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Introduzione tesina sull'automobile
La seguente tesina di maturità descrive l'automobile nella storia e permette anche vari collegamenti interdisciplinari con varie materie scolastiche, come ad esempio: in Italiano Manifesto del futurismo. Mito della macchina, in Storia dell'arte Pittura futurista, progresso, automobile, velocità, in Francese Guillaume Apollinaire e "La petite auto", in Economia taylorismo, fordismo e produzione di massa, in Tedesco Taylorismo, Fordismo e produzione di massa, in Inglese Charlie Chaplin, critica, "Modern Times", "The Great Dictator" e in Geografia Giappone. Toyotismo vs Fordismo.

Collegamenti
Tesina sull'automobile
Italiano - Manifesto del futurismo e mito della macchina.
Storia dell'arte - Pittura futurista, progresso, automobile e velocità.
Francese - Guillaume Apollinaire e "La petite auto".
Economia - Taylorismo, fordismo e produzione di massa.
Tedesco - Taylorismo, fordismo e produzione di massa.
Inglese - Charlie Chaplin, critica, "Modern Times", "The Great Dictator".
Geografia - Giappone. Toyotismo vs Fordismo.
Premessa
Ho sempre pensato che la macchina fosse una cosa straordinaria, il simbolo della vita futura. Se per
qualcuno è una specie di “bestia di metallo senza cuore”, per me, invece, è un’incarnazione perfetta
della libertà, indipendenza, potenza e progresso. secolo. L’invenzione e il suo successivo
L’automobile ha una storia molto lunga a partire dal XVIII
perfezionamento hanno cambiato il volto delle città e il modo di vivere di intere popolazioni, infatti,
non possiamo immaginare la vita moderna senza le automobili. – un’avanguardia artistico
I primi ad apprezzare e a glorificare la macchina furono i futuristi -
all’inizio del XX secolo. Nel
letteraria nata in Italia Manifesto dei futuristi vi è un perfetto esempio
la tecnologia, l’automobile.
della loro ammirazione per la modernità, sull’arte nel cui ambito i
Non si può parlare del futurismo senza soffermarsi pittori futuristi come
Balla, Boccioni, Russolo, Severini e Carrà realizzarono molti quadri con la macchina, nel ruolo di
protagonista.
Il famoso poeta francese Apollinaire ebbe dei legami con i futuristi italiani, in particolare con
“Calligrammes”
Marinetti. La poesia di Apollinaire è molto innovativa, caratterizzata dalla raccolta
“La petite auto”
di cui la poesia fa parte.
Per produrre la prima automobile in serie, la catena di montaggio inventata da Taylor fu
fondamentale. Henry Ford fu il primo ad applicare le teorie di Taylor nella sua produzione
automobilistica e ebbe successo mondiale.
L’industriale geniale Ford era di idee antisemite e strinse amicizia con Adolf Hitler, ancora prima
che egli salisse al potere. Ford collaborò con il partito nazista, facendo degli investimenti notevoli.
Gli intellettuali del tempo però percepirono i cambiamenti politici ed economici. Il celebre regista e
d’ironizzare
attore Charlie Chaplin decise di criticare e sugli aspetti negativi della catena di
“Modern Times” e “The
montaggio e della dittatura hitleriana attraverso i suoi film Great
Dictator”.
Ancora oggi non si smette di imparare e di perfezionare i metodi della produzione, così l’industria
“Toyota”
automobilistica giapponese ha deciso di rivoluzionare il metodo di produzione fordista
per assumere il primato nella produzione delle macchine.
2. STORIA
DELL'ARTE
Pittura futurista.
Progresso. Automobile.
1. ITALIANO Velocità 3. FRANCESE
Manifesto del
futurismo. Mito della Guillaume Apollinaire.
macchina "La petite auto"
FORD:
l'automobile 4. ECONOMIA
7. GEOGRAFIA come mito del XX
secolo Taylorismo. Fordismo.
Giappone. Produzione di massa
Toyotismo vs Fordismo 6. INGLESE 5. TEDESCO
Charlie Chaplin . Critica. Collaborazione di Ford
"Modern Times"; "The con il Partito Nazista
Great Dictator" 2
ITALIANO “Abbiate fiducia nel progresso, che
ha sempre ragione, anche quando
Manifesto del futurismo. ha torto, perché è il movimento, la
vita, la lotta, la speranza”
Mito della macchina Filippo Tomaso Marinetti
Il futurismo italiano come
manifestazione artistico-culturale copre un
periodo molto vasto che inizia nel 1909 e si
conclude, nella sua prima fase, definita
eroica, nel 1918. Un secondo periodo parte
dal dopoguerra e si protrae fino agli anni
Quaranta. futurista
I principi dell’avanguardia
vennero elaborati dal poeta italiano Filippo
Tommaso Marinetti, che ne pubblicò il
manifesto teorico su un numero del
“Le Figaro”
quotidiano francese il 20
futurista. Da sinistra a
I protagonisti dell’avanguardia febbraio 1909. Proprio la strategica
destra: Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni, Severini comparsa della notizia sul più prestigioso
quotidiano d’Europa assicura al movimento un’eco rilevante in Italia. L’avanguardia futurista, che
prende corpo inizialmente a Milano, dove abita e opera lo stesso Marinetti, si sviluppa poi
soprattutto a Firenze intorno alla rivista “ Lacerba”, fondata nel 1913 da Giovanni Papini e Ardengo
Soffici.
Successivamente al Manifesto del futurismo di Marinetti ne sono stati elaborati altri, tra i quali:
Manifesto dei pittori futuristi, (11 febbraio 1910), Boccioni, Carrà, Russolo, Balla e Severini
Manifesto della Scultura futurista, (11 aprile 1912), Boccioni
Manifesto tecnico della letteratura futurista, (11 maggio 1912), Marinetti
Distruzione della sintassi. L'immaginazione senza fili e le Parole in libertà, (11 maggio 1913),
Marinetti
Manifesto dell'Architettura futurista, (1914), Sant'Elia
Come tutti i movimenti di avanguardia, il Futurismo è in aperta rottura verso la tradizione e si
contrappone ai modelli canonici dell’arte del passato, considerati espressione di un anacronistico
immobilismo culturale. Proiettati verso il futuro e animati da un forte ribellismo, i nuovi poeti si
propongono di trarre ispirazione dalla realtà contemporanea e celebrano nelle loro opere in modi
spesso acritici i valori e i simboli della modernità e del progresso. La velocità, il dinamismo, le
( dall’automobile all’aereo),
macchine gli ambienti industriali e le grandi metropoli sono lo
scenario su cui si esercita una nuova estetica, volta a esaltare l’energica affermazione dell’uomo
moderno e della sua volontà di potenza. Il loro vitalismo, spesso aggressivo e violento, si connota
anche politicamente in senso nazionalistico, spingendosi fino all’entusiastica esaltazione della
guerra, elogiata da Marinetti come “sola igiene del mondo”.
3
Manifesto del futurismo
Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, per troppo tempo l’Italia e stata un mercato di
1. Già
l’abitudine all’energia e alla temerità. dagl’innumerevoli
rigattieri. Noi vogliamo liberarla
Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno
2. musei che la coprono tutta di cimiteri innumerevoli.
elementi essenziali della nostra poesia.
esaltò fino ad oggi l’immobilità
3. La letteratura Musei: cimiteri!... Identici, veramente per la sinistra
pensosa, I’estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il promiscuità di tanti corpi che non si conoscono. Musei:
movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di dormitori pubblici in cui si riposa per sempre accanto ad
corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. esseri odiati o ignoti! Musei: assurdi macelli di pittori e
4. Noi affermiamo che la magnificenza del mondo scultori che vanno trucidando si ferocemente a colpi di
si e arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della colori e di linee, lungo le pareti contese!
velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno
di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo.... un Che ci si vada in pellegrinaggio, una volta all’anno,
automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, come si va al Camposanto nel giorno dei morti... ve lo
e più bello della Vittoria di Samotracia. concedo. Che una volta all’anno sia deposto un omaggio
vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il
5. Noi di fiori alla Gioconda, ve lo concedo... Ma non ammetto
volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a che si conducano quotidianamente a passeggio per I
corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita. musei le nostre tristezze, il nostro fragile coraggio, la
6. Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, nostra morbosa inquietudine. Perché volersi avvelenare?
sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico Perché volere imputridire?
fervore degli elementi primordiali.
Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna
7. E se mai si può vedere, in un vecchio quadro, se non
opera che non abbia un carattere aggressivo può essere la faticosa contorsione dell’artista, che si sforzò di
un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un infrangere le insuperabili barriere opposte al desiderio
violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a di esprimere interamente il suo sogno? Ammirare un
davanti all’uomo.
prostrarsi quadro antico equivale a versare la nostra sensibilità in
8. Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!.. un’urna funeraria, invece di proiettarla lontano, in
Perche dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo violenti getti di creazione e di azione.
sfondare le misteriose porte dell’Impossibile? II Tempo
e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto,
l’eterna velocità Volete dunque sprecare tutte lo vostre forze migliori,
poiché abbiamo già creata in questa eterna ed inutile ammirazione del passato, da
onnipresente. cui uscite fatalmente esausti, diminuiti e calpesti?
9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene
del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto
distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il In verità io vi dichiaro che la frequentazione
disprezzo della donna. quotidiana dei musei, delle biblioteche e delle
10. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, accademie (cimiteri di sforzi vani calvarii di sogni
le accademie d’ogni specie, e combattere contro il crocifissi, registri di slanci troncati !...) è, per gli artisti,
moralismo, il femminismo e contro ogni viltà altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti
opportunistica o utilitaria. per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro
volontà ambiziosa. Per i moribondi, per gl’infermi, pei
11. Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, passato è forse un
dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree prigionieri sia pure: -I’ammirabile
per essi l’avvenire è
multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali balsamo ai loro mali, poiché
moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli sbarrato…. Ma noi non vogliamo più saperne, del
arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune passato, noi, giovani e forti futuristi!
elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che
fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili E vengano dunque, gli allegri incendiarii dalle dita
dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che carbonizzate! Eccoli! Eccoli !... Suvvia! Date fuoco agli
scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di scaffali delle biblioteche!... Sviate il corso dei canali,
coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, per inondare i musei!... Oh, la gioia di veder galleggiare
le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle alla derive, lacere e stinte su quelle acque, le vecchie
d’ acciaio imbrigliati di tubi,
rotaie, come enormi cavalli tele gloriose!... Impugnate i picconi, le scuri, i martelli e
e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce demolite, demolite senza pietà le città venerate!
al vento come una bandiera e sembra applaudire come
una folla entusiasta. […] L’ arte, infatti, non può essere che violenza,
È dall’Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro crudeltà ed ingiustizia.
manifesto di violenza travolgente e incendiaria, col
quale fondiamo oggi il Futurismo perche vogliamo […] Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo una
liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di volta ancora, la nostra sfida alle stelle!..
professori, d’ e d’
archeologi, di ciceroni antiquari. F. T. Marinetti
4
La letteratura
L’accelerazione della vita di tutti i giorni porta Marinetti a
ritenere che anche i mezzi di comunicazione abbiano bisogno di
nuovi strumenti. Alla definizione di questi nuovi mezzi Marinetti
contribuisce con la pubblicazione di tre successivi manifesti: il
Manifesto tecnico della letteratura futurista (maggio 1912), la
– –
Distribuzione della sintassi Immaginazione senza fili Parole
in libertà (1913) e Lo splendore geometrico e meccanico e la
“parole
sensibilità numerica (1914). Così Marinetti sintetizza le
in libertà”, la maggiore innovazione poetica futurista: “La
ebrietà lirica deve liberamente deformare, riplasmare le parole,
tagliandole o allungandole rinforzandone il centro o le estremità,
aumentando o diminuendo il numero delle vocali e delle
consonanti. Avremo così la nuova ortografia che io chiamo libera
espressiva”. Il Manifesto del futurismo,
“Le Figaro” del 20 febbraio
Si parla, nei manifesti di 1909
Marinetti, di distruzione della
sintassi, dell’uso del verbo all’infinito, dell’abolizione del soggetto,