sintesi Donne nella storia del 1900 tesina
"Le donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza" - Rita Levi Montalcini.
Prendendo spunto da questa bellissima citazione della Montalcini, ho deciso di trattare come argomento per la tesina di terza media “Le donne che hanno fatto la storia del ‘900” in quanto tratta della donna e delle conquiste che ha ottenuto nella società, nel mondo del lavoro e dello sport nel corso degli anni. Ho deciso d’affrontare come la donna, partendo dal movimento femminista, sia riuscita ad affermare i propri diritti, e ad assumere un ruolo importante nella società. Ho costruito la tesina abbinando a gran parte delle materie d’esame figure femminili del ‘900 che si sono distinte nel campo della politica, della musica, della letteratura, della moda, ecc. quali: Emmeline Pankhurst, Elsa Morante, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Coco Chanel ed altre donne francesi, Ondina Valla, Elisabetta II d’Inghilterra, Maria Callas e Madre Teresa di Calcutta. Per quanto riguarada la geografia, non potendo trattare di una donna in particolare, ho parlato della condizione femminile e del trattamento riservato alle donne in Afghanistan. Per l’arte ho parlato di Andy Warhol, un artista che ha ritratto volti di donne famose quali: Marilyn Monroe, Liz Taylor, Audrey Hepburn, Queen Elizabeth II. Infine, considerato che ancora oggi la violenza sulle donne in Italia raggiunge percentuali molto elevate, ho voluto evidenziare il dramma di Lucia Annibali, una giovane avvocatessa di Urbino che il 16 aprile 2013 è stata sfregiata con l'acido durante un agguato commissionato dall'ex fidanzato. La tesina per il mio esame di terza media inoltre abbraccia le varie materie scolastiche.
Collegamenti
Donne nella storia del 1900 tesina
Storia - Emmeline Pankhurst, le lotte delle donne per i loro diritti, le suffragette.
Italiano - Elsa Morante, trama del romanzo "Menzogna e sortilegio".
Tecnica - Margherita Hack, energia nucleare.
Scienze - Rita Levi Montalcini, la scoperta dell' NGF.
Francese - Marie Curie, Louise Weiss, Simon de Beauvoir, Édith Piaf, Simone Veil, Coco Chanel.
Scienze motorie - Ondina Valla, la corsa ad ostacoli.
Arte- Andy Warhol, Pop Art, Queen Elizabeth II(Riproduzione su tela).
Inglese - Elisabetta II ( Elizabeth Alexandra Mary)
Musica - La musica del ‘900, Maria Callas, Spartito per flauto “ No woman no cry” di Bob Marley.
Religione - Maria Teresa di Calcutta.
Geografia - Afghanistan, la condizione femminile in Afghanistan.
Attualità - Avv. Lucia Annibali, la violenza sulle donne in Italia.
un paesino di montagna della Ciociaria. Nel 1944 i consorti Moravia fanno ritorno nella capitale, e
il loro rapporto inizia ad oscillare tra momenti di profonda complicità e intensità, e periodi di crisi
e distacco.
Nel 1948, grazie all'intermediazione di Natalia Ginzburg, Elsa Morante pubblica con Einaudi
Menzogna e sortilegio, con cui l’autrice si aggiudica il Premio Strega; il racconto “Lo scialle
andaluso” è del 1953 (poi inserito nell'omonima raccolta di testi brevi per Einaudi nel 1963)
“L’isola di Arturo”,
mentre il nuovo romanzo, vede la stampa in Italia nel 1957, e gode di una
risposta molto positiva da parte del pubblico, conquistando il Premio Viareggio.
Inizia un periodo segnato per lo più dall’esperienza del viaggio: la Morante visita gli Stati Uniti, il
Messico, il Brasile, l’India, la Cina, in compagnia talvolta del marito e talvolta degli amici. Nel
1962 si separa in modo definitivo da Moravia, ed entra in una fase di depressione e difficoltà
emotive, che non le impediscono di pubblicare, nel 1968, Il mondo salvato dai ragazzini, una
originale raccolta di canzoni e poemi esplicitamente rivolta al pubblico adolescente che, negli anni
della contestazione, è agli occhi della scrittrice "l'unico pubblico che ormai sia forse capace di
ascoltare la parola dei poeti". Contemporaneamente però, la Morante non abbandona l'impegno
“La
sociale e il lavoro su narrazioni di ampio respiro: nel 1974 pubblica infatti Storia”, grande
affresco corale dell'Italia della guerra e della ricostruzione non con la prospettiva mistificante della
Storia ma attraverso gli occhi di una umile popolana della borgata romana, Ida, e di suo figlio
Useppe. Nel 1982 esce Aracoeli, il suo ultimo romanzo. Non sopportando più la condizione
limitante dovuta alle conseguenze della rottura di un femore nel 1980, Elsa Morante tenta il
suicidio avvelenandosi con il gas nel 1983; ricoverata in ospedale e sottoposta ad un intervento
chirurgico, muore d’infarto il 25 novembre 1985.
TRAMA DEL ROMANZO “MENZOGNA E SORTILEGIO”
La vicenda è quella della decadenza di una famiglia gentilizia del sud, attraverso la ricostruzione
allucinata che ne fa una giovane donna, Elisa, sempre rinchiusa nella sua stanza. L'autrice narra in
prima persona la storia della propria famiglia. La storia ha inizio con il matrimonio di Cesira,
nonna di Elisa, con Teodoro Massia discendente di una ricca casata aristocratica presso cui Cesira
lavorava come istitutrice. Dalle nozze nasce Anna, che trascorre la propria fanciullezza coltivando il
mito del bel cugino Edoardo, tenebroso e irascibile figlio di Concetta, la più ricca sorella di
Teodoro.
Il loro primo fortuito incontro fa nascere nella ragazza un ambiguo sentimento che appare ben
presto ricambiato. Anna e Edoardo vivono un singolare rapporto di ''cuginanza'', dietro cui si
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nascondono profondi affetti, che il giovane sembra voler ripetutamente rimuovere. Durante gli studi
Edoardo conosce Francesco Di Salvo, figlio di contadini che si fa passare per aristocratico, con cui
instaura una profonda amicizia. Francesco ha come amante la bella Rosaria, esuberante e sempre in
bilico tra vitalità e volgarità, al cui fascino Edoardo cede. Molte le peripezie, durante le quali le due
coppie soffrono di gelosie, inganni, risentimenti. Francesco sposa Anna e mette al mondo Elisa.
Edoardo è colpito con sempre maggiore frequenza dalla malattia che lo accompagna
dalla giovinezza: chiuso nel suo mondo di paure fantasmi e tenebrosi presentimenti, va verso la
morte. Rosaria fa una vita di orgogliosa solitudine. A distanza di anni, stringe amicizia con Elisa, e
diventa per lei una specie di maestra di vita. Francesco muore in un incidente sul lavoro. Anna è
consumata dalla malattia, mentre insegue misteriose lettere un tempo scambiate con l'amato cugino.
Elisa, con accanto la forte presenza di Rosaria, affronta la vita.
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TECNICA
MARGHERITA HACK
Nata a Firenze il 12 giugno 1922, Margherita Hack è stata una delle menti più brillanti della
comunità scientifica italiana. Il suo nome è legato a doppio filo alla scienza astrofisica mondiale.
Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un'importante attività di
divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione
spettrale di molte categorie di stelle.
Nasce in una famiglia in cui il padre, di religione protestante, lavora come contabile e la madre,
cattolica, diplomata all'Accademia di belle arti, è miniaturista presso la prestigiosa Galleria d'arte
degli Uffizi. I genitori, entrambi critici e non soddisfatti ognuno della propria appartenenza
religiosa, aderiscono alle dottrine teosofiche instaurando rapporti con un ambiente che in futuro sarà
loro di sostegno durante i momenti difficili.
Non simpatizzanti del regime fascista di Mussolini, sono vittime di discriminazioni. Sono inoltre
vegetariani convinti e trasmetteranno questa filosofia alla figlia Margherita.
Frequenta il liceo classico e inizia a praticare pallacanestro e atletica, ottenendo discreti risultati a
livello nazionale nel salto in alto. Nel 1943 all'Università di Firenze, dove frequenta la Facoltà di
Fisica, dopo dieci anni ritrova l'amico di infanzia Aldo, che sposa l'anno successivo.
Nel 1945, a guerra finita, Margherita Hack si laurea con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca
sulle cefeidi, una classe di stelle variabili. Il lavoro viene condotto presso l'Osservatorio
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astronomico di Arcetri, luogo presso il quale inizia a occuparsi di spettroscopia stellare, che
diventerà il suo principale campo di ricerca.
Inizia un periodo di precariato come assistente presso lo stesso Osservatorio e come insegnante
presso l'Istituto di Ottica dell'Università di Firenze. Nel 1947 la Ducati, industria milanese che
inizia a occuparsi di ottica, le offre il primo impiego. Margherita accetta, si trasferisce con la
famiglia, ma dopo un solo anno sente l'esigenza di tornare al "suo" ambiente universitario, a
Firenze.
Dal 1948 al 1951 insegna astronomia in qualità di assistente. Nel 1954 ottiene la libera docenza e,
appoggiata e spinta del marito, inizia la sua attività di divulgatrice scientifica, collaborando con la
carta stampata. Margherita chiede ed ottiene il trasferimento all'Osservatorio di Merate, vicino
Lecco, una succursale dello storico Osservatorio di Brera.
Nello stesso periodo tiene corsi di astrofisica e di radioastronomia presso l'Istituto di Fisica
dell'Università di Milano. Inizia a collaborare con università straniere in qualità di ricercatore in
visita. Accompagnata dal marito, che la segue in ogni spostamento, collabora con l'Università di
Berkeley (California), l'Institute for Advanced Study di Princeton (New Jersey), l'Institut
d'Astrophysique di Parigi (Francia), gli Osservatori di Utrecht e Groningen (Olanda) e l'Università
di Città del Messico.
E' il 1964 quando diviene professore ordinario, ottenendo la cattedra di astronomia presso l'Istituto
di Fisica teorica dell'Università di Trieste. In qualità di professore ordinario assume l'incarico della
direzione dell'Osservatorio astronomico. La sua gestione durerà per più di vent'anni, fino al 1987, e
darà nuova linfa ad un'istituzione che in Italia era ultima sia per numero di dipendenti e ricercatori,
che per qualità della strumentazione scientifica, arrivando a darle risonanza anche in campo
internazionale.
L'enorme sviluppo delle attività didattiche e di ricerca che Margherita Hack ha promosso in
università, ha fatto nascere nel 1980 un "Istituto di Astronomia" che è stato poi sostituito nel 1985
da un "Dipartimento di Astronomia", che la scienziata ha diretto fino al 1990.
Dal 1982 Margherita Hack ha inoltre curato una stretta collaborazione con la sezione astrofisica
della 'Scuola internazionale superiore di studi avanzati' (Sissa).
Ha alternato la stesura di testi scientifici universitari, alla scrittura di testi a carattere divulgativo. Il
trattato "Stellar Spettroscopy", scritto a Berkeley nel 1959 assieme a Otto Struve(1897-1963) è
considerato ancora oggi un testo fondamentale.
Nel tempo ha collaborato con numerosi giornali e periodici specializzati, fondando nel 1978 la
rivista "L'Astronomia" di cui sarà direttore per tutta la vita. Nel 1980 ha ricevuto il premio
"Accademia dei Lincei" e nel 1987 il premio "Cultura della Presidenza del Consiglio".
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Margherita Hack è stata membro dell'Accademia dei Lincei, dell'Unione Internazionale Astronomi
e della Royal Astronomical Society.
Nel 1992 ha terminato la carriera di professore universitario per motivi di anzianità, continuando
tuttavia l'attività di ricerca. Nel 1993 è stata eletta consigliere comunale a Trieste. In pensione dal
1997, ha comunque continuato a dirigere il "Centro Interuniversitario Regionale per l'Astrofisica e
la Cosmologia" (CIRAC) di Trieste, dedicandosi a incontri e conferenze al fine di "diffondere la
conoscenza dell'Astronomia e una mentalità scientifica e razionale".
Margherita Hack si è spenta a Trieste il 29 giugno 2013 all'età di 91 anni.
Margherita Hack viene ricordata anche per essere stata favorevole all’apertura delle centrali
nucleari in Italia. tratterò dell’Energia Nucleare ed in particolare delle centrali del Terzo
Al riguardo, di seguito
Millennio.
NUCLEARE: L’ENERGIA –
DEL TERZO MILLENNIO LA CENTRALE DI OLKILUOTO
L'energia nucleare è una forma di energia che deriva da profonde modifiche della struttura stessa
della materia. Insieme alle fonti rinnovabili e le fonti fossili, è una fonte di energia primaria, ovvero
è presente in natura e non deriva dalla trasformazione di altra forma di energia, ed è considerata una
valida energia alternativa ai tradizionali combustibili fossili. Benché alcuni considerino tale fonte
energetica anche come rinnovabile, recentemente la Commissione europea si è espressa affermando
che il nucleare non è da considerarsi come rinnovabile. Benché inoltre rappresenti in gran parte una
forma di energia pulita dal punto di vista delle emissioni di anidride carbonica (CO ) in atmosfera,
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presenta almeno in parte diversi altri problemi ambientali e di pubblica sicurezza per quanto
riguarda i fenomeni connessi alla radioattività attraverso le scorie radioattive.
Ampio è divenuto dunque nel tempo il dibattito intorno all'energia nucleare sul fronte della
sicurezza, sul rischio proliferazione, sui costi e sulla indispensabilità di tale fonte energetica in
relazione alle altre fonti energetiche e all'impellente problema energetico globale. A livello
internazionale l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA,International Atomic Energy
Agency) si occupa di promuovere l'utilizzo pacifico dell'energia nucleare e di impedirne l'utilizzo
per scopi militari. Ha funzionalità di sorveglianza e controllo sulla sicurezza degli impianti nucleari
esistenti o in progettazione/realizzazione.
della fame di energia, del declino del petrolio e dei problemi dell’effetto serra provocati dai
A causa
combustibili fossili, dopo venti anni di silenzio, molti paesi del mondo stanno ricominciando a
costruire delle centrali nucleari puntando su nuovi reattori che prevedono particolari sistemi di
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sicurezza. Un esempio di una nascente centrale è sicuramente quella di Olkiluoto piccola isoletta
finlandese, dove si è costruito il primo reattore nucleare, nonché il primo dell’Europa occidentale
dopo 15 anni. Questo cantiere non è altro che un piccolo segnale della prossima espansione nucleare
che il mondo ha da poco conosciuto. Dal 2000, infatti, sono state costruite ben 47 nuove centrali, 94
sono in progetto e 223 in opzione: la crescita maggiore si sta avendo soprattutto in Asia, negli Stati
Uniti e nelle Nazioni Unite. Queste ultime contano il raddoppio delle loro potenze nucleari entro il
2030. Il mondo ha sempre più fame di energia ma l’uso di petrolio, gas e carbone (sempre più
costosi), fa diventare il nucleare l’unica fonte pulita utilizzabile su vasta scala. La futura centrale di
Olkiluoto è la prima di una nuova generazione di centrali, la cosiddetta 3^ generazione +.