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Sintesi
Storia - La rivolta giovanile del Sessantotto

Musica - Il rock

Inglese - What do you now about blue jeans?

Italiano - Lidia Ravera \ Porci con le ali

Letteratura - Giacomo Leopardi \ Il Sabato del villaggio

Geografia - L'emigrazione oggi e la ''Fuga di Cervelli''

Tecnologia - Il Lavoro

Arte - Il Graffitismo \ Keith Haring

Francese - Le sport extrême \ Patrick de Gayardon
Eduscazione Fisica - L'apparato locomotore
Scienze - Il moto -> La velocità, Il moto vario, L'accelerazione, Il moto uniformemente accelerato, La caduta libera dei corpi.
Estratto del documento

INDICE

La rivolta giovanile del Sessantotto........................................6

Il movimento in Italia..........................................................................7

Il rock.......................................................................................9

Il rock negli anni Sessanta...............................................................10

What do you now about blue jeans?......................................11

Lidia Ravera..........................................................................12

Porci con le ali..................................................................................13

Trama.....................................................................................................14

Giacomo Leopardi.................................................................16

Opere................................................................................................17

Poetica..............................................................................................17

Il Sabato del villaggio.......................................................................18

Parafrasi.................................................................................................18

Commento..............................................................................................19

L'emigrazione oggi e la ''Fuga di Cervelli''...........................21

Il Lavoro................................................................................24

Il Graffitismo..........................................................................28

Keith Haring.....................................................................................30

Le sport extrême...................................................................31

Patrick de Gayardon.........................................................................31

L'apparato locomotore..........................................................33

Il moto....................................................................................35

La velocità.........................................................................................36

Il moto vario......................................................................................37

L'accelerazione.................................................................................37

Il moto uniformemente accelerato...................................................38

La caduta libera dei corpi.................................................................38

Essere giovani è una condizione di vita di ogni persona

e uno stadio della sua evoluzione dalla nascita alla morte.

Da questo punto di vista, la gioventù è comune ad ogni

epoca, e non può essere considerata un elemento

caratterizzante di un determinato momento storico.

Nel corso del novecento, però, essere giovani ha

cominciato a significare essere 'contro il vecchio'. Alla

gioventù sono stati attribuiti i significati propri del

cambiamento quali l'idea di rivoluzione, l'insofferenza

verso tutte le tradizioni ereditate dal passato e l'adesione

istintiva a tutto ciò che si presentava sotto il segno

.

d'innovazione

La rivolta giovanile del Sessantotto

Nel corso degli anni Sessanta negli Stati Uniti e in

diversi paesi del mondo, proprio nel periodo del

maggiore sviluppo economico, sorsero movimenti di

massa, formati sopratutto da giovani, studenti e

operai.

La 'contestazione', come appunto venne chiamata

questa ribellione giovanile, ebbe il suo massimo

sviluppo nel 1968 e, la serie di proteste, presero il

nome collettivo di ''movimenti del Sessantotto'.

In Occidente un vasto schieramento di studenti e operai prese posizione

contro l'ideologia dell'allora nuova società dei consumi, del benessere, che

proponeva il valore del denaro e del mercato nel mondo capitalista come

punto centrale della vita sociale.

Negli Stati Uniti la protesta giovanile si schierò contro la guerra del

Vietnam, legandosi alla battaglia per i diritti civili e alle filosofie che

esprimevano un rifiuto radicale ai principi della società del capitale. Al

contempo, alcune popolazioni del blocco orientale si sollevarono per

denunciare la mancanza di libertà.

La 'contestazione giovanile' ebbe come nemico comune il

principio dell'autorità. Nelle scuola gli studenti

contestavano il potere esercitato dai professori, dalla

cultura ufficiale e del sistema scolastico. Nelle fabbriche gli

operai rifiutavano l'organizzazione del lavoro, l'autorità dei

proprietari, e i principi dello sviluppo capitalistico che

mettevano in primo piano il profitto a scapito dell'elemento

umano. Anche la famiglia tradizionale veniva scossa dal

rifiuto dell'autorità dei genitori e del conformismo dei ruoli.

Facevano il loro esordio nuovi movimenti che mettevano in

discussione le discriminazioni in base al sesso (con la

nascita del femminismo e del movimento di liberazione omosessuale), all'etnia,

alla religione, al reddito.

I giovani criticavano il potere politico e tutte le forme di limitazione della

libertà, rifiutando di fatto il comunismo sovietico e aderendo ad altre

esperienze rivoluzionarie, come quella di Castro a Cuba e la rivoluzione

cinese.

Un altro denominatore comune fu il pacifismo, la volontà di eliminare la

guerra nelle relazioni tra gli stati.

Il movimento in Italia La presenza di giovani operai a fianco degli

studenti fu la caratteristica del Sessantotto

italiano, il più intenso e ampio tra tutti quelli

dell'Europa occidentale assieme a quello francese.

In Italia la contestazione fu il risultato di un

malessere sociale profondo, accumulato negli anni

Sessanta, dovuto al fatto che il cosiddetto boom

economico aveva migliorato troppo poco le

condizioni delle classi disagiate e favorito la

borghesia.

L'esplosione degli scioperi degli operai in fabbrica si saldò con il movimento

degli studenti che contestavano l'arretratezza dei programmi scolastici e

rivendicavano l'estensione del diritto allo studio anche ai giovani che non

avevano una famiglia alla spalle in grado di mantenerli. La contestazione fu

attuata con forme di protesta fino ad allora sconosciute: vennero occupate

scuole e università e vennero organizzate manifestazioni che in molti casi

portarono scontri con la polizia.

Nel maggio del '68 tutte le università, esclusa la Bocconi, erano occupate;

nello stesso mese la contestazione si estese, uscendo dall'ambito universitario.

Dalla contestazione studentesca che fu

inizialmente sottovalutata dai politici e

dalla stampa, si passò velocemente alle

lotte dei lavoratori. Le agitazioni presero

origine per il rinnovo di molti contratti di

lavoro, per l'aumento dei salari uguale per

tutti, per la diminuzione dell'orario, per le

pensioni, la casa, la salute, i servizi, ecc.

Per la prima volta il mondo dei lavoratori

e il mondo studentesco fu unito fin

dall'inizio su molte questioni del mondo del lavoro, provocando nel Paese

tensioni sempre più radicali e a carattere rivoluzionario, sfiorando in alcuni

casi l'insurrezione.

Le agitazioni sindacali alla Montedison e alla Pirelli, la lotta per le pensioni,

gli scioperi improvvisi alla Fiat, che nella primavera del 1969 segnarono il

punto più alto del conflitto, furono le tappe del movimento di lotta nelle

fabbriche senza precedenti in Italia.

Una delle più importanti conquiste delle lotte operaie del 1969 fu lo Statuto

dei lavoratori, una legge (approvata nel 1979) che assicurava ai dipendenti

tutele e garanzie, quali: aumenti salariali, interventi nel sociale, pensioni,

diminuzione delle ore lavorative, diritti di assemblea, consigli di fabbrica.

La natura controculturale e anticonformista del movimento del '68 gli

attribuiva un carattere creativo e 'rivoluzionario'. La rivolta generazionale era

un movimento nel quale si riconosceva una intera classe giovanile, che non

aveva avuto né 'credo di provenienza' né 'appartenenza politica' e rivolgeva

domande alla società, tra le quali il diritto allo studio. Del resto i cambiamenti

maggiori che esso produsse, se si eccettua il mutamento nella presa di

coscienza del ruolo paritario della donna, furono a livello di costume.

Nonostante fosse diffusa in tutto il mondo, la protesta giovanile si spense,

all'inizio degli anni Settanta, ovunque. I movimenti del Sessantotto non

riuscirono a 'fare la rivoluzione' nei paesi sviluppati, ma dopo quell'esplosione

di protesta la società non fu più come prima.

La principale ragione di questo fallimento va ricercata nella sua incapacità di

stilare programmi concreti e in strutture organizzative in grado di realizzare

quegli ideali. Il Sessantotto, quindi, si caratterizzò come una rivolta etico-

politica dei giovani contro la società, senza un programma ben definito. Merito

del movimento giovanile di quegli anni fu, soprattutto in Occidente, quello di

mettere al centro dell'attenzione valori che fino a poco tempo prima erano

stati interesse di pochi. Temi come il pacifismo, l'antirazzismo, il rifiuto del

potere come forma di dominio di pochi privilegiati sulla popolazione, i diritti

delle donne e l'interesse per l'ambiente, entrarono a far parte stabilmente tra i

temi di dibattito del mondo intero. Anche dal punto di vista dei comportamenti

quotidiani, il Sessantotto produsse grandi cambiamenti: i giovani ottennero

maggiore libertà e autonomia all'interno della famiglia e da allora

cominciarono a costituire una propria cultura, diversa da quella delle

generazioni adulte, con una propria musica, un proprio modo di vestire, ecc..

In Italia il movimento non si spense, ma si trasformò aumentando di

intensità e continuò per tutto il decennio successivo e con intensità ridotta per

altri decenni. In qualche misura dura ancora. Ed è proprio per questo che

questo movimento è, secondo la definizione di alcuni, 'il rasoio che ha

separato per sempre il passato dal presente'.

Il rock

Negli anni Sessanta il rock diventa simbolo della contestazione giovanile: i

ragazzi ascoltano o suonano questa musica come forma di sfogo e ribellione

nei confronti dei genitori, scuola e, più in generale, della società.

Sono gli anni in cui in America i giovani lottano per i diritti civili dei Neri e

protestano contro la partecipazione americana alla guerra nel Vietnam.

Il termine rock deriva da 'rock and roll', genere musicale nato negli Stati

Uniti verso la metà degli anni Cinquanta del Novecento. In generale il rock ha

come elemento caratteristico il ritmo, scandito con energia; i timbri vocali

sono decisi e ruvidi e i testi anticonformisti.

Tra gli anni Settanta e Novanta il rock si evolve velocemente: nascono

decine di gruppi che danno origine ad altrettanti

stili musicali.

L'Inghilterra è la seconda patria del rock. Vi

nascono molti gruppi musicali, tra i quali i Beatles,

che ottengono un successo planetario con le loro

canzoni caratterizzate da un ritmo morbido e da

una melodia orecchiabile. Un altro famosissimo

gruppo inglese sono i

Rolling Stones. Essi rappresentano l'anima più

aggressiva del rock, grazie al grande utilizzo di

chitarre elettriche con suoni 'distorti' cioè resi più

graffianti ed aggressivi.

In realtà non si può parlare del rock come un

unico genere musicale, ma dell'unione di tanti stili

musicali che si sono avvicendati nel corso degli anni.

Tra questi abbiamo:

L'hard rock che è caratterizzato da un ritmo veloce e da sonorità

• aggressive. I Led Zeppelin ne sono i massimi esponenti.

L'heavy metal è una forma particolare di hard rock. Tra i gruppi che

• meglio rappresentano questo stile ci sono i Metallica.

Il Latin rock nasce dalla contaminazione tra il rock e la musica

• dell'America Latina. Carlos Santana è il musicista che meglio

rappresenta questo stile.

Lo psychedelic rock nel quale la musica intende riprodurre gli effetti e

• le sensazioni delle droghe (per questo 'psichedelico'). Ha come massimi

esponenti il gruppo britannico dei Pink Floyd.

Il rock sinfonico che nasce dalla fusione tra il rock e la musica classica.

• Il rock pop che è il rock di più facile ascolto e anche quello che ha

• maggiormente influenzato il mondo della musica leggera. Gli esponenti

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