GreMo80
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Colloquio di lavoro, come rispondere alle domande personali?

Ciascuno di noi custodisce con gelosia la propria sfera privata. Tendiamo a proteggerla, ad isolarla dal resto e soprattutto dal mondo del lavoro. Anche quando ci prepariamo per un colloquio non mettiamo in conto di dover rispondere a domande “personali”: chi ci valuta deve farlo per le nostre capacità, le nostre competenze, i nostri comportamenti. Non certo per le abitudini familiari o i nostri interessi privati.

Questa regola è senz’altro giusta, ma esistono delle sfumature che possiamo considerare per consentire delle (limitate) deroghe. Parlare dei propri hobby, delle passioni, delle tradizioni che circondano la nostra vita è un altro modo per offrire, a chi ci intervista, uno spaccato di noi che, in qualche modo, parla anche di come ci comporteremo, un domani, nel lavoro. Indubbiamente si tratta di una materia delicata. Per questo deve essere “maneggiata” con cura, sensibilità e discrezione, senza mai sconfinare nel terreno degli orientamenti religiosi, politici o sessuali che rappresentano un argomento tabù da non toccare, mai.

Perché mi viene fatta questa domanda?

Quando in passato facevo i colloqui amavo approfondire gli interessi dei candidati. Pratichi qualche sport? Hai fatto agonismo? Hai hobby, passioni, interessi? Ti piace leggere, quale genere preferisci? Era un modo per entrare in sintonia con l’intervistato, per conoscere meglio la persona dietro il CV. Scambiare pareri, opinioni, gusti, senza alcuna finalità di giudizio, ma soltanto per il piacere di dare l’opportunità di descrivere al meglio se stessi.

Credo ancora oggi che, se in colloquio capita di affrontare la sfera privata, questa sia la finalità di chi intervista: creare empatia e stimolare l’aspetto sociale e relazionale del candidato. Testare le sue capacità di dialogo, misurare la propensione al confronto e l’apertura mentale. Al tempo stesso offrire un’importante opportunità per mettere in luce capacità e competenze non ancora emerse nel corso dell’iter di selezione. Dietro la vita privata si nascondono, inevitabilmente, successi, insuccessi, stimoli, motivazioni, lezioni apprese, esercizio di importarti soft skills come il lavoro di squadra, il problem solving o la flessibilità.

Come rispondere?

Semplice: parlando della propria vita privata, delle proprie esperienze. Si tratta di esporre l’argomento a piacere più facile che esista: se stessi. Racconta quello che ti piace fare, come lo fai ed il perché ti interessa o ti appassiona. Fallo liberamente, con aneddoti, storie, esempi. Nessuno potrà dirti se stai dando la risposta giusta o sbagliata!

Consigli su come prepararsi

Decidi in anticipo, se la domanda cadrà sui tuoi interessi, di che cosa parlare. Preparati un racconto dove descrivi come è nata la tua passione, come si è evoluta nel tempo, quali insegnamenti ti ha lasciato ed i risultati raggiunti. Ancora meglio se riuscirai a trovare dei collegamenti tra la sfera privata ed il tipo di lavoro per il quale stai affrontando il colloquio. Chi ti ascolta avrà molti motivi in più per valutare la tua candidatura.

Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende

Data pubblicazione 5 Giugno 2024, Ore 15:30
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