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Filosofia - Freud e lo sviluppo psicosessuale del bambino
Italiano - Montale e l'amore coniugale:
Il rapporto con la moglie “Mosca” e la poesia a lei dedicata: “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale...”
L'amore nasce nella testa o nel cuore?
L'amore nasce nella testa
o nel cuore?
Cracco Veronica
5°TA
Anno scolastico 2013 - 2014
Liceo scientifico “N. Tron” - Schio
1 L'amore nasce nella testa o nel cuore?
INDICE:
SCHEMA DEL PERCORSO
ARGOMENTATIVO ............................................................................................................3
BIOLOGIA:
Cosa succede quando ci innamoriamo e 1° tappa: Attrazione e Innamoramento ....................4
2° tappa: Attaccamento ............................................................................................................5
FILOSOFIA:
La sessualità infantile e le fasi dello sviluppo psicosessuale …...............................................7
Il superamento del Complesso edipico …................................................................................8
LETTERATURA ITALIANA:
Le donne di Montale …............................................................................................................9
Satura e l'analisi della poesia “Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale”...................................................................................................10
CONCLUSIONI ...
..............................................................................................................11
BIBLIOGRAFIA e SITOGRAFIA ..
................................................................................12
2 L'amore nasce nella testa o nel cuore?
MOTIVAZIONE DELLA SCELTA:
Durante l’anno scolastico ho avuto la possibilità di partecipare ad una conferenza nella quale si è
trattato il tema del “cervello”. Questo incontro ha stimolato in me l’interesse su come il cervello
possa influenzare il nostro organismo relativamente all’amore, argomento che generalmente noi
affrontiamo solo sotto il profilo emotivo o filosofico.
In biologia abbiamo affrontato due diversi sistemi dell’organismo umano che mi hanno interessato
particolarmente, ovvero il sistema nervoso ed il sistema endocrino.
La particolarità di questi due apparati e la lettura del libro “La natura dell’amore, di Donatella
Marazziti” mi hanno stimolato ad approfondire questo tema in alcuni suoi aspetti.
DISCIPLINE COINVOLTE :
Biologia
Filosofia
Letteratura italiana
PERCORSO ARGOMENTATIVO:
AMORE
BIOLOGIA:
Fattori biologici che
determinano
le diverse fasi dell'amore LETTERATURA ITALIANA:
Montale e l'amore coniugale:
Il rapporto con la moglie
FILOSOFIA: “Mosca” e la poesia a lei dedicata:
Freud e lo sviluppo da Satura
psicosessuale del bambino “Ho sceso, dandoti
il braccio, almeno
un milione di scale...”
3 L'amore nasce nella testa o nel cuore?
COSA SUCCEDE QUANDO CI INNAMORIAMO ?
Vi siete mai chiesti cosa succede al nostro corpo quando ci innamoriamo? Ginocchia che tremano,
mani che sudano, vuoto nello stomaco, batticuore, sono solo alcuni dei sintomi legati alla fase
dell'innamoramento.
L'amore è un fenomeno dinamico, un processo che non segue degli schemi fissi.
Esso ha un inizio e un'evoluzione che può portare a diversi esiti. Esistono varie tappe per giungere
all'amore e ognuna di esse fa riferimento ad una specifica condizione biologica.
Le tappe che ci portano all'amore sono essenzialmente due: quella dell'attrazione, che può dare
avvio o meno all'innamoramento, a cui segue quella dell'attaccamento, che è alla base dell'amore
vero e proprio.
1° TAPPA: ATTRAZIONE INNAMORAMENTO
E
La prima fase segna la nascita del rapporto amoroso. Questa fase è l'esperienza più caotica e
imprevedibile nella formazione della coppia. Quello che fa scattare la scintilla può essere un piccolo
dettaglio della persona che ci troviamo davanti: la sua mimica facciale, il suo profumo, i suoi occhi,
la sua voce. Tutte queste sensazioni derivanti dai nostri cinque sensi vengono convogliate
nell'amigdala che informa continuamente le aree cerebrali superiori su ciò che stiamo percependo.
L'amigdala, insieme all'ipotalamo, al talamo e alle altre aree cerebrali interconnesse tra loro, forma
il sistema limbico: una porzione del telencefalo che elabora le emozioni e dove si colloca la sede
della memoria. 4 L'amore nasce nella testa o nel cuore?
Al primo incontro, il mesencefalo, l'area cerebrale che controlla i riflessi visivi e uditivi, inizia a
rilasciare DOPAMINA, neurotrasmetittore legato a sensazioni di piacere ed euforia.
L'ipotalamo comanda al corpo di inviare segnali di attrazione: le pupille si dilatano, il cuore pompa
più sangue, facendo arrossire il viso, la sudorazione aumenta.
Se l'altra persona reagisce positivamente a questi segnali, si rafforzano i circuiti cerebrali che
collegano la sua presenza a sensazioni di piacere. In questa fase i livelli di SEROTONINA si
abbassano e questo influisce sul nostro stato di “benessere”, alimentando una vera e propria
ossessione nei confronti dell'altra persona.
Tra l'innamoramento e l'attaccamento vi è una fase intermedia chiamata “amore passionale”.
In questa fase i livelli di dopamina continuano ad aumentare e contemporaneamente crescono i
livelli di altri due neurotrasmettitori: FENILETILAMINA e NORADRENALINA.
Questi due neurotrasmettitori generano un vero e proprio stato di eccitazione e di esaltazione.
La feniletilamina è simile all'anfetamina e se viene a mancare scatena una depressione da astinenza.
2° TAPPA: ATTACCAMENTO
Giunti a questo punto del percorso che porta all'amore, l'esaltazione dell'inizio è passata ed è
subentrato un sentimento più pacato e solido, che non si basa solo sulle emozioni dirompenti, ma su
altri meccanismi che implicano modificazioni del cervello che durano nel tempo e che prendono
avvio da quelle emozioni iniziali.
L'attaccamento non è prepotente come l'innamoramento, ma può essere rappresentato come una
fiamma che spesso è indistinguibile e, pertanto, può dare calore e gioia per tutta la vita.
L'attaccamento è il collante che ci fa stare con un'altra persona a cui noi siamo legati.
Sul piano biologico, il passaggio dalla fase dell'innamoramento a quella dell'attaccamento è sancito
dall'entrata in gioco di nuovi meccanismi.
In particolare, in questa terza fase sono protagonisti due diversi ormoni fondamentali nello sviluppo
comportamentale: l'OSSITOCINA e la VASOPRESSINA.
Si tratta di due peptidi, sostanze a struttura proteica, sintetizzati nell'ipotalamo e immagazzinati
nella neuroipofisi.
L'ossitocina è coinvolta in attività che sono peculiari dei mammiferi, quali la secrezione di latte
durante l'allattamento e le contrazioni uterine durante il parto, mentre la vasopressina agisce nella
regolazione dei fluidi dell'organismo, specie a livello renale.
E' stato scoperto che l'ossitocina e la vasopressina funzionano anche come neurotrasmettitori e sono
stati trovati recettori specifici per entrambe nel sistema limbico e nel tronco encefalico.
L'ossitocina stimolerebbe il comportamento materno, mentre la vasopressina quello paterno; ciò
creerebbe un legame di fedeltà e premura nei confronti del neonato. Basti pensare ai livelli elevati
di ossitocina presenti nel sangue durante l'allattamento per rendersi conto dell'importanza del
contatto fisico tra genitore e figlio fin dai primissimi giorni di vita.
Nell'uomo la vasopressina e l'ossitocina sono riversati massivamente nel sangue durante il rapporto
sessuale: la vasopressina raggiunge i livelli massimi durante l'eccitazione, mentre l'ossitocina
durante l'orgasmo, attraverso l'attivazione del sistema limbico; nella donna si è messa in evidenza
una relazione tra ossitocina e spasmi vaginali.
Si ipotizza che il rilascio di questi ormoni durante il rapporto sessuale dovrebbe servire a facilitare
la formazione di un rapporto stabile e duraturo.
Con la produzione di ossitocina durante la fase dell'attaccamento si ha un'ultima fase dove
intervengono molecole chiamate ENDORFINE. Esse sono proteine che hanno un effetto
analgesico e rilassante. La peculiarità di esse è che la produzione di endorfine in un individuo
dipende dalla costante presenza del partner al suo fianco e ciò stabilisce l'amore-attaccamento,
ovvero quella sensazione di tranquillità e serenità che caratterizza un rapporto stabile.
5 L'amore nasce nella testa o nel cuore?
L'amore non sempre regala sensazioni di benessere, anzi alcune volte può portare a diversi disturbi
cognitivi e comportamentali.
Sigmund Freud, neurologo e psicoanalista austriaco, studiò alcuni casi di individui che
presentavano caratteristiche di amore nevrotico da cui derivò la sua teoria della sessualità.
Secondo Freud, amore e sessualità sono concetti strettamente collegati: l'amore è sessualità
sublimata, mentre l'istinto sessuale costituisce la base dell'unione.
LA SESSUALITÀ INFANTILE
La libido e le pulsioni ad essa connesse possono spostarsi di volta in volta in zone
privilegiate del corpo, dette zone erogene, a ciascuna delle quali corrispondono fantasie
particolari, sostanzialmente inconsce; la sessualità infantile si muove passando attraverso fasi
collegate a zone erogene diverse dove vi si condensa il piacere sessuale. Le varie fasi dello sviluppo
psicosessuale ( fase orale, anale, genitale ) derivano dalle zone del corpo in cui, in un determinato
periodo, si localizza l'energia libidica.
Freud sostiene che lo sviluppo psicosessuale dell'individuo avviene attraverso tre fasi:
La FASE ORALE, ha come zona erogena la bocca e risulta connessa alla principale attività
del bambino nei primi mesi di vita: il poppare.
Importanza della fase orale:
A una buona gratificazione orale seguiranno autosicurezza e ottimismo, mentre la frustrazione orale
avrà come conseguenza un atteggiamento pessimista e incline alla depressione. Sappiamo che nella
depressione si crea una dolorosa frattura tra il Sé ideale, cioè come si vorrebbe essere e il Sé reale,
come in realtà si è. Questa frattura provoca uno stato di dolore psichico che può portare a diverse
reazioni, come la protesta o l'aggressività.
Il bambino che non supera positivamente la fase orale, da adulto sarà volubile, irrequieto,
curioso e insoddisfatto. La caratteristica predominante sarà la dipendenza dagli altri, cioè
l'esigenza continua di aiuto e un bisogno di essere incoraggiato e lodato. Infatti l'adulto che
nell'infanzia non ha superato questa fase è destinato a rimanere isolato dagli altri, perché è incapace
di “dare”, mentre, proprio a motivo della sua "aridità" emotiva, ha molto bisogno di ricevere per la
sua insicurezza e dipendenza.
La FASE ANALE, ha come zona erogena l'ano ed è collegata alle funzioni escrementizie.
Il piacere si associa a due comportamenti opposti associati alla funzione escretoria: trattenere o
espellere. In questo periodo il bambino comincia ad allontanarsi dalla madre e il significato di
questi due atti diventa la base per tollerare l'esperienza della presenza/assenza dell'oggetto d'amore
(che ormai è diventato un oggetto diverso da lui), ma anche del dare e ricevere.
Importanza della fase anale:
La fase anale è un passaggio importante per lo sviluppo del bambino perchè lui impara ad acquisire
un certo grado di autonomia sui propri sfinteri e apprende il significato del controllo di sé. In età
adulta si ritrovano dei tratti di personalità peculiari come un'eccessiva tendenza all'ordine o al
disordine. Sul piano emotivo il carattere anale si manifesta come incapacità di manifestare appieno
le proprie emozioni e ciò può influenzare le relazioni sentimentali nell'adulto.
La FASE GENITALE, la libido si sposta dalla zona anale a quella genitale.
In questa fase si sviluppa il cosiddetto “COMPLESSO DI EDIPO”.
6 L'amore nasce nella testa o nel cuore?
Sostanzialmente, il complesso edipico consiste in un forte “attaccamento libidico” verso il genitore
di sesso opposto e in un atteggiamento di rivalità e gelosia nei confronti del genitore dello stesso
sesso. Questo complesso sta alla base delle relazioni future del bambino e della sua identità di
genere.
Sigmund Freud utilizzò il mito greco di Edipo che, ignaro delle proprie origini, uccide suo padre