
Tra le proposte della prima prova scritta dell’Esame di Maturità 2025 compare anche un brano di Pier Paolo Pasolini. Si tratta dell’“Appendice I a ‘Dal Diario’ (1943-1944)”, un testo che appartiene alla sua produzione giovanile e che offre uno sguardo personale e profondo sugli anni difficili della Seconda guerra mondiale. Il brano invita gli studenti a riflettere su tematiche universali, come la giovinezza, l’identità e la ricerca di senso in tempi incerti.
Chi era Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna il 5 marzo 1922 e morì tragicamente a Ostia il 2 novembre 1975. È considerato una delle voci più significative della cultura italiana del Novecento. La sua attività si è estesa ben oltre i confini della letteratura: fu poeta, romanziere, saggista, regista, sceneggiatore e anche pittore. Figura profondamente critica e spesso controversa, osservò con lucidità i mutamenti della società italiana del dopoguerra, esprimendosi con durezza sia contro la borghesia sia contro i movimenti giovanili degli anni Sessanta.
Il suo pensiero indipendente e la sua visione radicale gli valsero l’ammirazione di molti e l’opposizione di altri, rendendolo un personaggio centrale del dibattito culturale del suo tempo. La sua opera è ancora oggi studiata per la forza espressiva, la profondità delle analisi e l’attualità delle sue riflessioni.
"Dal diario": uno sguardo sulla giovinezza in tempo di guerra
L’“Appendice I a ‘Dal Diario’”, scritta tra il 1943 e il 1944, raccoglie pensieri e annotazioni di un giovane Pasolini durante uno dei periodi più drammatici della storia italiana. L’autore, allora poco più che ventenne, riflette sulla propria condizione di adolescente in un paese sconvolto dalla guerra. Il testo alterna descrizioni di vita quotidiana a riflessioni intime, restituendo l’atmosfera di insicurezza, precarietà e profondo smarrimento dell’epoca.
Si tratta di un diario in cui il privato si intreccia con il collettivo, in cui le emozioni personali si fondono con le tensioni sociali. La scrittura diventa così uno strumento di consapevolezza, un modo per interrogarsi sul proprio ruolo e sul senso della realtà che lo circonda.
Temi e stile nell’Appendice al diario
Nel testo emergono chiaramente alcuni dei temi che torneranno nella produzione matura di Pasolini. Il rapporto con la madre, l’esplorazione della propria identità, la scoperta della sessualità, il senso di isolamento e la fascinazione per la cultura popolare sono tutti presenti, seppure in forma ancora embrionale. Il linguaggio, pur non ancora pienamente maturo, è già ricco di intuizioni e si muove in bilico tra il bisogno di autenticità e il tentativo di dare ordine al caos della realtà.
L’Appendice si configura dunque come un vero e proprio laboratorio di scrittura e pensiero. In essa si possono cogliere i primi segni di quella tensione tra impegno civile e ricerca poetica che caratterizzerà tutta la sua opera. La scrittura diaristica assume la funzione di resistenza personale, offrendo al lettore una testimonianza viva, sincera e intensa.