Oggi il turista è più esigente e differenziato, opera scelte che tendono a privilegiare le comunità locali, la loro vitalità e le loro potenzialità comunicative, e le forme di turismo alternativo. È questo il motivo per cui hanno preso piede gli agriturismo, strutture che valorizzano l'entroterra,con la ricchezza delle sue risorse, nei confronti del tradizionale turismo balneare ecc…. Questo è anche il motivo per cui il turismo montano, che in genere è in crisi, non lo è nel Trentino, poiché qui le amministrazioni e le associazioni arricchiscono l’offerta con una serie eccezionale di iniziative. Laddove, invece, si è badato solamente ad arricchire le agenzie immobiliari, approfittando del boom delle seconde case negli anni settanta, la gente non viene più, e lascia le abitazioni disabitate per quasi tutto l’anno. Stessa cosa si potrebbe dire per il mare: dove l’offerta turistica è più variegata, come in Sardegna, in Toscana, in Sicilia o in Emilia Romagna, non si sente l’aria di crisi, che coinvolge invece i luoghi in cui viene meno valorizzato il territorio. In tutto questo vi è anche la concorrenza delle mete straniere, che attraggono sempre di più gli italiani (in Spagna il 10% in più di italiani ogni anno, per esempio). Altre mete straniere presentano un calo a causa del rischio terrorismo. Diventano molto di moda i viaggi brevi, per il minore impegno finanziario: è il cosiddetto turismo “mordi e fuggi”. Altri scelgono viaggi brevi e flessibili, decisi in base alla convenienza economica della formula con prenotazione anticipata (i viaggi in aereo in questo caso arrivano a costare una cifra irrisoria) o a seguito di decisioni spontanee e a breve termine (il cosiddetto “last minute”). Certo, molte persone in più, rispetto a un tempo, rimangono nelle città in agosto per ristrettezze economiche o per turni di lavoro, ma forse questo è dovuto anche alla mancanza di una politica di investimenti a lungo termine o di valorizzazione delle risorse, che pure il territorio italiano offre in abbondanza. Dunque, tirando le somme, dobbiamo renderci conto che l’attività turistica va sempre di più preparata e incentivata, e non lasciata al caso, in modo da utilizzare al meglio lo straordinario patrimonio ambientale, storico e artistico di cui è dotato il nostro paese, e da offrire molti posti di lavoro, con l’obiettivo di battere, così, anche la disoccupazione.