Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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ecco come si creano le tracce di maturità e quali criteri si seguono spiegati dall'uomo che sussurrava alle tracce

Tutti i maturandi, nei giorni che precedono la loro Maturità, cercano disperatamente ed inutilmente le tracce della prima prova sul web. Eppure esiste un uomo, oltre al ministro dell’Istruzione, che quelle tracce tanto agognate dagli studenti le conosce già da diversi mesi.

Si tratta dell’ispettore Favini, la persona incaricata dal Ministero di creare le tracce da sottoporre ai maturandi in sede di prima prova. Cerchiamo di capire insieme, ascoltando le sue parole, come si arriva alle tracce definitive.

ANALISI DEL TESTO, I CRITERI DELLA SCELTA – Nell’intervista, l’ispettore Favini ha elencato i criteri necessari per la creazione della traccia relativa all’analisi del testo. È stato talmente chiaro da aiutare i ragazzi persino ad effettuare il loro toto esame. In pratica, dall’intervista è emerso che è sempre intenzione del Ministero aiutare i ragazzi e, per questo, si tiene sempre conto dei programmi svolti da loro. Ecco perché, alla fine, si arriva sempre ad indirizzarsi verso un autore del ‘900 molto noto ai maturandi con un suo testo poco noto per favorire un loro contributo personale.

SCORDATEVI L’ATTUALITÀ PIÙ STRETTA - È importante precisare che le tracce vengono elaborate diversi mesi prima l’esame di Maturità. Questo per dire agli studenti che nei temi o nei saggi brevi non potranno mai capitare testi relativi all’attualità stretta. In ogni caso il Ministero ha precisato che quello che i maturandi si troveranno di fronte il giorno della prima prova di Maturità, per loro sarà assolutamente fattibile.

TRACCE A PROVA DI HACKER - Inoltre, vi ricordiamo che passare notti insonni prima dell’esame di Stato alla ricerca delle tracce su Internet, è assolutamente inutile. Infatti, dopo essere state formulate, queste vengono conservate nei server del Ministero e protette da password complicatissime a prova di hacker. Infatti, nonostante le tracce vengano inviate attraverso l’ormai famoso plico telematico, possono essere trasmesse solo mediante un'applicazione installata nei pc delle scuole. Inoltre, anche potendo accedere a tale applicazione, per leggere le tracce è necessario possedere due lunghissime password: una in possesso delle scuole, l'altra all’interno della scrivania del ministro, dove rimarrà fino alle 8.30 del giorno degli scritti, quando la comunicherà alle scuole dando il via all'Esame di Stato.

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Serena Rosticci