Cibo per il corpo, cibo per la mente

Petronio e il Satyricon:

L'episodio della cena trimalchionis è uno dei più significativi del romanzo. Presi come

modello per la composizione di tale vicenda, vi sono la Cena a di Nasidieno, tratta dai

Sermones di Orazio, e il Simposio di Platone. L'arrivo di Abinna, l'impresario di pompe

funebri, amico di Trimalchione, è infatti modellato sull'arrivo di Alcibiade al convito

platonico, così come le chiacchiere dei commensali appaiono in qualche punto come la

parodia dei discorsi filosofici del testo greco.

Allusioni al Simposio vi sono anche nei frequenti riferimenti ad amori omosessuali.

L'invito a partecipare alla festa e alla cena a casa del ricco Trimalchione, che i protagonisti

riescono ad ottenere, conferma il loro stile di vita fatto di espedienti e aperto a qualunque

esperienza. Essi si mescolano pertanto agli altri convitati, molti dei quali sono, al pari del

padrone di casa, liberti arricchiti: esempio della grettezza di questi ultimi non è solo

l'avidità con la quale si avventano sulle laute pietanze, ma anche la bassezza morale dei

loro discorsi.

Su tutti emerge la figura di Trimalchione, il cui lusso e la cui ricchezza senza limiti

mostrano indubbi aspetti iperbolici, tanto che c'è chi ha voluto vedere in lui una sorta di

caricatura degli eccessi di Nerone. Trimalchione ha una vera e propria ossessione per la

morte e cura, ancora vivo, oltre a ogni dettaglio del suo testamento, anche ogni particolare

del suo mausoleo e della sua epigrafe, nella quale ricorda orgogliosamente come "venne

su dal niente, lasciò trenta milioni di sesterzi, non fu mai uditore di filosofi.

9. Quanto al vassoio, v'era piazzato sopra un asinello in lega metallica

corinzia con una bisaccia piena di olive bianche in una tasca, nere

nell'altra. 10. L'asinello portava in groppa due piatti, sui cui margini era

inciso il nome di Trimalchione e il peso dell'argento. V'erano anche

saldati dei ponticelli che sostenevano ghiri conditi con miele e

papavero. 11. e c'erano dei salsicciotti sfrigolanti su una graticola

d'argento, e sotto la graticola prugne di siria e chicchi di melagrana.

Satyricon 31

Charles Dickens and " Oliver Twist ":

Oliver Twist is one of the main novels of Charles Dickens through which the author wanted

to reveal the awareness of the social problem of his time as poverty and in general the

horrible conditions of poor people.

Oliver, the protagonist, is a poor boy of unknown parents; he is brought up in a workhouse

nd

in an inhuman way which is easy to perceive in 2 chapter of the novel.

In effects in this chapter the typical meal in descripted: the boys had dinner with one

porringer of gruel and no more, a gravely scant meal. They were so hungry that one night

lots were cast who should walk up to the master after supper and ask for more; obviously it

fell to the protagonist.

According to the author's aim, the role of this chapter is to show to the readers a condition

which is no more admissible in the Vitorian Age. With the description of what men think is

taken for garanted as a sufficient meal, Dickens wanted to denounce the indifference of

middle class to the lower classes' conditions, stating implicitly the selfish nature of human

being.

Van Gogh e " I mangiatori di patate":