
Le tipologie di Smart Working
Ogni lavoro è tradizionalmente caratterizzato da un tempo ed uno spazio nel quale viene eseguito. L’esempio più classico, è il turno in fabbrica, oppure l’ufficio scrivania e telefono nel quale passare le otto ore prima di timbrare il cartellino (se non li hai mai visti ti consiglio i film di Fantozzi per farti un’idea). Oggi la situazione è molto diversa ed esistono professioni che devono svolgersi in un determinato luogo (le fabbriche certo, ma pensate al pilota di aereo, al macchinista, al fabbro). Molte altre però possono essere svolte in qualsiasi luogo, grazie a strumenti come Zoom, Teams, G-meet. In questi casi non importa dove tu sia, ma soltanto che tu riesca a connetterti per dialogare con i colleghi. Si chiama appunto Smart Working, perché è un modo di lavorare che si adatta in modo appunto “smart” alle esigenze della persona e dell’organizzazione.
Andando a vedere nel dettaglio non esiste un’unica modalità per fare Smart Working, ma ogni azienda può definire delle regole:
In base a che cosa viene deciso un approccio rispetto ad un altro? Molto dipende dal tipo di lavoro svolto dall’azienda. Però attenzione, le regole non possono essere improvvisate, ma devono essere sempre concordate in un regolamento che garantisca diritti e doveri dell’azienda e della persona.
Smart Working, non tutto rose e fiori
Ma alla fine, è bello questo Smart Working? E’ cool lavorare da una spiaggia? Beh forse sì, a tutti piace sentirsi liberi ed indipendenti… ma ci sono dei limiti. Se lo Smart Working è prolungato rischia di far sentire soli, di “alienarti”. Può indurre ansia e paura di essere esclusi (tutti fenomeni che si sono verificati post-Covid, quando quasi tutti sono stati costretti a lavorare da casa per tanto tempo). Frequentare i colleghi, gli uffici, “toccare con mano” l’appartenenza alla propria azienda ha spesso un valore emotivo e motivazionale importante, che possono valere il “sacrificio” di lasciare, ogni tanto, la propria spiaggia.Se hai una parola che ti interessa approfondire scrivimi a redazione@skuola.net
Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende