
Buone notizie per gli studenti delle zone colpite dal sisma che dal 24 agosto 2016 sta mettendo a dura prova le popolazioni del centro Italia. Per quelli tra loro che dovranno sostenere gli esami di maturità il prossimo giugno, il ministero dell’Istruzione ha pensato di fare qualcosa per aiutarli, almeno psicologicamente. In che modo? Cercando di allentare il più possibile la tensione da esame e facendoli confrontare solo con i propri professori. Così, per molte scuole del cratere sismico, la commissione di maturità sarà composta da docenti interni.
Il decreto legge per le zone terremotate
Tale eccezione è stata possibile grazie al Decreto Legge n.8 del 9 febbraio 2017 - Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017 – in fase di conversione da parte del Parlamento che, all’articolo 5 comma terzo, prevede proprio la possibilità per il Miur di derogare la normale disciplina degli Esami di Stato. Un’opportunità che la ministra Fedeli non si è lasciata sfuggire.
La circolare del Miur
Con la circolare n. 2 del 9 marzo 2017 sono state così fornite alle scuole delle regioni colpite dal terremoto le linee guida per la formazione delle commissioni di esame di maturità, che potranno avere solo il presidente esterno e tutti gli altri membri (al massimo sei) interni. Un provvedimento che riguarda vaste aree di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Solo commissari interni per gli studenti colpiti dal sisma
La circolare, inoltre, riporta un primo elenco (Allegato A) delle scuole in cui già è stato stabilito che l’esame si svolgerà in questo modo. Una trentina di istituti che, naturalmente, accolgono solo una piccola minoranza degli studenti che, negli ultimi mesi, hanno dovuto interrompere più volte la didattica a causa dell’infinito sciame sismico e che, in alcuni casi, hanno dovuto abbandonare gli edifici scolastici per il pericolo di crolli.
Le parole della ministra Fedeli
“L’ordinanza – sottolinea la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli - rappresenta una necessaria risposta alla richiesta che ci è arrivata dalle scuole, dalle studentesse e dagli studenti visto l’alto numero di giorni di scuola che le ragazze e i ragazzi hanno perso loro malgrado a causa dei numerosi eventi sismici che si sono succeduti in questi mesi e che in molti casi si sono sommati anche al maltempo. Dobbiamo garantire che l’Esame di queste studentesse e di questi studenti sia aderente ai programmi realmente svolti”. L’auspicio è che, nelle prossime settimane, l’elenco si allunghi ulteriormente, arrivando a includere tutti gli studenti veramente bisognosi di un trattamento di favore.
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