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totoesame quali e quante volte autori comparsi maturitàMontale, Quasimodo o Pirandello? Chi saranno gli autori con cui i maturandi dovranno fare i conti alla Maturità 2023? Una domanda da un milione di euro che, al momento, non trova risposta. Quel che è certo è che - come stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito - gli autori protagonisti dell’analisi del testo saranno scelti tra quelli che hanno operato dall’unità d’Italia in poi. Un piccolo indizio che non aiuta a sciogliere i dubbi, considerata la vasta platea di autori e scrittori italiani che si sono messi in mostra negli ultimi 162 anni.

Tuttavia, nel corso degli anni, diversi sono stati gli autori che hanno fatto la loro comparsa alla Maturità in più di un’occasione, diventando in un certo senso dei veri e propri punti fermi dell’esame. Basti solo pensare che le opere Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale sono state oggetto della prova per tre volte negli ultimi 20 anni, due apparizioni invece per e . Dare un’occhiata alle tracce degli anni precedenti potrebbe risultare utile a studentesse e studenti per farsi un’idea di ciò che li aspetta. Per facilitare il compito ai futuri maturandi, Skuola.net ha messo in fila tutti gli autori apparsi alla Maturità: viaggiando indietro nel tempo con una panoramica degli ultimi 20 anni.

Gli autori della Maturità post-riforma

Nel fare i loro pronostici, gli studenti possono partire da una banale considerazione: scartare gli autori dell’anno precedente. In questo caso quindi, Giovanni Verga e Giovanni Pascoli non figureranno con tutta probabilità alla Maturità 2023. I due autori erano infatti i protagonisti dell’analisi del testo del 2022: il primo con un passo di ‘Nedda, Bozzetto Siciliano’ e il secondo con ‘La via ferrata’, un estratto della raccolta Myricae. Escludere però anche gli autori degli esami più vecchi potrebbe rivelarsi fatale per i maturandi: qualche anno fa infatti, lo stesso autore poteva ripresentarsi all’esame anche a distanza di poco tempo. E’ stato il caso di Dante Alighieri, comparso sia nel 2005 che nel 2007, in entrambe le occasioni con un passo del ‘Paradiso’.

Anche se quest’anno - visti i vincoli cronologici imposti dalla riforma del 2019 - l’autore della ‘Divina Commedia’ non apparirà nell’analisi del testo. Andando ancora più indietro - e mettendo da parte il biennio 2020-2021, quando le prove scritte erano state sospese per l’emergenza Covid19 - arriviamo al 2019. Quattro anni fa, i protagonisti dell’analisi del testo furono Giuseppe Ungaretti (per la terza e ultima volta in ordine temporale) con ‘Risvegli’ da ‘L’Allegria’ e Leonardo Sciascia con ‘Il giorno della civetta’ (qui le tracce). Proprio Ungaretti guida la classifica degli autori più cari alla Maturità: oltre al 2019, il poeta fu protagonista anche nelle edizioni del 2006 e del 2011.

Maturità, Montale e Quasimodo tra i big assenti da anni

Proseguendo il nostro viaggio a ritroso nel tempo, arriviamo agli anni precedenti la riforma del 2019, quando ancora l’analisi del testo consisteva in una sola traccia. Nel 2018, fu portata all’attenzione dei maturandi la prosa de “Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani, mentre l’anno precedente toccò alla poesia ‘Versicoli quasi ecologici’ - di Giorgio Caproni - saggiare la preparazione dei candidati. Il 2016 vide l’apparizione della prosa di Umberto Eco ‘Su alcune funzioni della letteratura’. Andò decisamente meglio nel 2015 agli studenti, con una delle opere più amate della letteratura italiana: ‘Il sentiero dei nidi di ragno’ di Italo Calvino. Nel 2014 Salvatore Quasimodo fece la sua ultima apparizione con ‘Ride la gazza nera sugli aranci’. Il poeta dell’ermetismo - apparso in precedenza anche nel 2002 - manca dai banchi della Maturità da quasi 10 anni, che sia lui uno dei protagonisti della Maturità 2023?

Ma perché fili tutto liscio, è necessario non sottovalutare gli autori - diciamo così - meno celebri. Il rischio è quello di rimanere a bocca aperta, come i maturandi del 2013 chiamati ad analizzare il testo de ‘L’infinito viaggiare’ del saggista Claudio Magris. Nel 2012, Eugenio Montale fece la sua ultima comparsa alla Maturità con ‘Ammazzare il tempo’. Anche questo autore - sorteggiato in precedenza nel 2004 e nel 2008 - è tra i grandi assenti degli ultimi anni: da inserire tra i pronosticabili di quest’anno. L'anno prima si ritrova Ungaretti con 'Lucca', da 'L'Allegria'.

Saba-Pavese-Quasimodo-Pirandello: la Maturità del nuovo millennio

Nel 2010 il Ministero dell’Istruzione guidato dall’allora ex Ministro Gelmini scelse di sottoporre agli studenti la prefazione de ‘La ricerca delle radici’ di Primo Levi: anche lui protagonista in una sola occasione negli ultimi 20 anni. Nel 2009 toccò ad Italo Svevo con il celebre romanzo ‘La coscienza di Zeno’ testare i maturandi dell’epoca. Andando ancora più indietro, il quadriennio 2004-2008 ha visto il trionfo di Dante (2005 e 2007) e di Eugenio Montale (2004 e 2008), con il solo Ungaretti (2006) ad intervallare i due autori. In precedenza, un altro ‘big’ della letteratura italiana di cui si sono perse le tracce: Luigi Pirandello, assente dal lontano 2003, quando agli studenti venne sottoposta la commedia ‘Il piacere dell’onestà’. Nel 2002 ci fu la prima apparizione di Quasimodo alla Maturità con l’opera ‘Uomo del mio tempo’. I primi anni del nuovo millennio videro poi i maturandi dell’epoca alla prova di Cesare Pavese e del suo romanzo ‘La luna e i falò’ nel 2001, e, nel 2000, analizzare la poesia di Umberto Saba, dal titolo ‘La ritirata in Piazza Aldrovandi a Bologna’.
Data pubblicazione 24 Marzo 2023, Ore 15:28 Data aggiornamento 24 Marzo 2023, Ore 15:33
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