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Italiano - Il Piacere di D'Annunzio
Filosofia - La figura del Don Giovanni di Kierkegaard
Francese - à rebours di Huysmans
Latino - Petronio e il Satyricon
Storia dell'Arte - Amore e Psiche di Canova
Spagnolo - Modernismo e Ruben Darìo
Storia - Il culto della bellezza nei regimi totalitari
“Beauty is in the eye of the beholder” - Hume
IL CULTO DELLA BELLEZZA
I VALORI ESTETICI NELLA LETTERATURA E NELLA VITA
MOTIVAZIONE
Ho scelto questo tema per la mia mappa al fine di superare ogni forma di mancato equilibrio
tra il bello e il brutto,quasi per contrastare l’orrido e il brutale che i media trasmettono; per
superare ogni forma di dominio dell’uomo sull’uomo ma anche di brutalità nella persecuzione
del RISPETTO, ideale massimo nella vita umana.
INTRODUZIONE
Con la definizione "Il culto della bellezza" si va subito ad identificare un movimento artistico
ma soprattutto letterario della seconda metà dell'800 che vede la bellezza come unico valore
in un mondo degradato. Quando si parla di culto della bellezza si parla dunque di Estetismo,
un atteggiamento culturale che conferisce priorità ai valori estetici e che si pone come un
rifiuto reazionario e sdegnoso della società borghese. La vita degli intellettuali doveva essere
pienamente coinvolta nell'arte, è per questo che la biografia dei massimi esponenti
dell’estetismo (Wilde, D’Annunzio e Huysmans) è fondamentale per capire a pieno uno
scrittore. L'identità di arte e vita è perfettamente resa nel romanzo Il ritratto di Dorian Gray
(1890) dello scrittore Oscar Wilde, così come nella vita dell’artista stesso.
OSCAR WILDE
Oscar Wilde, the most important and the most known writer of this period in England who
adopted "the aesthetic ideal". Aestheticism is an attempt to cut free from the moral restraints
and prejudices of Victorian society. Wilde affirmed that his life is like a " work of art " and
he believed that only art could prevent the dead of the soul. He embodied the figure of the
dandy: an aristocrat whose elegance is a symbol of the superiority of his spirit. The Wildean
dandy was interest only in beautiful clothes, good conversation and delicious food like in fact
“The picture of Dorian Gray”,
the protagonist of his novel a dandy who believes youth is
synonymous with beauty and happiness in fact makes that his portrait records the signs of
experience, of corruption and his sins to maintain his youth.
D’ANNUNZIO
Per quanto riguarda la letteratura italiana, il maggior rappresentante dell’estetismo è Gabriele
D’Annunzio che vuole vivere anche nella realtà il suo personaggio che si isola dalla realtà
meschina della società borghese contemporanea in un mondo di pura arte e bellezza. Infatti il
protagonista de “Il Piacere”, Andrea Sperelli, non è che un ”doppio” di D’Annunzio stesso, in
cui l’autore obiettiva la sua crisi e la sua insoddisfazione. Andrea è anche lui un dandy, un
giovane aristocratico che vuole “fare della propria vita un’opera d’arte e che come il Don
Giovanni, figura simbolo dello stadio estetico di Kierkegaard, usa la seduzione per conquistare
le donne, infatti l’eroe è diviso tra due immagini femminili, Elena Muti, la donna fatale, che
incarna l’erotismo lussurioso, e Maria Ferres, la donna pura, che rappresenta ai suoi occhi
l’occasione di un riscatto e di un’elevazione spirituale. Ma in realtà l’esteta libertino mente a
se stesso: la figura della donna angelo è solo oggetto di un gioco erotico più sottile e
perverso.
KIERKEGAARD
Il Don Giovanni di Kierkegaard invece attraverso la seduzione, fugge dalla monotonia ma
anche da se stesso. Kierkegaard è un filosofo che ha cercato di dare una definizione
all’estetismo. Secondo il quale si caratterizza come la forma di vita in cui l’uomo rifiuta ogni
vincolo o impegno continuativo andando alla ricerca del bello, del piacere e dell’avventura.
L’esteta per eccellenza è il “Don Giovanni”, colui che sa cercare e godere ciò che le varie
occasioni della vita gli offrono, bandendo la monotonia. Tuttavia al di là della sua apparenza
gioiosa e brillante, la vita estetica è condannata alla disperazione, alla noia e al fallimento
esistenziale in quanto l’esteta vive la sua vita con leggerezza, senza senso di responsabilità