
Tra i fattori da prendere in considerazione quando si è in cerca di uno stage, ce ne sono alcuni determinanti, quali ad esempio: la città, il numero di opportunità di stage, lo stipendio medio, cosa offre la città e il costo medio della vita. A questo proposito è molto interessante l'indagine svolta da 'Business Name Generator' che ha analizzato le città di tutta Italia al fine di stabilire le migliori località per avviare una carriera lavorativa.
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Milano è la città con più opportunità, ma il Sud è più attrattivo
Con 1.167 posizioni aperte, Milano si piazza in cima alla classifica delle città con più opportunità. Dal punto di vista della qualità di vita però, questa potrebbe risultare insostenibile per uno stagista - con uno stipendio medio di 669 euro mensili – costretto a rapportarsi ad una città dove il prezzo medio degli affitti ruota intorno ai 1.300 euro. Più conveniente – per chi è intenzionato a cimentarsi in uno stage in una grande città – Roma, che offre 186 posizioni ad uno stipendio medio di 792 euro: ma anche qui, occhio al prezzo medio degli affitti, circa 1.005 euro. Nonostante offra solo 19 posizioni per stagisti, il rapporto tra stipendio e costo della vita fa sì che la città di Reggio Calabria si piazzi al terzo posto. Qui infatti i costi contenuti (400 euro in media per un affitto mensile) e gli stipendi in linea con la media nazionale, rendono il capoluogo calabro ideale per i giovani stagisti.Tenendo in considerazione il carovita e il potere d'acquisto degli stagisti il Sud appare decisamente più attrattivo del Nord. E infatti anche Salerno, Messina e Catania si piazzano nelle prime dieci posizioni della classifica, con un numero di posizioni aperte attestate tra le 70 e le 17, e quindi in linea con la media nazionale. Il Nord porta a casa il maggior numero di offerte rivolte agli stagisti, nelle sole città di Milano, Roma e Torino (le prime tre città sul podio per numero di offerte di lavoro) infatti le opportunità ammontano a 1.531 unità. Tuttavia il rincaro dei prezzi e il costo medio della vita – sempre rapportato agli stipendi – rendono questi capoluoghi poco invitanti per iniziare a lavorare.