Cacciatorpediniere Audace, tesina

IL CACCIATORPEDINIERE

IL CACCIATORPEDINIERE

E’ UNA NAVE DA

GUERRA DI SUPPORTO,

IDEATA INIZIALMENTE

PER RESPINGERE LE

TORPEDINIERE ,

NAVI VELOCI (20/30 Kt)

DI DIMENSIONI

RELATIVAMENTE

RIDOTTE IDEATE PER

AFFONDARE LE ENORMI

NAVI CORRAZZATE CON

I SILURI IN DOTAZIONE

NONOSTANTE LA

NOTEVOLE

DIFFERENZA DI

DIMENSIONI E

DISLOCAMENTO,

IL

CACCIATORPEDI

NIERE PUO’

RAGGIUNGERE

LA VELOCITA’ DI

UNA

TORPEDINIERA

E, CON IL SUO

ARMAMENTO

AVANZATO (SET

DI CANNONI,

DIFESA

ANTIAEREA E

SILURI), RIESCE

AD

STORIA

DELL’AUDACE

-LA SUA COSTRUZIONE E’ STATA ORDINATA NEL 1913

AL CANTIERE NAVALE YARROW(GLASGOW, SCOZIA) DA

PARTE DELLA MARINA MILITARE GIAPPONESE, DOVE

INIZIALMENTE LA NAVE SI DOVEVA CHIAMARE

KAWAKAZE. NEL 1916, TUTTAVIA, IL KAWAKAZE,

MENTRE SI TROVAVA ANCORA IN COSTRUZIONE,

SOPPERIRE LA

VENNE ACQUISTATO DALLA REGIA MARINA PER

MANCANZA DI

SILURANTI E PER LA

SUA ELEVATA

VELOCITA’, PER

L’EPOCA, DI 30 NODI.

LA NAVE PARTECIPÒ

ATTIVAMENTE ALLA

PRIMA GUERRA

MONDIALE IN ALTO

ADRIATICO,

SVOLGENDO UN

LE IMPRESE DELL’AUDACE DURANTE

LA 1° GUERRA MONDIALE:

LA PRIMA GUERRA MONDIALE É STATO IL PERIODO PIÚ

ATTIVO DELL’AUDACE.

TRASFERITA DA GLASGOW A NAPOLI PER RICEVERE

L’ARMAMENTO, É STATA SUCCESSIVAMENTE ASSEGNATA

NELLA ZONA DEL NORD ATLANTICO PER DIFENDERE I

POSSEDIMENTI ITALIANI DA POSSIBILI ATTACCHI AUSTRO-

UNGARICI.(SONO NOTI INFATTI L’INTERCETTAZIONE E

INSEGUIMENTO DI CACCIATORPEDINIERI AUSTRIACI

INSIEME AD ALTRI CACCIATORPEDINIERI COME ARDITO,

ANIMOSO, ARDENTE, ABBA, ACERBI, STOCCO ED ORSINI;

FINITI QUASI TUTTI FINO A POLA, DOVE LE NOSTRE NAVI

DOVETTERO RITIRARSI PER L’ECCESSIVO AVVICINAMENTO

ALLA BASE NEMICA).

IN ALTRI CASI L’AUDACE VENNE IMPIEGATA COME NAVE DI

SCORTA A BOMBARDAMENTI, COME IL BOMBARDAMENTO

DI POLA ESEGUITO CON 10 AEREI IL 27/9/1917, OPPURE IL

LA BEFFA DI BUCCARI

LA BEFFA DI

BUCCARI É UN

EVENTO

PARTICOLARE PER

L’ITALIA DURANTE

LA PRIMA GUERRA

MONDIALE: NON

PER AVER

PORTATO ESITI

POSITIVI, MA PER

AVER RIDATO

FIDUCIA E

AUDACIA ALL’

ESERCITO

ITALIANO E

ALL’ITALIA STESSA

DOPO LA

L’OPERAZIONE SVOLTASI

LA NOTTE TRA IL 10 E L’11

DI FEBBRAIO 1918, SOTTO

IL COMANDO DI COSTANZO

CIANO, CON LUIGI RIZZO E

GABRIELE D’ANNUNZIO,

AVEVA LO SCOPO DI

ADDENTRARSI IN UNA

BASE NAVALE AUSTRIACA

SITUATA NELLA BAIA DI

BUCCARI ED AFFONDARE 4

PIROSCAFI NEMICI.

LE DIRETTIVE

DELL’OPERAZIONE FURONO

EMANATE IL 10 GENNAIO,

TUTTAVIA, DATO LE PESSIME

CONDIZIONI METEOMARINE

DI QUEL PERIODO,

L’OPERAZIONE FU RINVIATA

FINO AL 4 FEBBRAIO,

QUANDO UNA RICOGNIZIONE

DI UN IDROVOLANTE SU

POLA, FIUME E BUCCARI

SEGNALÒ LA PRESENZA DI

QUATTRO UNITÀ NEMICHE

NELLA RADA DI BUCCARI;

COSÌ IL 10 FEBBRAIO I MAS

(MOTOSCAFI ARMATI

SILURANTI) DELLA REGIA

MARINA, PARTITI ALLE ORE

10:45 DA VENEZIA,

RIMORCHIATI

DALL’ANIMOSO, L’AUDACE E

L’ABBA, FINO AL PUNTO «O»,

DOPO ESSERE PASSATI

DI FRONTE A PORTO RE

INNOSSERVATI, I TRE

MAS SI ADDENTRARONO

NELLA BAIA DI BUCCARI

USANDO I MOTORI

ELETTRICI. ARRIVATI AD

1 MIGLIO DALLA COSTA,

I MAS INDIVIDUARONO I

PIROSCAFI DA

ABBATTERE, DUNQUE SI

PREPARARONO

ALL’ATTACCO. ALLE DEI SEI SILURI LANCIATI SOLO UNO

ESPLOSE, A DIMOSTRAZIONE CHE LE

01:20 I MAS UNITÀ ERANO PROTETTE DA RETI

LANCIARONO I LORO ANTISILURANTI E CHE LO SCOPPIO DEL

SILURI; IL MAS 95 SECONDO SILURO DEL MAS 96 INDICAVA

LANCIÒ UN SILURO LA PROBABILE ROTTURA DELLA RETE

CONTRO L'ALBERO DI COL PRIMO SILURO CHE CONSENTÌ LA

TRINCHETTO E UN PENETRAZIONE DEL SECONDO. ALLO

SILURO AL CENTRO SCOPPIO DEL SILURO L'ALLARME FU

SOTTO IL FUMAIOLO DEL IMMEDIATO E I MAS PRESERO SUBITO

A LIBERAZIONE DI TRIEST

A SEGUITO DELL’ ARMISTIZIO DI VILLA GIUSTI DEL 3

NOVEMBRE 1918 LA NAVE SALPÒ DA VENEZIA LO STESSO

GIORNO INSIEME AI CACCIATORPEDINIERE LA MASA,

MISSORI E FABRIZI E FECE ROTTA PER TRIESTE, DOVE LA

FORMAZIONE GIUNSE ALLE 16.10 SBARCANDO 200

CARABINIERI ED IL GENERALE CARLO PETITTI DI RORETO

ALL

’ITALIA. DOPO

(CHE ERA A BORDO DELL’AUDACE), CHE PROCLAMÒ

ESSERSI RECATA A

L’ANNESSIONE DELLA CITTÀ

ZARA IL 7

NOVEMBRE, PER

SBARCARVI UNA

COMPAGNIA DI

MARINAI E

PROVVISTE PER LA

POPOLAZIONE

CIVILE, LA NAVE

TORNÒ A TRIESTE IL

IN SEGUITO A QUEL

EVENTO L'ALLORA MOLO

SAN CARLO VENNE

RIBATTEZZATO MOLO

AUDACE MENTRE IL

LUNGOMARE CONTIGUO

ASSUNSE IL NOME DI

RIVA 3 NOVEMBRE.

ANCORA OGGI L'ANCORA

DELL'AUDACE, A

RICORDO DELL’EVENTO,

È ESPOSTA A TRIESTE

ALLA BASE DEL FARO

DELLA VITTORIA