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Collegamenti Limiti della fede percorso
Italiano - Divina Commedia - Paradiso, Canto XI - San Francesco.
Storia dell'Arte - "Sacra Conversazione" (pala di Brera, Piero della Francesca) - "Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?" - Gauguin.
Matematica - Limiti.
Filosofia - Es, Ego, Super-ego.
Inglese - Frankenstein (Overreaching) - Mary Shelley.
Scienze - Biotecnologie - Terapia Genica.
Fisica - Einstein - Teoria della Relatività.
Storia - Società di massa (punti di vista unificati).
Informatica - Internet... e il Deep Web.
Italiano
O insensata cura de’ mortali,
quanto son difettivi silogismi
quei che ti fanno in basso batter l’ali! 3
Chi dietro a iura, e chi ad amforismi
sen giva, e chi seguendo sacerdozio,
e chi regnar per forza o per sofismi, 6
e chi rubare, e chi civil negozio,
chi nel diletto de la carne involto
s’affaticava e chi si dava a l’ozio, 9
quando, da tutte queste cose sciolto,
con Beatrice m’era suso in cielo
cotanto gloriosamente accolto. 12
È il passo con cui Dante introduce il canto XI del Paradiso, in cui si parlerà principalmente di San
Francesco. Il poeta, dimentico ormai delle preoccupazioni del mondo, procede il suo cammino alla
volta degli Spiriti Sapienti, Francescani e Domenicani. Le anime sono poste in due cieli che ruotano
sullo stesso asse in direzione opposta, nell’espressione dell’ardore di carità e di amore nei
confronti di Dio. L’avvicendamento chiastico proposto nella struttura dei due canti XI e XII,
permette a San Tommaso di definire la vita di Francesco e dei primi frati, mentre a San
Bonaventura di parlare di San Domenico. Entrambi, elogiando i caratteri degli ordini religiosi loro
complementari, portano una critica nei confronti dei propri ordini, in particolare riguardo
l’allontanamento da parte dei frati dalle condizioni primordiali degli ordini. San Francesco è
definito come un uomo di fede concreta, particolare per il suo matrimonio con Madonna Povertà,
che per fede ed esperienza concreta insieme ha spinto molti ad innamorarsi e scalzarsi alla sequela
del Vangelo.
Arte
Notiamo quindi come ha potuto la vita di un uomo basarsi sulla fede vissuta nella speranza
continua, che non ha esitato a divenire certezza. La speranza è la particolarità di ogni uomo: senza
di essa lo spirito di ricerca continua di nuovo e di vita è spento.
A tal proposito possiamo prendere in considerazione due monumentali esempi artistici di due
epoche differenti. Verso la fine del Medioevo Piero della Francesca ha presentato la “Pala di
Brera”, o “Sacra Conversazione”. Tra gli influssi dell’arte fiamminga visibili dalle tonalità di colori e
le rimanenze classicheggianti dell’abside e delle simbologie, l’artista definisce al meglio il concetto
di speranza e fede. L’uovo appeso sotto la protezione della conchiglia, nella parte alta dell’abside,
è paragonabile al Gesù bambino, nel grembo della Madonna e quindi sotto la sua protezione. La
protezione in particolare è il tema che più risalta dalla tela: Federico da Montefeltro è genuflesso
di fronte al Bambino, in segno di affidamento e preghiera. Pur essendo necessaria all’uomo per
vivere nella ricerca, la speranza non è in realtà sempre stabile: essa si può acquisire, così come non
è difficile perderla. Gauguin, nella sua tela “Da dove veniamo, che siamo, dove andiamo?”
Presenta la sua inquietudine nei confronti della vita. Questa è proposta in primo luogo dai soggetti
femminili che da destra verso sinistra inquadrano i diversi stadi della vita, partendo dall’infanzia,
alla fecondità per poi arrivare alla paura della morte che è essa stessa cosa ignota. In secondo
luogo i colori freddi, presentati con tonalità di giallo e blu, indicano una profonda incertezza nei
confronti della vita. Il tutto, quasi se fosse come se all’uomo non è dato di sapere tutto, in quanto
in qualche modo limitato.
Matematica
Potremmo definire, in termini matematici, la persona come una funzione. L’aspetto di maggiore
rilevanza che hanno in comune, è che l’andamento di una funzione è espresso dalla funzione
stessa. Così anche l’uomo, con le sue scelte basate sui suoi valori può essere paragonato ad una
funzione, definita però in divenire e dotata di limite. L’uomo è un cambiamento continuo infatti,
ma ci sono cose da cui esso non potrà mai separarsi: i suoi limiti. Nel caso dell’esistenza di un
limite in una funzione, notiamo di come lo si possa individuare partendo dallo studio del suo
dominio. Il dominio di una funzione è il sottoinsieme di R in cui la funzione è definita. Proprio dal
dominio, partendo dai valori esclusi da esso, si può ipotizzare la presenza di asintoti, che sono in
realtà i limiti della funzione, che non possono in alcun modo essere attraversati dalla funzione
stessa, se non con un salto. Una funzione in un determinato punto può avere uno e un solo limite.
In base al teorema dell’unicità del limite, infatti, una funzione f(x) definita in un intervallo X in R
non può avere due limiti distinti in uno stesso punto x0.
Filosofia
Anche l’uomo ha quindi i suoi limiti. Freud, il pioniere della psicoanalisi, ha teorizzato il contrasto
che c’è tra pulsioni e vincoli. Le pulsioni sono le spinte prettamente sessuali che prendono diverse
forme in un secondo momento, mentre i vincoli sono le regole imposte dall’esterno. Questa è la
distinzione tra es e super-ego. Se l’es è la parte inconscia, sede delle pulsioni sessuali, il super-ego
è l’interiorizzazione delle regole imposte alla persona. L’ego combatte continuamente tra pulsioni
e limiti.
Inglese
Non solo pulsioni, ma anche desideri o aspirazioni. Infatti, molto comune nella letteratura è il
contrasto continuo tra la volontà e il dovere. In particolare, nella letteratura inglese è ricorrente il
tema dell’overreaching. Overreaching is an act against human possibilities. An overreacher is
someone who momentainly commands divine power, getting killed by it. This theme, the one of
the Faust, is presented by Mary Shelley in 1818 as “Frankenstein or the modern Prometheus”. Dr.
Frankenstein wanted to give life to a monster created by him using parts of corpses. Using
amniotic fluid and electricity, he manages to create this new human-like being, but the result is
horrible. He is afraid of is own creation and he flees. Saddened by the rejection, the creature
wanders in the city. It is now an outcast. The monster spent it’s whole life trying to find it’s
creator. At the end of the novel, they both die.
Scienze
Questo è un esempio di come l’uomo può diventare un dio a se stesso, illudendosi di poter essere
allo stesso tempo creatura e creatore. Ci sono altri modi in cui la scienza può offrire un notevole