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La prima parte della seconda prova di maturità 2016 del liceo delle scienze umane chiede ai ragazzi di illustrare le loro considerazioni sulla funzione e il ruolo dei sistemi scolastici in Europa. Possono aiutarsi con due fonti. La prima è un estratto del testo di Tullio De Mauro "La cultura degli italiani”. Fa una considerazione sulla scuola finlandese in cui dice che i ragazzi finlandesi passano meno tempo a scuola rispetto ai nostri, sia come durata dei percorsi sia in termini di orario. Tuttavia questo è possibile perchè il livello culturale delle famiglie è molto elevato, sia in termini di connettività internet, sia in quelli di strutture culturali come biblioteche, teatri, sale da concerto. Da noi questo sarebbe improponibile perchè il livello culturale medio è più basso e solo la scuola può permettere di recuperare questa disuguaglianza. La seconda fonte è invece un testo della fondazione Agnelli che parla del fatto che i test standard tipo Pisa Ocse hanno rivoluzionato il modo di valutare i sistemi scolastici, non in termini di anni di frequenza o titoli raggiunti (attainment), ma piuttosto di quello che si è imparato (achievement). La seconda parte della seconda prova di maturità 2016 del liceo delle scienze umane chiede ai maturandi di rispondere a 2 di 4 quesiti: il significato di competenza nel dibattito pedagogico, il nesso tra pedagogia ed educazione nel pensiero di John Dewey, principi e modalità di valutazione degli apprendimenti e spiegazione delle caratteristiche del curriculum per Jerome Bruner.
SECONDA PROVA MATURITÀ 2016 LICEO SCIENZE UMANE AL VIA - La Maturità 2016 è già cominciata e noi anche quest'anno, come tutti gli anni, seguiremo la diretta di Maturità del 2016 in tempo reale. Gli studenti del liceo delle scienze umane hanno a che fare con un tema generale di Pedagogia generale sul confronto dei sistemi scolastici tra Italia e Europa, in cui potranno mettere a frutto quanto hanno studiato nel corso degli anni precedenti a scuola.
SECONDA PROVA MATURITÀ 2016 LICEO SCIENZE UMANE: STRUTTURA E MODALITÀ - Il tempo che hanno a disposizione gli studenti del liceo delle scienze umane è quello di sei ore, ovvero il medesimo che hanno per la prima prova della Maturità del 2016 che si svolge il giorno prima. Pertanto i ragazzi in sei ore dovranno cimentarsi con le tracce di Maturità 2016 loro proposte nel corso della mattinata. Il tema di pedagogia generale, il quale è la classica prova del liceo delle scienze umane, si articolerà in quesiti da dovere approfondire e su cui gli studenti dovranno, nel corso dello svolgimento, riflettere elaborando qualche spunto ragionato e esponendo il loro punto di vista circa l'argomento che viene trattato nel tema che viene loro proposto in sede d'esame.
SECONDA PROVA MATURITÀ 2016 SCIENZE UMANE: TUTOR AL LAVORO - I tutor di Skuola.net sono al lavoro per risolvere questa traccia in modo che gli studenti che terminano la prova possano consultarla. Perciò pubblicheremo la soluzione solo dopo il tempo minimo di consegna dei compiti d'esame (11:30). Consultare le prove d'esame durante lo svolgimento stesso può comportare l'esclusione, perciò consigliamo a tutti i maturandi di non guardare questa pagina mentre sono a scuola.
TEMI MATURITA' 2016 : LA HELP LINE - La redazione di Skuola.net sarà a fianco di tutti i maturandi per permettere loro di affrontare con successo le prove della maturità e i temi maturità 2016. Raccoglieremo tutte le vostre segnalazioni e risponderemo alle vostre domande per ognuna delle giornate della maturità 2016, al fine di risolvere ogni dubbio. Le soluzioni dei nostri tutor non saranno tuttavia pubblicate prima dell'orario consentito per legge. Infatti lo scopo è quello di fornire le soluzioni pronte una volta usciti dall'aula d'esame, non quello di far copiare i maturandi e far loro invalidare l'esame di Stato.
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Pag. 1/2 Sessione ordinaria 2016
Seconda prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
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M670 ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
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Indirizzo: LI11 SCIENZE UMANE
Tema di: SCIENZE UMANE (ANTROPOLOGIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA)
Le finalità dei sistemi d'istruzione in Europa
PRIMA PARTE
Il candidato, avvalendosi anche della lettura e dell'analisi dei documenti riportati, illustri le sue
considerazioni sulla funzione e il ruolo dei sistemi scolastici in Italia e in Europa nell'attuale
contesto socio-culturale.
"I bambini finlandesi vanno tranquillamente a scuola a 7 anni, cioè hanno un tempo scuola - sia in
termini di anni, sia in termini di orari - molto, ma molto più ridotto che da noi. E le indagini
comparative internazionali assicurano che non esiste nessuna correlazione necessaria positiva tra il
tempo scuola e la qualità dei risultati. Ma attenzione: la condizione è che le famiglie siano
culturalmente molto attrezzate, come in Finlandia, appunto, dove ogni comune, anche minuscolo,
ha tante biblioteche, dove sono tutti ormai collegati a Internet (da noi solo il 38 per cento delle
famiglie ha un computer), ci sono dappertutto teatri e sale da concerto sperdute in mezzo alla neve.
C'è un livello di cultura collettiva così alto, che è comprensibile, è ragionevole che i ragazzini siano
più a lungo legati alla famiglia e non al sistema dell'istruzione formale. Ma lì tutti gli indicatori
della cultura diffusa sono altissimi e per questo il modello è improponibile nelle presenti condizioni
italiane.....Un paio di numeri ancora una volta. Una recente indagine multiscopo dell'Istat ci ha
comunicato che solo il 10 per cento delle famiglie italiane spende annualmente qualche euro per
acquistare libri non scolastici e che anche nel «quintile» alto, dei redditi maggiori, solo il 19 per
cento spende per libri. Il secondo numero, profondamente correlato a questo, è quello più volte
evocato del 38 per cento di adulti o analfabeti (5 per cento) o semianalfabeti (33 per cento). La
scuola, solo la scuola pubblica, voglio dire proprio solo i 14 mila edifici della scuola pubblica
possono essere qui in Italia i luoghi del sapere e del recupero delle disuguaglianze intellettuali e
sociali." (T. De Mauro, La cultura degli italiani, Laterza, Bari 2004, pp.156-157)
"A ridosso del passaggio del secolo cominciano a essere resi universalmente noti i risultati delle
indagini internazionali sugli apprendimenti degli studenti, misurati attraverso prove standardizzate:
PISA dell' OCSE, ma anche PIRLS e TIMSS della IEA. Letti come riflesso o cartina di tornasole
dell'efficacia complessiva dei sistemi scolastici nazionali, i messaggi che se ne ricavano diventano
in breve patrimonio dell'opinione pubblica con effetti dirompenti.
Nella loro fase germinale e pioneristica, in queste indagini si poteva leggere l'ambizione condivisa
della comunità internazionale di comparare i diversi sistemi scolastici sulla base della loro capacità
di diminuire le discriminazioni sociali. Verso la fine del secolo scorso, però, l'originario obiettivo si
è trasformato significativamente: sempre più si afferma e viene mediaticamente amplificata la
capacità delle indagini comparative internazionali di valutare la qualità del capitale umano, misurata
essenzialmente attraverso la crescita dei livelli degli apprendimenti e delle competenze. In altre
parole, una volta raggiunti in gran parte dei paesi sviluppati livelli praticamente universali di