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Concetti Chiave

  • Attraverso il dialogo tra Nora e Helmer, Ibsen esplora le dinamiche di coppia mettendo in luce la profondità e la complessità dei personaggi, evidenziando la distanza tra marito e moglie.
  • Nora, inizialmente dipinta come una figura subordinata, subisce una radicale trasformazione che la porta a rivendicare la propria autonomia, rompendo con le convenzioni sociali.
  • Torvald Helmer rappresenta il tipico borghese egocentrico e statico, incapace di adattarsi ai cambiamenti e prigioniero delle apparenze e dei ruoli sociali prestabiliti.
  • La famiglia viene descritta come una gabbia, con Helmer che reagisce negativamente alla presa di coscienza di Nora, poiché minaccia la sua visione ideale del matrimonio.
  • Ibsen utilizza il linguaggio in modo incisivo per rivelare le contraddizioni di Helmer, smascherando la sua ipocrisia attraverso il cambiamento di tono nei confronti di Nora.

Indice

  1. Ibsen - Casa di bambola
  2. Altri aspetti

Ibsen - Casa di bambola

Sulla scena si confrontano due personaggi completamente diversi, destinati a evolversi in modo diametralmente opposto. Attraverso il dialogo tra Nora ed Helmer, Ibsen definisce in modo preciso e accurato le caratteristiche dei due personaggi, facendo emergere anche i lati più nascosti della loro interiorità, quelli che segneranno la distanza incolmabile tra marito e moglie.
Inizialmente, Nora viene rappresenta come la donna che vive all'ombra del marito, accettando di compiacerlo nei suoi atteggiamenti protettivi, quasi paterni. Nonostante la sua esteriorità di
"bambola", Nora, in passato, ha preso decisioni gravi per il bene del marito. Tuttavia, quando il suo intrigo viene portato alla luce, invece della comprensione e del conforto che si aspettava da lui Nora è disposta a sparire e forse anche a uccidersi («Quando non sarò più in questo mondo, sarai libero») per salvaguardarne l'onore , la donna riceve soltanto rimproveri e accuse. La reazione del marito, però, assume una valenza cruciale, perché è a questo punto che Nora subisce una profonda e radicale trasformazione, di cui lei stessa prende consapevolezza nella scena finale: capisce di non poter e soprattutto di non voler più essere la "bambola" di nessuno, tanto meno quella del marito che l'ha delusa. Per la prima volta Nora rivendica la propria autonomia, anche a costo di andare contro tutto e contro tutti: «Devo cercare di educare me stessa e tu non sei uomo da aiutarmi. Devo farlo da me. Perciò ti abbandono».

Altri aspetti

Torvald Helmer, invece, viene rappresentato come un personaggio statico, chiuso nel proprio immutabile egocentrismo. È il tipico esponente di quella società borghese falsa e ipocrita su cui pesa il giudizio di Ibsen. La famiglia viene descritta come una gabbia: marito e moglie agiscono in funzione del ruolo che le convenzioni sociali hanno assegnato loro e sembra non esserci posto per sentimenti veri e spontanei. La reazione di Helmer di fronte alla presa di coscienza di Nora è in questo senso emblematica: l'uomo si sente perduto, non tanto perché la moglie lo sta lasciando, ma perché in questo modo si sgretola la famiglia "ideale", dove Helmer può giocare l'unico ruolo che conosce, quello del marito protettivo, centrato su stesso e paternalista.
Può forse non stupire quindi che l'opera, alla sua prima rappresentazione, suscitò violentissime proteste e perfino la richiesta all'autore di cambiarne il finale, sostituendo l'abbandono del tetto coniugale da parte di Nora con il suo ritorno in seno alla famiglia.
Ibsen usa il linguaggio in modo estremamente efficace per caratterizzare il personaggio di Helmer e le sue contraddizioni. Quando Torvald scopre che cosa ha fatto Nora, si rivolge a lei con parole molto dure («una simulatrice, una bugiarda... peggio, peggio ancora... una delinquente! Oh, quale orrore senza fondo! Vergogna, vergogna!») che rivelano tutto il suo rancore: Nora è deprecabile soprattutto perché ha messo in gioco l'onore di Helmer e della loro famiglia.
Tuttavia, quando il pericolo si allontana, Helmer riprende il suo ruolo di "marito modello", che Ibsen marca attraverso un cambiamento del linguaggio: prevalgono le immagini figurate, che tradiscono non tanto la passione amorosa di Torvald nei confronti di Nora, quanto il suo ruolo di protettore del nido domestico e della sua "colomba".

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale del dialogo tra Nora ed Helmer in "Casa di bambola"?
  2. Il dialogo tra Nora ed Helmer esplora la dinamica di potere e la trasformazione personale di Nora, che passa da vivere all'ombra del marito a rivendicare la propria autonomia.

  3. Come viene rappresentato il personaggio di Nora all'inizio dell'opera?
  4. All'inizio, Nora è rappresentata come una donna che vive per compiacere il marito, accettando il suo atteggiamento protettivo e quasi paterno, ma in realtà ha preso decisioni importanti per il bene del marito.

  5. Qual è la reazione di Helmer quando scopre l'intrigo di Nora?
  6. Helmer reagisce con durezza e accuse, rivelando il suo egocentrismo e la sua preoccupazione per l'onore della famiglia, piuttosto che per il benessere di Nora.

  7. Qual è la trasformazione che subisce Nora nel corso dell'opera?
  8. Nora subisce una trasformazione radicale, prendendo consapevolezza della sua autonomia e decidendo di non voler più essere la "bambola" di nessuno, abbandonando il marito per educare se stessa.

  9. Come viene caratterizzato Torvald Helmer e quale ruolo gioca nella società borghese?
  10. Torvald Helmer è caratterizzato come un personaggio statico ed egocentrico, tipico della società borghese ipocrita, che vede la famiglia come una gabbia e agisce secondo i ruoli sociali convenzionali.

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