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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Diario del Seduttore
Autore: Reffo Alessandro
Descrizione: si tratta di una tesina che contiene consigli e usi dell'arte di ammalire le donne da personaggi della letteratura. ci sono tecniche interessanti ed attuabilissime.
Materie trattate: Italiano,Astronomia,Filosofia,Biologia,Latino
Area: umanistica
Sommario: Italiano,Gabriele D'Annunzio, il Piacere Italiano,Patrick Sà¼skind,Il Profumo storia di un assassino Filosofia, Soeren Kierkegaard, Diario del Seduttore Latino, Ovidio, Ars Amandi
seduttore kirchegaardiano gioca e si diverte con le passioni della donna, variando la propria
tattica erotica, alternando slanci e freddezze, ci rivela un egoismo raffinato che vuole trarre per
sé il massimo piacere con il minimo sforzo.
Ma come riesce il protagonista del a circuire la bella ed innocente Cordelia?
Diario
Le fasi che Giovanni vive in una storia amorosa sono solitamente tre:
L’innamoramento iniziale;
Il fidanzamento;
Il raggiungimento dell’apice del desiderio e il completo controllo sull’amata;
Qui di seguito sono riportati alcuni dei più significativi passaggi del ove
Diario del seduttore
Giovanni espone alcune delle tecniche che solitamente utilizza:
L’innamoramento iniziale
PRIMA FASE: .
In questa prima fase l’importante, per ottenere il successo, è dimostrarsi indifferenti nei
confronti della donna che si vuole conquistare, non tentare azioni dettate dall’impulso, ma
piuttosto attendere il momento propizio per farsi avanti. Questo primo periodo serve al seduttore
intellettuale come momento di studio e di progettazione per le azioni che successivamente
compirà per circuire la giovane amante: 30 Maggio
“…allorché ella giunge e io vado via, o per le scale, ove allora m’affretto a passarle accanto
con indifferenza. Ecco la prima trappola in cui ella deve cadere. Per la strada non la fermo, o se
scambio un saluto con lei non m’avvicino mai, ma la guardo fissamente da lontano…Ma prima
d’iniziare il mio attacco devo conoscere la condizioni del suo spirito. I più si godono una
fanciulla come si gode una coppa di champagne, nell’attimo schiumeggiante; oh, si! Ciò è
veramente molto bello, ed è quanto di meglio si possa ricavare da molte fanciulle. Ma in verità,
qui si tratta di ben altro…
Cordelia, mia Cordelia, tu mia Cordelia! Né riesco a trattenere il sorriso al pensiero della
bravura con la quale pronuncerò questo nome al momento decisivo. Bisogna sempre fare degli
studi preparatori, tutto deve essere disposto nella maniere più adatta…è la spoliazione
spirituale. Bisogna essere poeti per non rovinare questa nudità…”
Per il seduttore, qual è Giovanni, la fase dell’innamoramento sembra quasi identificarsi con
un’azione militare poiché il buon Don Giovanni deve saper pianificare accuratamente ogni
attacco senza tralasciare nulla. Per il protagonista del Diario il campo di battaglia più adeguato
agli scopi della seduzione è quello dell’interessante: 3 Giugno
“Persiste dunque il principio strategico, che è legge di ogni mossa in questo combattimento, di
venire in contatto con lei sempre in una situazione interessante. L’interessante è dunque il
terreno sul quale dev’essere data battaglia, è necessario esaurire tutte le risorse
dell’interessante.” 5
Il fidanzamento
SECONDA FASE: .
Il fidanzamento viene considerato nel Diario del Seduttore
come una tappa obbligata per la seduzione di una fanciulla
poiché serve a dare al rapporto una spinta erotica ulteriore,
ma anche consente al seduttore di poter mettere in gioco le
sue carte migliori non dovendo più tramare nell’ombra
tenendo nascosti i suoi desideri. Per Giovanni il
fidanzamento rappresenta una prospettiva di vita poco
piacevole poiché rappresenta la fine delle gioie infantili e
pure del primo periodo amoroso.
Affinché una proposta di fidanzamento abbia buon esito è
indispensabile che il pretendente si presenti sotto una
maschere di raffinata modestia e sincerità. 7 Giugno
“Il metodo che io ora seguo ha pure la sue convenienze particolari. Un uomo che si presenta in
veste di cavaliere desta sospetto e solleva resistenze contro di sé. Da tutto questo io vado esente.
Non desto diffidenza, al contrario, mi si riguarda piuttosto come un uomo sincero, cui si è pronti
ad affidare una giovinetta. Il mio metodo ha solo un difetto, d’esser troppo lento e può perciò, e
con vantaggio, essere adoperato con creature a piagare le quali ci sia dell’interesse.”
Anche la domanda di fidanzamento non deve essere affidata al caso difatti il protagonista della
vicenda più volte prova il discorso che dovrà fare a Cordelia e alla zia, con cui essa vive, per
poter aver la mano della giovane. Risulta difficile trovare il tono adatto per una richiesta così
importante anche per il seduttore più esperto ma, se ci si prepara accuratamente e non ci si fa
prendere dalla foga, sicuramente “l’attacco” avrà esito positivo.
“Certo, nella mia vita, ho fatto molte dichiarazioni d’amore, eppure tutta la mia esperienza non
mi è di alcun giovamento nel caso presente, dato che questa dichiarazione va fatta in maniera
tutta particolare…Sarebbe difficile dare al momento un tono erotico, perché ciò finirebbe con
l’anticipare quel che deve venire in seguito, quel che deve esplicarsi successivamente; darvi un
tono di gravità è pericoloso, per una fanciulla un simile momento è di tale importanza che tutta
la sua anima può esservi affisa…darvi un tono spensierato, quasi mezzo comico, non
s’armonizzerebbe con la maschera che ho fin qui adoperato, e neppure con la nuova che ho
intenzione di ordinarmi; un tono spiritoso e ironico sarebbe troppo pericoloso…
Io non desidero affatto di possedere una ragazza in senso tutto esteriore, bensì di goderla
artisticamente. Perciò l’inizio dev’essere quanto più possibile artistico. L’inizio dev’essere
quanto più indeterminato possibile…” 6
Il raggiungimento dell’apice del desiderio e il completo controllo
TERZA FASE: sull’amata
.
Per il seduttore intellettuale la completa sottomissione spirituale dell’amata rappresenta l’apice
dell’impresa, il punto più difficile da raggiungere poiché non bisogna intralciare ed interferire
con il cammino di crescita spirituale che compie l’amata e al contempo far sentire sempre viva la
propria presenza cosicché la giovane preda dedichi tutta se stessa all’amato.
Per ottenere ciò Giovanni dispone ogni cosa ed ogni avvenimento in modo che la fanciulla abbia
a dubitare della sua buona fede e che, raggiunto il massimo desiderio erotico, non possa
desiderare altro che la rottura del fidanzamento poiché questo vincolo rappresenta un
impedimento ai propri desideri. 3 Agosto
“Quel che io ora devo fare è, da un lato, di disporre ogni cosa in maniera da tener sospeso il
fidanzamento, così da potermi assicurare un più bello e significativo legame con Cordelia;
dall’altro lato, di utilizzare come meglio possibile il tempo per godermi tutta la grazia…”
“A tale scopo, del resto, non bisogna adoperare lettere ma biglietti. Quanto più il contenuto
erotico traspare, tanto più devono essere brevi, toccando tuttavia i punti erotici con sempre
maggiore sicurezza.”
Rotto il fidanzamento Cordelia sarà nuovamente libera ma, come aveva calcolato l’astuto
Giovanni, una volta che la giovane si è abbeverata alla fonte dell’amore non è più in grado di
saziare la propria sete se non con il seduttore stesso che, paziente, attende l’arrivo dell’amata.
16 Settembre
“Il legame è infranto; appassionata, forte, ardita, divina, ella si innalza a volo come un uccello
a cui ora, per la prima volta, sia consentito di spiegare le ali. Vola, uccello, vola… Ma ella non
vola lontano da me. E allora: vola, uccello, vola! Levati altiero sulle tue ali, scivola via
attraverso il morbido regno dell’aria, presto io sarò da te, presto mi nasconderò insieme con te
nella profonda solitudine!”
L’ebbrezza che dona l’amore si conclude per il seduttore quando la fanciulla si è donata
completamente. Non resta ora null’altro da fare che allontanarsi dalla giovane e godere di ciò
che serberà la vita nel futuro. 25 Settembre
“Allorché una fanciulla ha tutto donato, è franta, tutto ha perduto;…Non desidero ricordare
questa mia relazione con lei; ella ha perduto ogni Profumo,…L’ho amata, si, ma d’ora innanzi
ella non può più occupare l’anima mia.” 7
Gabriele D’Annunzio
l’esteta che seduce
Nasce a Pescara il 12 marzo 1863 ed è stato uno scrittore,
militare e politico italiano, simbolo del Decadentismo ed eroe di guerra. Occupò una posizione
preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924.
Sia in letteratura che in politica lasciò il segno ed ebbe un influsso (più o meno diretto) sugli
eventi che gli sarebbero succeduti.
Il primo grande successo letterario arrivò con la pubblicazione del suo primo romanzo,
nel 1889. Venne presto a crearsi un vero e proprio "pubblico dannunziano",
Il piacere,
condizionato non tanto dai contenuti quanto dalla forma divistica, un vero e proprio star system
ante litteram, che lo scrittore costruì attorno alla propria immagine. Egli inventò uno stile
immaginoso e appariscente di vita da "grande divo", con cui nutrì il bisogno di sogni, di misteri,
di "vivere un'altra vita", di oggetti e comportamenti-culto che stava connotando in Italia la nuova
cultura di massa.
Il Piacere: la vita di un uomo come opera d’arte
è un romanzo di Gabriele d'Annunzio, scritto nel 1888 a
Il piacere
Francavilla al Mare e pubblicato nel 1889 dall'edizione Treves.
Così come un secolo prima di Ugo
Le ultime lettere di Jacopo Ortis
Foscolo aveva diffuso in Italia la corrente e la sensibilità romantica, Il
e il suo protagonista Andrea Sperelli introducono nella cultura
piacere
italiana di fine Ottocento la tendenza decadente e l'Estetismo.
Come affermò Benedetto Croce, con d'Annunzio "risuonò nella
letteratura italiana una nota, fino ad allora estranea, sensualistica,
in contrapposizione al Naturalismo ed al Positivismo
ferina, decadente",
che in quegli anni sembravano aver ormai conquistato la letteratura
italiana, con la pubblicazione del di Giovanni Verga.
Mastro Don Gesualdo
Leggendo dannunziano ci si accorge di come l’autore abbia a più riprese concentrato
il Piacere
la sua attenzione sull’arte, sul suo ruolo fondamentale che ricopre nella vita di ogni uomo.
L’arte viene intesa come forma di gaudio, come motivo di felicità e l’autore, nella narrazione,
sembra quasi voler rendere anche la natura, che funge un ruolo fondamentale nelle vicende del
protagonista, come una vera e propria opera d’arte.
Il protagonista dell’opera, Andrea Sperelli, incarna la figura del seduttore non più intellettuale e
meticoloso classica dell’eroe di Kierkegaard, ma rappresenta il classico seduttore volto
all’erotico; Andrea non si cura molto dei sentimenti che provano le donne che corteggia, anzi
sembra preoccupato più dal proprio istinto e dal proprio volere per accorgersi di come le sue
parole influenzino le scelte delle amanti. 8
Il conte Sperelli, un nuovo seduttore, è dedito totalmente al piacere carnale e non a quello
spirituale. Quella del protagonista è una vicenda triste caratterizzata da amori impossibili e da
relazioni difficili; il suo amore antico per Elena Muti lo porta a dover confrontarsi con una
società frivola, mediocre, intenta soltanto a ricercare nuovi scandali e nuovi diletti mondani, una
società edonista e superficiale che Andrea sfrutta e subisce.
Andrea perciò assume, all’interno del romanzo, l’immagine di un
personaggio ambivalente, in continua alternanza fra la vita mondana e
la vita dello spirito. I ricordi di sublimi vicende d’amore fra le braccia
della perduta amante lo portano a ricercare disperatamente il Piacere
all’interno di un mondo insensibile, frivolo e corrotto di cui la stessa
Elena faceva parte, finché si affaccia sulle soglie della sua vita la
possibilità di redenzione fra le amorevoli braccia di Maria.
Andrea spesso risulta falso ed ambiguo, le frasi pronunciate, anche se non sono frutto di una
profonda riflessione e di un’attenta preparazione, risultano spesso cariche di una forza emotiva e
sensuale capace di far capitolare anche le più caste delle dame aristocratiche romane.
Alcune frasi che l’autore scrive nel romanzo sottolineano accuratamente l’abilità ed il fascino di
questo moderno seduttore che sa cosa piace alle donne e cosa incanta la loro immaginazione: