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Concetti Chiave

  • L'incipit del romanzo "Al Faro" si svolge nell'estate del 1914 su un'isola delle Ebridi, descrivendo la famiglia Ramsey e i loro amici.
  • La Signora Ramsey rappresenta l'amore materno, cercando di assecondare il desiderio del figlio James di visitare il faro, simbolo di fascino infantile.
  • Il Signor Ramsey, al contrario, manifesta un atteggiamento pessimista e realista, opponendosi alla gita a causa del cattivo tempo.
  • La scena evidenzia il contrasto tra i metodi genitoriali dei Ramsey, con la madre empatica e il padre percepito come freddo e distruttivo.
  • La dinamica tra James e i genitori riflette il triangolo edipico, con il figlio legato alla madre e in conflitto con il padre.

Nel primo capitolo del famoso romanzo “Al Faro” pubblicato nel 1927 è presente un incipit introduttivo che parte dall’estate del 1914, quando la famiglia protagonista, ovvero i Ramsey, si trova in un’isola scozzese delle Ebridi con alcuni loro amici. In particolare la Woolf descrive una situazione precisa che vede la madre, la Signora Ramsey, difendere il figlio James davanti all’autorità di suo marito, il piccolo vuole infatti organizzare una gita in battello fino al faro, ogni sera lo vedeva infatti brillare in lontananza e ne era rimasto affascinato.

Indice

  1. Differenze genitoriali
  2. Conflitto edipico

Differenze genitoriali

Il signor Ramsey però si oppone con una nota di pessimismo, sottolineando infatti il brutto tempo e quindi l’impossibilità di andare in barca. Questa scena mostra chiaramente una differenza nell’atteggiamento e nell’approccio parentale dei due genitori, la madre infatti risulta felice nel cercare di accontentare il figlio James, più piccolo di otto figli, comprendendo l’importanza anche simbolica ed emotiva che il faro aveva assunto nella sua immaginazione infantile.

Solo con il suo semplice “sì” la madre procura in lui “un’ondata di felicità paradisiaca” che però sembra durare ben poco a causa del padre, il quale smorza il suo entusiasmo immediatamente e senza curarsi della sensibilità del figlio.

Conflitto edipico

Da una parte si schiera dunque la ricerca del piacere dato dall’amore materno, che cerca di non utilizzare toni di voce che possano urtare l’animo del figlio e che invece prova a soddisfare la fantasia di quello che Virginia Woolf definisce come un “miracolo atteso”. Dall’altra parte invece si nota l’atteggiamento paterno decisamente descrivibile come più pessimistico e realistico, che parla al figlio quasi come se fosse un suo coetaneo e quindi non proteggendo la sua infantile purezza, anzi sembra quasi che l’uomo provi una sorta di piacere sadico nel distruggere le fantasie e le speranza del figlio. Questa differenza di approccio si palesa anche agli occhi dello stesso James, che vede la madre come una figura pietosa e dolce, mentre il padre come cattivo e crudele, così “asciutto che pareva un coltello affilato” con la sua solita “smorfia sarcastica”. Si rende inoltre evidente nel rapporto genitore-figlio la concretizzazione del triangolo freudiano edipico, e che vedeva il figlio più legato alla madre, tanto da provare odio verso il padre, che vede quasi come suo nemico, e soprattutto tanto da sentire emergere in sé un impulso forte e a malapena incontrollabile il desiderio di “ucciderlo”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto iniziale del romanzo "Al Faro" di Virginia Woolf?
  2. Il romanzo inizia nell'estate del 1914, con la famiglia Ramsey in un'isola scozzese delle Ebridi, dove la Signora Ramsey difende il desiderio del figlio James di visitare un faro, nonostante l'opposizione pessimistica del Signor Ramsey.

  3. Come vengono descritti i diversi approcci genitoriali dei coniugi Ramsey?
  4. La Signora Ramsey è descritta come amorevole e comprensiva, cercando di soddisfare le fantasie del figlio James, mentre il Signor Ramsey è più realistico e pessimista, spesso smorzando l'entusiasmo del figlio con un atteggiamento che sembra quasi sadico.

  5. Quale dinamica psicologica emerge nel rapporto tra James e i suoi genitori?
  6. Nel rapporto tra James e i suoi genitori emerge il triangolo edipico freudiano, con James più legato alla madre e provando un forte odio verso il padre, che percepisce come un nemico, al punto da desiderare di "ucciderlo".

Domande e risposte

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