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Cum narrativo – Spiegazione ed esempi Pag. 1
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Sintesi

Spiegazione


Quando la particella latina "cum" viene accompagnata da un verbo flesso al modo congiuntivo, a seconda del tempo di quest'ultimo viene descritta una relazione temporale, la cosiddetta "consecutio temporum".
Infatti, indica un rapporto di contemporaneità con la proposizione reggente se il verbo si trova al congiuntivo presente (azione che avviene nel presente) o imperfetto (azione che avviene nel passato, "tempo storico"): infatti, l'azione espressa in tale subordinata avviene nello stesso periodo o istante di tempo in cui avviene anche quella espressa nella principale.

Invece, viene definito un rapporto di anteriorità quando il "cum" è seguito da un congiuntivo perfetto (azione che avviene nel presente) oppure da un congiuntivo piuccheperfetto (azione che avviene nel passato, "tempo storico"): in questo caso, quindi l'azione descritta nella subordinata è avvenuta prima di quella espressa nella reggente.

Quindi, oltre a questi rapporti, si può ricavare che i tempi verbali utilizzati per le subordinate che si riferiscono a un tempo presente (nella principale vi è un verbo al presente o al futuro) sono il congiuntivo presente e il perfetto, mentre per quelle con tempo storico (imperfetto, perfetto, piuccheperfetto ecc.) si utilizza l'imperfetto o il piuccheperfetto.

Questa struttura si traduce in italiano con il gerundio, coniugato al tempo presente se è stabilito un rapporto di contemporaneità (congiuntivo presente e imperfetto) oppure al tempo passato se è stabilito un rapporto di anteriorità (congiuntivo perfetto e piuccheperfetto) con la proposizione reggente.
Sempre in questa fase, è bene tenere a mente che la diatesi del verbo in questione va lasciata invariata: se si presenta alla forma attiva allora si usa il gerundio di forma attiva, mentre se è al passivo si usa il gerundio passivo.

A volte si può anche rendere questa struttura in forma esplicita con una subordinata, che può essere temporale, causale o concessiva.
Ecco alcuni esempi:

[Con tempo presente nella principale]


- Cum Aurelius eum necet, corpus suum occultat. (presente, tempo presente → congiuntivo presente, contemporaneità)
Uccidendolo, Aurelio occulta il suo corpo (implicita).
Quando/mentre lo uccide, Aurelio occulta il suo corpo. (esplicita).

- Cum Aurelius eum necaverit, corpus suum occultat. (presente, tempo presente → congiuntivo perfetto, anteriorità)
Avendolo ucciso, Aurelio occulta il suo corpo (implicita).
Poiché/dopo che l'ha ucciso, Aurelio occulta il suo corpo. (esplicita).

[Con tempo storico nella principale]


-Cum Marcus te videret, ad me cucurrit. (perfetto, tempo storico, → congiuntivo imperfetto, contemporaneità)
Vedendoti, Marco mi corse incontro. (implicita)
Quando Marco ti vide, mi corse incontro. (esplicita)

-Cum Marcus te viderit, ad me cucurrit. (perfetto, tempo storico → congiuntivo perfetto, anteriorità)
Avendoti visto, Marco mi corse incontro. (implicita)
Dopo che ti ebbe visto, Marco mi corse incontro. (esplicita)

Consigli utili per la messa in pratica


Nella pratica, quando ci si imbatte nella traduzione di subordinate di questo tipo, è bene tenere a mente questi consigli:

- quando si è in fase di traduzione, è sempre meglio utilizzare la forma implicita, con il gerundio, piuttosto che quella esplicita; quando però questo utilizzo potrebbe portare a una frase da migliorare sotto il punto di vista verbale, allora si può usare tranquillamente quella esplicita, utilizzando una subordinata temporale, causale oppure concessiva;

- negli esercizi dall'italiano al latino in cui c'è fa scegliere il congiuntivo da usare, è sufficiente guardare il tempo del verbo presente nella reggente: se è al passato, quindi tempo storico, si utilizzerà un congiuntivo imperfetto o piuccheperfetto, mentre se vi è un verbo al presente o al futuro si utilizzerà un congiuntivo presente o perfetto, sempre a seconda del rapporto che si vuole dare all'azione (anteriorità o contemporaneità).
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