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Introduzione Chaplin - Tesina
Questa tesina mi permette di parlare di Charlie Chaplin, uno dei più grandi geni mai visti su un set cinematografico, l’uomo che ha inventato il cinema, l’uomo che prima e meglio di tutti ha dimostrato al mondo che il cinema è una vera arte, capace di sprigionare con forza valori, emozioni e poesia. Chaplin nei suoi film racconta la vita e tutto quello per cui vale viverla: amore, speranza e coraggio. La sua vita privata è burrascosa, scandita dalla passione per donne molto giovani e da un innato istinto paterno che lo ha portato ad avere undici figli, forse anche a causa del suo primo sfortunato amore e alla perdita del suo primo figlio. Inizio con la sua biografia, proseguo facendo un accenno a dei riferimenti storici e alle donne che hanno fatto parte della sua vita e hanno partecipato ai suoi lavori, infine descrivo 5 dei suoi film più belli, analizzando una scena per ognuno di questi, accompagnata da un fotogramma da me disegnato all'interno della mia tesina di maturità.
Le immagini sono state successivamente colorate con la tecnica dei pantoni, per poi essere migliorate e incorniciate col programma Adobe Photoshop. La tesina è stata impaginata come libro illustrato utilizzando il programma InDesign
CS6, il formato delle pagine è in A4 con orientamento verticale. Non è stato facile scegliere il fotogramma e descriverlo, ho scritto quello che rappresentava meglio il sentimento che Chaplin voleva trasmettere al suo pubblico.
Collegamenti
Chaplin - Tesina
Storia - Prima e seconda guerra mondiale, Crisi del 29 e maccartismo.
Cinema - Charls Chaplin.
Charles Chaplin
Tesina e illustrazioni di
Francesca Bucelli
classe 5°G
anno scolastico 2013/2014
indirizzo di studio: Progetto Michelangelo
INDICE
INTRODUZIONE................................................................. 3
VITA:..................................................................................... 4
RIFERIMENTI STORICI:.....................................................6
Le accuse di antipatriottismo................................................. 6
Antiamericanismo e comunismo........................................... 7
CHARLOT:............................................................................ 8
LE DONNE DI CHARLIE.................................................... 10
Hetty Kelly:........................................................................... 10
Edna Purviance:..................................................................... 10
Mildred Harris:...................................................................... 11
Lita Grey:............................................................................... 11
Paulette Goddard:.................................................................. 12
Joan Barry:............................................................................. 12
Oona O’ Neil:......................................................................... 12
I GRANDI SUCCESSI:......................................................... 14
Il monello:.............................................................................. 16
La febbre dell’oro:................................................................. 19
Luci della città:.......................................................................22
Tempi moderni:...................................................................... 26
Il grande dittatore:.................................................................. 30
CONSIDERAZIONI FINALI:...............................................35
BIBLIOGRAFIA:.................................................................. 37
INTRODUZIONE
Questa tesina mi permette di parlare di Charlie Chaplin, uno dei più
grandi geni mai visti su un set cinematografico, l’uomo che ha in-
ventato il cinema, l’uomo che prima e meglio di tutti ha dimostrato
al mondo che il cinema è una vera arte, capace di sprigionare con
forza valori, emozioni e poesia. Chaplin nei suoi film racconta la
vita e tutto quello per cui vale viverla: amore, speranza e coraggio.
La sua vita privata è burrascosa, scandita dalla passione per
donne molto giovani e da un innato istinto paterno che lo ha
portato ad avere undici figli, forse anche a causa del suo pri-
mo sfortunato amore e alla perdita del suo primo figlio.
Inizio con la sua biografia, proseguo facendo un accenno a
dei riferimenti storici e alle donne che hanno fatto parte del-
la sua vita e hanno partecipato ai suoi lavori, infine descri-
vo 5 dei suoi film più belli, analizzando una scena per ognuno
di questi, accompagnata da un fotogramma da me disegnato.
Le immagini sono state successivamente colorate con la tec-
nica dei pantoni, per poi essere migliorate e incorniciate col
programma Adobe Photoshop. La tesina è stata impagina-
ta come libro illustrato utilizzando il programma InDesign
CS6, il formato delle pagine è in A4 con orientamento verticale.
Non è stato facile scegliere il fotogramma e descriver-
lo, ho scritto quello che rappresentava meglio il senti-
mento che Chaplin voleva trasmettere al suo pubblico.
3
VITA:
Charles Spencer Chaplin, noto come Charlie Chaplin, nasce il 16
Aprile del 1889 a East Street, nel sobborgo londinese di Woolworth.
Il piccolo Chaplin trascorre la sua infanzia tra momenti di agio e
altri di assoluta povertà assieme alla madre Hanna Harriette Hill e
al suo fratellastro Sidney Chaplin, di quattro anni più grande. Han-
na Hill, un’attrice conosciuta come Lily Harley, ha appassionato e
integrato nel mondo del teatro i suoi figli, che già da giovanissimi
ebbero la possibilità di recitare sul palcoscenico. Nel 1896, durante
uno spettacolo di varietà Hanna fu sonoramente fischiata e costret-
ta ad abbandonare il palcoscenico. Ha sostituirla fu il piccolissimo
Charlie che ottenne un discreto successo cantando una canzone po-
polare dell’epoca, ‘E Dunno Where ‘E Are’. Nonostante ciò, Han-
na fu comunque licenziata e costretta a cambiare totalmente vita.
Da quel momento la piccola famiglia Chaplin non solo viveva in
condizioni di povertà, ma Sidney e Charlie furono costretti ad ab-
bandonare la madre e passare da un istituto all’altro in quanto que-
sta non aveva soldi per poterli mantenere. Mentre Sidney scelse di
arruolarsi come marinaio, per poi affermarsi come attore di teatro,
Charlie dopo un anno trascorso in vari istituti, torna a vivere con la
madre. Le condizioni però peggiorano quando Charlie è costretto a
portare Hanna in una casa di cura, a causa della sua instabile salute
mentale. Il ritorno a casa di Sidney però, segnò una svolta nella
vita di Charlie, ormai adolescente. Infatti fu proprio il fratellastro
a fornirli i primi ingaggi nel mondo del teatro, passando da due
eccezionali compagnie teatrali dell’epoca, Il Circo di Casey, misto
di varietà e numeri circensi e la compagnia di Fred Karno dove
debuttò con “L’incontro di calcio”. Sidney ideava le pantomime e
Charlie le eseguiva permettendogli così di imparare l’arte di espri-
mersi senza parole. Con la compagnia di Karno, Charlie ebbe modo
di espandere la sua notorietà anche a l’estero, in seguito ad una
tournee, dove riscosse particolare successo col numero ‘dell’ubria-
co ’ e nel 1913, proprio grazie a questo fu notato dal produttore e
regista cinematografico americano Mark Sennett che lo mise sotto
contratto con la casa cinematografica Keystone. Ebbe così inizio
4
la carriera cinematografica di Charlie Chaplin, il “Vagabondo” che
nell’arco di cinque anni conquistò un posto d’onore nella storia dell’
arte. Dopo il lungo periodo alla Keystone, Charlie Chaplin, appro-
dò alla Mutual Film, dove girò dodici corti e dodici film tutti sul
Vagabondo, il suo personaggio. Dopo di che si mise in proprio pas-
sando alla First National con cui fece dieci film. Nel 1919 Charlie
Chaplin insieme ad alcuni colleghi (fra cui Mary Pickford, Douglas
Fairbanks e David Wark Griffith) fondò la United Artists Corpora-
tion. Da allora in poi curerà da solo ogni fase della sua produzione
cinematografica. Un successo così grande e in continua ascesa, lo
mise sotto i riflettori, non solo dei giornalisti o della gente comune
che lo ammirava, ma anche di politici e agenti federali. Anche se da
più di trent’anni in America, Chaplin non rivelò mai le sue simpa-
tie politiche esplicitamente; nei suoi film però, spesso denunciò il
disagio e il malcontento dei lavoratori, degli emigranti e dei poveri,
mettendo così in piena luce le contraddizioni dello stato america-
no. Fu accusato spesso di antiamericanismo e comunismo finché
non gli fu più permesso rientrare negli Stati Uniti dopo un viaggio
in Europa. Chaplin ormai sposato e con una famiglia si trasferisce
in Svizzera per un lungo periodo di tempo, fino a quando, non gli
fu chiesto nel 1972, di tornare in America per il ritiro dell’Oscar
alla carriera, assegnatogli per “aver fatto delle immagini in movi-
Charlie Chaplin
mento una forma d’arte del Ventesimo secolo”.
morì il 25 Dicembre del 1977 in Svizzera a Vaude dove fu sepolto.
5
RIFERIMENTI STORICI:
LE ACCUSE DI ANTIPATRIOTTISMO
Tra l’estate del 1914 e il 1918 si svolse quella che i contempo-
ranei chiamavano “guerra europea” da noi conosciuta come gran-
de guerra o prima guerra mondiale. Il conflitto portò molti uo-
mini e molti giovani sotto le armi, con la forte convinzione di
difendere la patria anche a costo della vita. Questo sacrificio fu
sentito particolarmente dagli inglesi che, in quel periodo, stila-
vano manifesti con immagini e parole tali da convincere ragazzi
appena maggiorenni ad arruolarsi per difendere il proprio paese.
Chaplin aborriva la guerra pensando cha la fratellanza e l’amo-
re fossero i sentimenti più naturali di quanto non lo fosse l’odio
tra gli eserciti e i governi. La tematica della guerra non lo lasciò
comunque indifferente decidendo di vestire Charlot da soldato e
di portarlo al fronte nelle trincee, nella pellicola Charlot solda-
Il suo lavoro però non lo protesse dalle accuse dei connazio-
to.
nali di antipatriottismo, in quanto non partecipò mai attivamente
alla guerra. Durante il ritorno in patria, per assistere alla prima
della pellicola non tutti furono entusiasti del suo arri-
Il monello,
vo. Se da una parte ricevette una calorosa accoglienza dall’ altra
non mancarono le accuse di codardia e le critiche al suo lavoro.
Molti titoli dei giornali, dell’epoca iniziavano così:
L’entusiasmo del ritorno di Chaplin pari a quello dell’armistizio
Un altro:
Per Chaplin diretto a Londra in programma festose accoglienze
Ma, come già accennato, non mancarono le critiche:
Invito all’equilibrio
In nome del cielo, ritroviamo l’equilibrio. Il signor Chaplin è in-
dubbiamente una persona degna della massima stima, e m’interes-
sa fino a un certo punto sapere perché la nostalgia, che lo ha così
pateticamente colpito in questo frangente, non si manifestò durante
gli anni neri che videro le case della Gran Bretagna in pericolo
sotto la minaccia degli unni. Può essere vero, come è stato osser-
vato, che Charlie Chaplin era più utile davanti a una macchina da
presa, a fare smorfie, cha ad agire da uomo diretto dietro un fucile.
6
Le polemiche e le critiche non disturbarono particolarmen-
te Charlie: il suo pubblico lo amava, anche in quei tem-
pi difficili, perché traeva speranza e conforto dal suo lavoro.
ANTIAMERICANISMO E COMUNISMO
Nel secondo dopoguerra si creò un sorta di tensione tra Occidente
e Oriente. Tale tensione durata circa mezzo secolo, pur non con-
cretizzandosi mai in un scontro diretto militare prese il nome di
guerra fredda, durante la quale le due potenze, America e Russia,
entrarono in competizione in vari campi (militare, spaziale, tec-
nologico, psicologico, sportivo, ideologico). Questa sorta di gara
portò i capi di stato, di tutte e due le potenze, a servirsi di spie
e infiltrati per poter rubare idee, progetti e prototipi del nemi-
co così da poter essere sempre un passo avanti, in tutti i campi.
Ciò fece sì che in entrambe le parti cominciò una vera e propria caccia
alle streghe. In particolare, in America, il senatore repubblicano Jo-
seph Mc Carthy divenne famoso per le sue accuse di appartenenza al
partito Comunista o di generiche simpatie comuniste, rivolte spesso
contro dipendenti del governo, funzionari del dipartimento di stato
e molte altre persone tra cui anche noti personaggi dello spettacolo.
Chaplin fu proprio una delle tante “vittime del Maccartismo”. Non
avendo mai espresso una propria preferenza politica e non essendo
a tutti gli effetti cittadino americano Chaplin, anche a causa delle
sue pellicole spesso provocatorie nei confronti dello stato ameri-
cano, fu spesso accusato di essere comunista. Nel 1949 con l’u-
scita della pellicola Chaplin fu accusato pub-
Monsieur Verdoux,
blicamente di filocomunismo, entrando ufficialmente nella “lista
nera” del senatore Mac Carthy e quindi sottoposto ad un lungo
processo durante il quale l’attore si difese tentando di far cade-
re tutte le accuse. Nel 1952, Chaplin partì assieme alla famiglia
per una vacanza in Europa. Il governo statunitense approfittò di
questo per impedire a Charlie di rientrare in America: in quan-
to cittadino britannico se avesse voluto rientrare avrebbe dovu-
to dimostrare la sua “idoneità” ai funzionari dell’immigrazione.
Chaplin si indignò e preferì trasferì con la famiglia in Svizzera, tornando
in
America solo venti anni dopo per ritirare l’Oscar alla carriera nel 1972.
7
CHARLOT:
-Non sapevo che cosa fare. Mentre andavo al guardaroba pen-
sai di mettermi un paio di calzoni sformati, due scarpe troppo
grandi, senza dimenticare il bastone e la bombetta. Ero incerto se