Carla Ardizzone
Autore
offerta formativa di giurisprudenza

Quello che in molti sanno è che Giurisprudenza prepara gli avvocati, i magistrati e i notai del domani: l’iter per riuscire a praticare queste professioni è piuttosto lungo e faticoso, per questo è necessario avere le idee chiare ed una forte passione per intraprenderlo. Invece, pochi sono al corrente che la facoltà di Giurisprudenza offre molte altre opportunità a chi ama il diritto, ma vuole applicare ciò che studia in campi molto diversi da quello tradizionale. Ecco perché Skuola.net presenta una carrellata di possibilità per i laureati in legge.

GIURISPRUDENZA

, CICLO UNICO O 3+2? – Una volta scelto di voler studiare diritto, la prima scelta sta nel preferire il corso di laurea di Giurisprudenza a ciclo unico, che abolisce la cosiddetta laurea breve, o un corso di laurea triennale, eventualmente con rispettiva specializzazione. In pratica, il percorso 3+2. Nel secondo caso, ovviamente, la scelta tra i diversi percorsi è ampia e tocca varie aree.

DIRITTO, DALLE IMPRESE ALL’EUROPA – Gli aspiranti avvocati, dopo la laurea in Giurisprudenza, dovranno affrontare 2 anni di pratica forense e in seguito superare l’ esame di abilitazione. I futuri magistrati, invece, per accedere al concorso devono frequentare l’apposita scuola di specializzazione o aver conseguito un dottorato. Stesso percorso riguarda gli aspiranti notai. Tutti gli altri, tra i percorsi alternativi, possono scegliere di entrare immediatamente nel mondo del lavoro dopo essersi laureati in diverse aree del diritto. La prima è quella del diritto e amministrazione delle imprese, che prepara giuristi da inserire nell’area legale di enti o aziende. Ad esempio, questa laurea è presente a Giurisprudenza a Bologna. Nuovi percorsi nell’area del diritto si stanno aprendo anche verso il diritto internazionale ed europeo, che prepara esperti della normativa europea (tanto dell’UE che dei singoli Stati) e di quella di Stati ad essa collegati: sono disponibili a Giurisprudenza a Torino e a Roma.

E LA LAUREA MAGISTRALE? – Diritto giudiziario, amministrativo, consulenza del lavoro, scienze giuridiche della sicurezza: sono altri ambiti della Giurisprudenza a cui sono dedicate lauree che possono assicurare diversi sbocchi lavorativi. Alcune delle lauree triennali specifiche per questi settori formano esperti per i quali non è prevista una laurea magistrale, ma per altre esistono anche le specialistiche. Tuttavia, perché non pensare di informarsi a fondo anche sull’offerta di Economia e Scienze Politiche, per completare il ciclo dopo la triennale? Moltissimi di questi corsi “alternativi” della facoltà di Giurisprudenza trovano qui il loro naturale sbocco, o anche nelle “interlauree”, in cui si fondono insieme elementi e materie degli ambiti economico, giuridico e sociale.

CI RIPENSI? ACCEDI AI

CONCORSI

– Non necessariamente scegliere un percorso 3+2 che tratta in maniera più specifica un preciso settore del diritto vuol dire rinunciare alla possibilità del concorso di avvocato, magistrato o notaio. L’importante è però informarsi per tempo che il corso di laurea che abbiamo scelto non chiuda le porte a questa opportunità

Carla Ardizzone

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