GreMo80
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curriculumGià conosci questa parola. Hai iniziato sicuramente a prenderci confidenza durante gli studi. Per l’alternanza scuola-lavoro, oppure per la partecipazione a gare, concorsi, borse di studio.
Del resto è uno degli argomenti più trattati nelle “guide al lavoro”. Internet abbonda di istruzioni per l’uso e tutorial. Non è semplice poter aggiungere qualche cosa di interessante da dire.

Per questo non ti parlerò di come scriverlo (ti rimando ad un ottimo articolo su Skuola.net che trovi qui). Ti spiegherò che cosa un addetto ai lavori può cercare in un curriculum, partendo dalla mia esperienza.

I quattro elementi che rendono un CV efficace

  • La sintesi: chi legge i CV per professione (ed ha il compito di selezionarli), ne riceve tantissimi. Ha poco tempo per leggerli e quindi si scoraggia di fronte a formati che non invogliano a leggere. Le informazioni chiave devono essere scelte in modo accurato e soprattutto disposte in modo chiaro e leggibile anche dopo pochi secondi di lettura. Evita formati strani e utilizza format che evidenzino le parole chiave e facilitino la lettura
  • La coerenza: io leggo un CV come fosse una storia. Se dopo alcuni secondi mi perdo perché la storia è confusa, perdo l’attenzione verso quello che mi viene raccontato. Nel CV racconta di te stesso. Non importa mettere “tutto”, ma dare un senso al racconto. Scegli ciò che più ti caratterizza e imposta un tuo filo-logico con il quale descriverlo
  • La trasparenza: le informazioni devono essere complete. Quando in un CV non trovo un dettaglio che mi aspetterei di trovare mi insospettisco, mi vengono dubbi, aumenta l’incertezza e l’incertezza non è positiva per catturare l’attenzione. Se decidi di mettere un’informazione non omettere dettagli. Es: la data di inizio di un lavoro, quella di fine. Dove hai conseguito un titolo di studio, in quale anno o con quale votazione (lo so…ci sono teorici del “non mettere il voto nel CV perché non devono valutarti in base a quello”. Vero, ovvio, nessuno sceglie una persona perché ha preso 105 o 110, però vi sembra un’informazione irrilevante? Non parla di voi. A me piace trovarla nel CV, anche se il voto è basso)
  • La motivazione: potrebbe sembrare difficile trasferire la motivazione da un “pezzo di carta”, ma è importante comunque provare a farlo. Scegliere le giuste parole, mettere in evidenza un’esperienza che ritieni particolarmente rilevante o una passione che ti caratterizza. Sono tutti elementi che possono far scattare in chi legge la voglia di conoscerti ed invitarti al colloquio. Non rinunciare a far capire, fin dal CV, che sei motivato verso il lavoro per il quale ti stai proponendo.
Ricordati comunque che nessuna azienda sceglie in base al CV e che sarà poi il colloquio a darti le vera opportunità di farti valutare. Quindi usa il CV per farti notare e punta su te stesso per farti conoscere!

Se hai una parola che ti interessa approfondire scrivimi a redazione@skuola.net

Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende

Data pubblicazione 31 Maggio 2023, Ore 14:49 Data aggiornamento 31 Maggio 2023, Ore 15:14
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