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Sintesi
Introduzione Tesina su Composizione e Scomposizione


Questa tesina di maturità descrive la composizione e la scomposizione musicale. Gli argomenti che la tesina permette di trattare sono i seguenti: in Inglese Picasso e Guernica, in Filosofia ES, IO e Superio in Freud, in Storia la Guerra civile spagnola, in Italiano La Coscienza di Zeno, in Storia dell'arte Picasso, in Comunicazione visiva la scomposizione in Guernica e in Musica la composizione nella musica spagnola.


Collegamenti

Tesina su Composizione e Scomposizione


Inglese: Picasso, Guernica.
Filosofia: ES, IO e Superio in Freud.
Storia: La Guerra civile spagnola.
Italiano: La Coscienza di Zeno.
Storia dell'arte: Picasso.
Comunicazione visiva: La scomposizione in Guernica .
Musica: La composizione nella musica spagnola.
Estratto del documento

LA SCOMPOSIZIONE NELL’ARTE: GUERNICA Pablo Picasso

Questo grande quadro 349cm x 776cm, dipinto nel 1937 durante la guerra di Spagna, rappresenta la

sua più alta espressione drammatica.

Il 26 aprile 1937 la legione Condor della Luftwaffe bombardò la città di Guernica durante il giorno di

mercato e la rase al suolo solo per diffondere terrore tra i civili.

Picasso rappresenta per mezzo di questo quadro il momento del bombardamento: le figure si

affollano, si scontrano con gli animali, fuggono e lanciano grida di dolore.

Al centro del dipinto c'è il cavallo, che nella mitologia spagnola rappresenta il popolo, ferito a morte,

si contorce e lancia urli terribili verso l'alto dove un lampadario che diffonde raggi di luce seghettata

sembra alludere ad una specie di occhio di Dio che ha come pupilla la lampadina.

Sotto il cavallo sono disseminati brandelli umani tra cui una mano con i segni della vita spezzati.

Sul lato sinistro il toro, che simboleggia la Spagna offesa, si torce e sovrasta la donna che piange il

figlio morto che tiene in grembo.

In alto a destra da un edificio si sprigionano lingue di fuoco che sembrano affilati aculei.

Al centro la lampada a petrolio simboleggia la regressione della civiltà.

La rappresentazione spaziale è frantumata in diversi tagli prospettici slegati tra loro.

I volumi sono prima scomposti e ricomposti con un metodo cubista e poi ritagliati con il segno tipico

di Picasso. La complessa, quasi confusa, percezione dello spazio e delle forme dà la sensazione che i

fatti avvengano ovunque.

L'aspetto che più colpisce al primo sguardo è la mancanza di colori, infatti sono stati usati solamente i

bianchi, i neri ed i grigi per trasmettere un senso di morte universale ma è anche forte richiamo alle

foto pubblicate dai giornali dell’epoca, il bagliore del bianco che esplode, le drammatiche figure

straziate testimoniano dell’assassinio della libertà.

Le figure deformate formano una composizione agitata e assorbono l'attenzione dell'osservatore e lo

coinvolgono nel dramma.

Il dipinto si differenzia in zone di luce, di ombra e intermedie creando così un contrasto netto, senza

chiaroscuri e morbidezze.

Le forme risultano schiacciate, ritagliate nello spazio in modo che le parti animali e umane si

sovrappongano.

La scena è divisa in tre parti di cui quella centrale è circa doppia rispetto a quelle laterali, i corpi

formano assi diagonali e formano intersezioni ad angolo acuto mentre alcune linee fingono da spazio

prospettico lacerato. 3

Dall'analisi del quadro risulta chiaro che Picasso voglia rappresentare l'orrore della guerra perciò la

scena è stata organizzata in modo da rappresentare un crescendo di dolore fino ad arrivare all'urlo di

dolore del cavallo.

Le figure, dipinte in modo piatto senza rilievo, sono forme drammatiche e violente a tal punto che

sembrano fantasmi che si dibattono disperatamente. Si può dedurre che Picasso oltre che l'orrore

della guerra fa anche una pesante denuncia storico-politica di come la popolazione finisce di fronte

ad una guerra. GUERNICA

In the mid-thirties, while Fascim and Nazism were becoming harder and harder in Italy and Germany,

a terrible Civil war broke out in Spain between the supporters of the repubblican government elected

democratically and the fascist falange, militarily supported by Mussolini and Hitler.

In 1937 Picasso was thinking of a subject for a work for the Spanish pavilion of the Universal

Exhibition in Paris, but the bombing of Guernica, a Basque town in the North of Spain, by the

German air force was a shocking event.

The news upset Picasso. The action had been terribly ferocious as/because the German air forces had

experimented the carpet bombing technique.

As a consequence Picasso offered a very dramatical report, in a painting, of the crazy violence of

bombing: human people and animals, the expression of innocent nature, are represented in the

tormented passage from life to death.

The great painting became the manifesto against violence and the symbol of the twentieth Century,

troubled by devastating wars/conflicts.

COMPOSITION

Picasso follows a precise order of the project: the rectangular surface is divided into 2 squares and in

4 same rectangles, in wich the height is over the base. The artist puts the figures in the geometrical

spaces arranged

KEY-WORDS

- Political and civil (Commitment) action

- Arrangement of spaces

- Animals symbolizing Spain

- Scream of victims and deformation of figures

THE SCREAM

The characters in Guernica have their mouth open in a scream of terror.

DEFORMATIONS

Every figure in Guernica appears deformed, broken in irregular borders, and tormented by a violent

force.

COLOURS

In order to create a dramatic atmosphere dominated by death, Picasso uses exclusively colours

colours such as black, white and grey.

STAGES

The preparation of the painting took place by means of forty-five drawings and six versions.

PABLO RUIZ PICASSO

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Nasce a Malaga nel 1881.

Già da giovane, Picasso rivela notevoli qualità artistiche e, non ancora ventenne, si iscrive alla Scuola

di Belle Arti.

A Barcellona frequenta il cabaret letterario ELS QUATRES GATES, punto di raccolta degli spiriti più

anticonformisti fra poeti, pittori, scrittori, musicisti, drammaturghi: le teorie politiche dei

frequentatori sono basate sul separatismo catalano, tema di gran voga nell’ambiente degli

intellettuali spagnoli.

Nel 1901, Picasso è direttore artistico della rivista “Arte Joven”, che si propone di instaurare a

Madrid il movimento modernista catalano.

Compie diversi viaggi a Parigi, prima di stabilirvisi definitivamente nel 1904: a Parigi, viene in

contatto con artisti e galleristi, e comincia a farsi conoscere nell’ambiente.

Il suo percorso artistico si divide in varie fasi:

 1901/1904 -periodo blu: già iniziato durante il soggiorno barcellonese, è così definito per

l’intonazione dominante dei dipinti, per i quali Picasso ricorre all’uso di una contenuta

monocromia azzurra che ben si adatta alle dolorose immagini ispirate alla condizione umana:

povere madri con bambini, mendicanti, prostitute, vecchi colti nella loro solitudine –evidenziata

da uno sfondo indefinito, soffuso di un azzurro monocromo.

 1905/1906 –periodo rosa: caratterizzato da un morbido color incarnato, il mondo del circo fu

tema ricorrente della maggior parte delle opere di questo periodo: le tele di Picasso si popolano di

arlecchini, saltimbanchi, acrobati; l’atmosfera si rischiara, lo stile è spoglio e misurato. Es: “I

giocolieri” (nota anche come i “Saltimbanchi”), “La famiglia di acrobati”.

 1907 –precubismo: anno chiave in cui Picasso esegue una grande tela con cinque nudi

femminili , intitolato “Les demoiselles d’Avignon”:

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 1908/1912-13 –Cubismo analitico: assimilando la lezione di Cezanne e interpretando i criteri

dell’arte primitiva, Picasso abolisce l’inessenziale: nelle sue opere di questa fase, il particolare è

schiacciato dall’esaltazione delle forme semplici ed i piani spezzati smembrano gli oggetti

rappresentati, divenendo simili a sfaccettature di cristalli. Questa fase è connotata dal sodalizio

con Georges Braque, che al momento dell’incontro con Picasso è orientato verso la pittura

fauves. Pur lavorando separatamente, Picasso e Braque presentano notevoli affinità: la

collaborazione tra i due pittori è tale che per un certo periodo nessuno dei due firma i quadri e

risulta difficilissimo assegnarne la paternità all’uno o all’altro autore.

 1912/13-1914 –Cubismo sintetico: caratterizzato dall’abbandono dell’analisi dell’oggetto, in

funzione del riassunto della sua fisionomia essenziale. Per non correre il rischio di perdere di

vista la realtà –assoluto punto di riferimento del Cubismo- attraverso una troppo serrata analisi

dell’oggetto e la sua scomposizione, che poteva comprometterne la riconoscibilità, Picasso passa

all’incorporazione di elementi reali nel quadro attraverso la tecnica del collage e del papiers collè

(striscioline di carta e ritagli di giornali che, perduto il significato originario ed incorporati nella

tela col colore, costituiscono un mezzo originante forme nuove) arrivando alla sintesi dell’oggetto

o delle parti che lo compongono, oggetto così rappresentato sulla tela da ogni suo lato (es:

“Natura morta con sedia viennese” del 1912). Il quadro diventa un oggetto a sé stante, e si

appiattisce la differenza fra pittura e scultura: in questo senso, un’opera di rottura è la scultura

“La chitarra” del 1912:

 1915-1925 –periodo “neoclassico” –i quadri di Picasso mutano (senza dimenticare le precedenti

conquiste): le forme sono monumentali, le immagini dilatate e pervase di senso della grandezza

(es. “Tre donne alla fontana” o “Due donne che corrono sulla spiaggia”: la riflessione

sull’arte antica porta in questa fase Picasso a concepire figure dal monumentalismo esagerato, che

rivelano la consapevolezza della distanza storica e quindi critica dell’antico. Gli abiti rievocano i

panneggi delle figure classiche, mentre il gigantismo sproporzionato dei corpi si ricollega alla

statuaria arcaica). È tuttavia di questo periodo quello che è considerato il capolavoro del Cubismo

Sintetico: “I tre musici” del 1924, opera che contiene e riassume lo svolgersi delle esperienze

picassiane, compreso il lavoro di scenografia di questi ultimi anni (Picasso disegna scene e

costumi per il balletto “Parade”, musicato da Erik Satie).

 1925 –periodo “surrealista” -Picasso partecipa alla prima mostra dell’allora nascente gruppo

surrealista ma non aderisce al movimento, pur riconoscendovi una forza derivata dall’unione di

pittori e poeti e da un atteggiamento che trascende le pure considerazioni artistiche. Attraverso la

poetica surrealista, Picasso scopre il mondo nascosto dell’inconscio: partecipa, assieme ad alcuni

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suoi amici, al gioco surrealista del “cadavere squisito” ed elabora, su influenza di Man Ray,

affascinanti composizioni (combinazioni di ombre e disegni su lastre fotografiche). Opera del

periodo surrealista: “La danza”, e le opere del cosiddetto “periodo dei mostri” (che costituiscono

imprevedibili superamenti di un linguaggio artistico destinato a sempre rinnovarsi →“Donna in

riva al mare”).

 1936 –allo scoppio della guerra civile in Spagna, Picasso reagisce in favore del legittimo governo

repubblicano, che in seguito lo nomina direttore del Museo del Prado. Il suo intervento ideologico

si concretizza nella pubblicazione delle incisioni “Sogno e menzogna di Franco” del 1937. Il

governo lo invita a dipingere un grande murale, che sarà l’enorme tela “Guernica” (349 cm. x

776 cm.) del 1937:

1 cadavre exquis: consistente nel comporre frasi o disegni di più persone su uno stesso foglio, che viene ogni volta piegato

in modo che nessuno dei giocatori possa rendersi conto della creazione precedente, questo gioco fu usato dai surrealisti

come momento di liberazione e di conoscenza creativa tra gli individui.

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 1947 –Picasso si dedica alla decorazione ed alla creazione di terrecotte.

 1954 –periodo dell’ “incontro con i classici”: esegue una serie di 15 variazioni sul

capolavoro di Eugene Delacroix, “Donne d’Algeri”; poi la sua attenzione si sposta su

Velazquez (“Las Meninas”), su Nicolas Poussin (“Il ratto delle Sabine”) e su Edouard

Manet (“La colazione sull’erba”).

 Anni ’60 –tema costante delle opere picassiane del periodo è la composizione “pittore e

modella”, sorta di riflessione sul proprio lavoro, come visto allo specchio, con distacco

analitico sulle proprie esperienze pittoriche.

 Picasso muore a Mougins nel 1973.

LA GUERRA CIVILE IN SPAGNA: SCOMPOSIZIONE POLITICA SOCIALE

E DEL TERRITORIO

La dittatura clerico-militare di Miguel Primo de Rivera, instauratasi in Spagna nel 1923, viene

interrotta nel 1929 dalla scelta del re Alfonso XIII, già responsabile e complice di quel regime, di

appoggiare le richieste dell’opposizione costituzionale riguardanti la convocazione di una

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