Si vive in un mondo che avanza, accelera, percorre giorno per giorno nuove strade e nuovi percorsi. Negli ultimi anni, progredire e innovare sono diventate non solo parole d’ordine per la vita di ogni sin gola persona, ma quasi ordini da seguire ciecamente: chi resta indietro, chi si perde rimanendo fossilizzato in retaggi culturali arcaici e privi di novità, non potrà mai arrivare a quelle vette di progresso che il Mondo attuale richiede.
Tuttavia, questa visione di progresso e innovazione, rischia di diventare, negli ultimi anni, una sorta di muro invalicabile contro il quale buona parte della gente rischia di sbattere.
Ai giorni nostri si travisa il significato del termine “creare”: spesso si pensa che comportamenti anticonformisti (che magari alla fin fine tali non sono), scelte di look, stili e passioni diversificate, l’appartenere alla corrente della moda del momento siano una forma di creatività. Niente di più falso. Il concetto di creare qualcosa deve venire da noi e deve essere da noi realizzato: certo, ci si può rifare a stili e temi, si possono usare idee o progetti già realizzati, si possono addirittura modificare oggetti pre-esistenti, ma creare, infine, deve essere una azione che permei il nostro lavoro di uno spirito vitale personale e unico, contraddistinto dalle nostre idee e capacità.