Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue esperienze di pratica e/o ascolto musicale.
Aristotele nel campo dell'arte riprende il concetto di “catarsi”: la musica non è reale, ma un'imitazione della realtà.
La musica aiuta l'ascoltatore ad immedesimarsi e a liberarsi dai sentimenti che in esso produce. Per il filosofo , l'artista produce un suono che ha una chiara funzione educativa poiché influisce direttamente sull'animo umano: per questo la musica è al tempo stesso "nobile e liberale".Il nostro secolo ha visto nascere una grandissima varietà di linguaggi musicali tra cui il jazz, il rock, il beat, la musica elettronica...Per Mozart la musica non è crezione, ma un'intuizione del reale; è per questo che in ogni sua sua forma e genere essa è in grado produrre nell'animo umano emozioni uniche, di evocare eventi passati, di colorare il presente e di infondere speranza nel futuro. Ma nell'epoca contemporanea la musica ha assunto anche ruoli più specifici tanto da essere usata come farmaco, per lenire, curare e in certi casi guarire malattie cliniche. La musicoterapia non ha un valore verbale, ma offre diverse possibilità di espressione aumentando in alcuni soggetti la capacità espressiva che aiuta a migliorare la salute mentale e fisica del soggetto.
Sappiamo molto bene che la musica è collegata all'inconscio grazie al fatto che la nostra coscienza non si sofferma su ciò che la musica vuole effettivamente comunicare.
La nostra cultura occidentale ascolta la musica come se fosse solo una bella cosa, una sorta di figura oggettivata da sé spesso proprietà dell'artista che l'ha composta e l'ha fatta nescere.
Qui la musica è come un qualcosa che vieni fuori come dal nulla, al pari di un qualcosa di misterioso. Un aspetto fondamentale della musica è l'aspetto della memoria, ascoltare dei brani spesso equivale a rivedere delle vecchie foto in un album di famiglia.
Ci riporta ad una vastità di ricordi e di emozioni che richiamano momenti vissuti in modo intenso.
La melodia musicale non è solamente un epifenomeno delle emozioni sia individuali che collettive, quindi è riduttivo pensarla come una manifestazione del risultato di una trasformazione individuale, avvenuta per canali indipendenti da quello musicale. La suggestione, dataci dalla musica può portare l'individuo ad una trasformazione nella sianella percezione della vita che nella esistenza stessa.
Importante è che il percepire l'amore e il percepire il dolore è qui senza filtri, essi non vanno intesi solamente nel loro lato emotivo, ma risultano i propulsori trasformativi nell'ambito musicale quanto potenzialmente nella nostra esistenza.
La musica circola perchè è un patrimonio universale, non ha importanza chi la scrive o chi la ha scritta o se arriva come sogno nelle mani di un artista, il fatto che tutti possono trasformarla ascoltandola, e trasformarsi ascoltandola.
Il termini musica, infatti, rimanda a tutto il lavoro dell'uomo con i suoni naturali, culturali ed è legato ad una molteplicità di eventi.
Quindi possiamo sottolineare la valenza che la musica ha anche da un punto di vista educativo e terapeutico.
La musicoterapia è l'uso del suono musicale che ha come obiettivo il miglioramento della vita dell'individuo. Qui l'elemento principale è il paziente che ha bisogno di aiuto visto nella sua dimensione espressiva.
La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intrapersonale e interpersonale e che possa migliorare la qualità della vita mediante un processo preventivo, riabilitativo e terapeutico.
Dal lato scientifico, la musicoterapia è un ramo della scienza che tratta lo studio e la ricerca del complesso suono-uomo per scoprire gli elementi diagnostici e i metodi terapeutici che sono ad esso inerenti.
Da un punto di vista terapeutico, la musicoterapia è una disciplina paramedica che usa il suono, la musica e il movimento per produrre effetti regressivi e per aprire dei canali di comunicazione che possano dare il via ad un processo di preparazione e di recupero del paziente per la società.
La musica è strettamente correlata al cervello umano, infatti la musica è l'arte di combinare in modo organizzato i suoni nel tempo e nello spazio dentro le logiche comunicative di un linguaggio universale.
Tutto ciò corrisponde all'ascolto delle emozioni e dei sentimenti.
Quindi collegare musica e cervello fa si che si possano conoscere le nostre facoltà mentali.
Percio’ è importante capire che la relazione tra il suono e le note musicali non dipende solo da fenomeni di vibrazione acustica, ma deriva dalla auto-organizzazione dei processi fisiologici e percettivi.
Dipende da come la vibrazione sonora viene trasformata dai ricettori sensoriali del nostro orecchio e quindi trova risonanza con
impulsi nervosi di indagine cerebrale, questi quindi sono in grado di rendere le vibrazioni esterne interpretabili significativamente
come una varieta’ di emozioni programmate dalla strutturazione genetica del nostro cervello.
La musica va considerata un’arte estetica che esprime la qualita’ dei sentimenti.