Concetti Chiave
- Marco, a 10 anni, racconta la sua esperienza di vita difficile dopo essere stato abbandonato dalla famiglia a causa di problemi economici.
- Ha trovato rifugio in un deposito abbandonato al porto, dove ha incontrato altri ragazzi nella sua stessa situazione.
- Questi ragazzi lo hanno accolto nella loro banda, offrendogli un senso di appartenenza e amicizia che gli mancava.
- Per sopravvivere, ha imparato a rubare cibo e vestiti, adattandosi alla dura realtà della strada.
- Nonostante le difficoltà, Marco e i suoi amici sognano una vita migliore, ispirati dalle luci e dalle canzoni delle navi vicine.
La vita difficile di Marco
Mi chiamo Marco e ho dieci anni. La mia vita non è facile e non lo è mai stata: sono stato abbandonato per la strada all’età di 6 anni dalla mia famiglia; mamma e papà, avendo una situazione economica grave, non potevano mantenere me e i miei fratelli, così buttarmi per strada come un vecchio straccio inutile per loro era la giusta soluzione.
Un nuovo rifugio e amicizia
Camminando per strada, disperato, alla ricerca di un tetto dove poter dormire, trovai un vecchio deposito abbandonato del porto; altri ragazzi lo ospitavano, all’incirca tutti della mia età. Non esitarono un attimo a farmi entrare nella loro banda, io accettai volentieri e sentii quel calore che mi ricordava le dolci serate passate assieme in famiglia, tra i mille giochi e scherzi con i miei cinque fratelli. Capii che non ero solo.
Sopravvivenza e sogni di libertà
Col passare del tempo era nata tra noi un forte legame di amicizia; mi piace questa parola, soprattutto utilizzarla; tuttavia io di amici ne ho avuti ben pochi.
Ben presto mi insegnarono a rubare cibo e vestiti, l’unico modo per sopravvivere.
Mi spiegarono che in questo sudicio deposito una volta vi era il mare. L’acqua passava sotto le tavole della banchina, da qui partivano innumerevoli enormi velieri carichi di merci. Per anni e anni, gli unici abitatori del deposito erano stati i topi; poi arrivò un cane randagio che nel deposito trovò rifugio contro il vento e la pioggia ed ora anche noi, la notte, ci sdraiamo sul pavimento del magazzino e lì dormiamo, indifferenti al vento che circonda il capannone sibilando, indifferenti alla pioggia che spesso ci bagna, ma con gli occhi fissi sulle luci delle navi, con gli orecchi tesi alle canzoni che vengono dalle imbarcazioni... sognando una vita nuova, diversa, migliore.
Domande da interrogazione
- Qual è la situazione familiare di Marco e come ha influenzato la sua vita?
- Come ha trovato Marco un nuovo rifugio e amicizia?
- Quali sono i sogni e le speranze di Marco e dei suoi amici?
Marco è stato abbandonato dalla sua famiglia a causa di gravi difficoltà economiche, costringendolo a vivere per strada fin dall'età di sei anni.
Marco ha trovato un vecchio deposito abbandonato al porto dove altri ragazzi della sua età lo hanno accolto, creando un legame di amicizia che gli ha dato un senso di appartenenza.
Marco e i suoi amici sognano una vita nuova e migliore, ispirati dalle luci e dalle canzoni delle navi, nonostante le difficoltà della loro attuale situazione di sopravvivenza.