Concetti Chiave
- L'India, con la sua caratteristica forma triangolare, è una penisola situata nel sud dell'Oceano Indiano e delimitata da importanti catene montuose e regioni naturali come l'Himalaya e la pianura del Gange.
- L'economia indiana è caratterizzata da un forte contrasto tra settori avanzati come l'informatica e l'aeronautica e gravi problemi di sottosviluppo e povertà, soprattutto nelle infrastrutture urbane.
- Con una popolazione in rapida crescita, l'India è il secondo Paese più popoloso al mondo, con una distribuzione demografica disomogenea e un sistema educativo avanzato nonostante l'alto tasso di analfabetismo.
- Le città indiane, come Nuova Delhi, Mumbai e Bangalore, sono centri di urbanizzazione in rapida crescita, con un mix di antiche tradizioni e modernizzazione economica e tecnologica.
- Il sistema delle caste, sebbene abolito ufficialmente, continua a influenzare profondamente la società indiana, accanto a una forte disuguaglianza di genere presente soprattutto nelle aree rurali.
Indice
India
L'India è una penisola allungata verso Sud nell'Oceano Indiano e bagnata a Est dal Mar Arabico; confina con Cina, Nepal e Bhutan a Nord-Est, con Bangladesh e Myanmar (ex Birmania) a Est e con il Pakistan a Ovest.
Il Paese, dalla caratteristica forma triangolare, è formato da tre grandi regioni naturali: lungo il confine settentrionale, in piccola parte, l'Himalaya la catena montuosa più alta del pianeta, subito sotto si estende la fertile pianura del Gange una delle zone più popolose dell'India; dal centro verso Sud sorge l'altopiano del Deccan, fiancheggiato dalle catene dei Ghati (rispettivamente Occidentali e Orientali).
Il clima è determinato dalla presenza dei Monsoni; forti piogge da giugno a ottobre, caldo e secco per i restanti mesi.
L'economia
L'economia è uno degli aspetti più contraddittori del Paese: da un lato la ricerca scientifica in particolare nel settore aeronautico, informatico, elettronico e dell’alta tecnologia rappresentano il punto di forza dell'India; dall’altro esistono terribili realtà di sottosviluppo e povertà come la mancanza di ospedali, reti fognarie e idriche nelle grandi città o l'emergenza per le pessime condizioni igieniche in cui si trovano gli abitanti di esse. In generale l'economia è basata sull'agricoltura, settore che da lavoro a circa 2/3 della popolazione, che porta il Paese ai primi posti nel mondo per la produzione di banane, riso e patate.Un mercato importante è rappresentato anche dalla produzione del caffè, del cotone e del tabacco. Nonostante l'induismo vieti ai fedeli il consumo di carne bovina, l'India vanta il più alto numero di bovini al mondo di cui consuma soltanto il latte e i suoi derivati essendo considerato un animale sacro e per questo non viene nemmeno utilizzato per i lavori agricoli.
Altri settori importanti sono quello tessile (uno dei più sviluppati a livello planetario) quello meccanico e quello dell'industria cinematografica e televisiva: Bollywood a Mumbai (Bombay), ogni anno produce una quantità di film che riesce a competere con Hollywood, in California.
Un' altra importante risorsa è quella del turismo.
La popolazione
Dopo al Cina l'India è il secondo Paese più popoloso al mondo. Nell'ultimo secolo il numero degli abitanti si è quadruplicato. La distribuzione di essi nel territorio è poco omogenea: nelle città la densità abitativa tocca livelli eccezionali mentre è molto bassa nelle zone desertiche del Thor e sull'Himalaya. I gruppi etnici sono numerosi ma il prevalente è quello degli Indù; lo stesso vale per le lingue, oltre alle ufficiali nel paese sono parlati più di 1500 dialetti.Il 20% della popolazione è occupata nell'industria, sebbene il tasso di analfabetismo sia vicino al 40% l'India negli ultimi anni ha sviluppato un sistema di Istruzione all'avanguardia: ogni anno forma scienziati ed ingegneri richiesti in tutto il mondo.
Le città
Anche se il 70% degli abitanti vive in villaggi rurali, l'urbanizzazione è un fenomeno in crescita.La capitale Nuova Dehli, quasi 16 milioni di abitanti, sorge al centro delle principali linee commerciali dello Stato, la valle del Gange e quella dell'Indo, altro fiume per buona parte in territorio pakistano, da cui l'India prende il nome. La capitale è formata da due nuclei urbani: la città vecchia in cui sopravvivono le maggiori testimonianze del passato fra cui più di un migliaio di edifici storici, e la città nuova, in cui si trovano le istituzioni i quartieri commerciali e i centri finanziari.
A causa dell'incremento demografico, dal 1950 in poi i due nuclei si contrappongono: bidonville e quartieri poverissimi nella città vecchia, banche alberghi e quartieri di lusso nella città nuova.
Mumbai (Bombay), quasi 19 milioni di abitanti, è la prima metropoli indiana per estensione ed è tra le prime a livello mondiale. La città dal 1869 quando fu aperto il Canale di Suez è diventata un grande emporio commerciale grazie al suo porto, scalo fondamentale dei traffici verso l'Europa.
Mumbai è anche un rilevante centro industriale. Tuttavia quasi la metà degli abitanti vive in condizioni precarie nelle baraccopoli in periferia.
Nella città sono nati Rudyard Kipling , scrittore de “Il libro della Jungla “ e Zubin Mehta, direttore d'orchestra.
Anche Kolkata (Calcutta), poco meno di 15 milioni di abitanti, è uno dei maggiori agglomerati urbani a livello planetario. Nella città è nato Rabindranath Tagore scrittore e filosofo Premio Nobel per la Letteratura, ed è vissuta, aiutando e curando i poveri, la religiosa Maria Teresa di Calcutta.
Bangalore con i sui 6 milioni di abitanti è il maggior esportatore di servizi software e sede delle maggiori aziende tecnologiche del Paese; qui si trovano inoltre le filiali di alcuni grandi colossi dell'informatica mondiale come IBM, HP e Microsoft.
La storia
I primi insediamenti dell'uomo nella penisola indiana risalgono probabilmente al 400.000 a.C. Ma la civiltà più antica di cui sono state ritrovate le tracce si era sviluppata almeno nel 2.300 a.C.Di queste civiltà abbiamo le testimonianze anche nei Veda, una raccolta di inni sacri risalenti al I° Secolo a.C., che narrano la loro vita e quella degli Arya, una popolazione nomade che giunse in India nel 1500 a.C. In seguito si succedettero molte altre civiltà che si fusero alle originarie fino a generare gli Indiani odierni. Nacque da questa fusione di civiltà diverse l'arte dei tappeti, delle stoffe stampate, dipinte o ricamate, della gioielleria e dell'artigianato tradizionale.
Dal XIV Secolo i mercanti arabi portarono queste merci in Europa portandovi anche spezie pregiate finché nel 1453 il traffico venne interrotto dai Turchi. L'Europa fu quindi costretta ad andare in India via mare il che fu abbastanza difficile (come testimonia il tentativo di Cristoforo Colombo), fino a quando nel 1498 il navigatore Portoghese Vasco De Gama non approdò a Calcutta. Cominciò così la lotta per il controllo del mercato indiano che fu vinta dalla Gran Bretagna la quale trasformò il Paese in una colonia Britannica.
Il vero e proprio dominio iniziò nel 1858 e contribuì all'unificazione politica del Paese, all'istituzione di un sistema amministrativo e giudiziario centralizzato, alla costruzione di infrastrutture quali fabbriche, prevalentemente tessili, ferrovie, strade, opere portuali, ma prosciugò le risorse dell'India, ne limitò i diritti civili e non permise miglioramenti agricolo/alimentari, lasciando inoltre incontrollato lo sviluppo demografico visto come fonte di manodopera a basso costo.
Il popolo indiano sempre più scontento, trovò il suo capo nel 1915 quando iniziò la lotta pacifica per la libertà proclamata da Mohandas Karamchand Gandhi, chiamato Mahatma “grande anima”, che con metodi non violenti ed illuminati condusse la protesta contro il dominio coloniale. Egli diceva: “La mia religione si basa sulla verità e la non violenza. La verità è il mio Dio. La non violenza è lo strumento con cui attuarla”.
Allo scoccare della mezzanotte del 15 agosto 1947 l'India divenne indipendente, ma da quella data iniziarono anche i sanguinosi conflitti religiosi tra Induisti e Musulmani che provocarono la divisione del Paese in due Stati distinti: Pakistan a maggioranza musulmana, e Unione Indiana abitata da una maggioranza Induista. Tra questi due Stati è ancora aperta la lotta per il possesso dell'area himalayana del Kashmir, poiché ricca di petrolio.
Le caste
La religione induista prevede la divisione della società in quattro caste: la più importante è quella dei sacerdoti, detti bramini, e degli intellettuali; poi vengono quella dei militari e degli aristocratici, quella dei commercianti e degli agricoltori ed infine quella dei servi.Esiste anche una categoria di persone che non appartengono a nessuna casta, i cosiddetti paria: gli intoccabili, poiché sono i più poveri e gli emarginati.
La caratteristica delle caste è che sono chiuse: se una persona nasce in una di esse vi apparterrà per tutta la vita, e potrà sposarsi solo con altri membri della propria casta.
Tale gerarchia di caste è stata abolita dalla legge indiana negli anni '50. Tuttavia, essa fa ancora parte della mentalità della gente ed influenza in maniera molto forte la società e la politica indiane, ostacolandone il progresso.
Al difficile superamento del modello delle caste si aggiunge la disuguaglianza tra uomini e donne, specialmente nei villaggi rurali e nelle zone a minor alfabetizzazione. Tradizionalmente, la donna è pressoché priva di diritti e non può accedere ad un'istruzione: il suo compito è occuparsi della casa e dei figli, e deve sottostare alla volontà del marito e della sua famiglia.
La fauna dell'India
Le giungle dell'India sono abitate da molteplici specie di animali: la tigre, l'elefante indiano, una grande varietà di scimmie, cervidi, uccelli e rettili. Purtroppo molte specie sono ora rare, minacciate da caccia ed abbattimento delle foreste, ma fortunatamente esistono vaste riserve e parchi nazionali che le salvaguardano.Nella cultura indiana vi è un forte rapporto con gli animali: per la religione indù le mucche, le scimmie, i serpenti, gli elefanti ed i topi sono considerati sacri, e l'uccello nazionale è il pavone.
Scienza e medicina
Per secoli l'India è stata tra le più avanzate nazioni nel campo della matematica e dell'astronomia. Fu un indiano ad inventare lo zero in matematica, disciplina che veniva chiamata dagli arabi "arte indiana", e già nel V secolo d.C. il celebre scienziato Aryabhatta possedeva avanzate conoscenze astronomiche, e soprattutto aveva stabilito che Terra ruota intorno al Sole.Esiste anche una vasta tradizione medica indiana: già nell'antichità vi erano chirurghi abilissimi, e ancora oggi la medicina tradizionale, l'ayurveda (che significa "conoscenza della vita") è praticata dalla maggior parte della popolazione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali regioni naturali dell'India?
- Quali sono le contraddizioni principali dell'economia indiana?
- Come si distribuisce la popolazione indiana e quali sono le sfide educative?
- Qual è l'importanza storica di Mohandas Karamchand Gandhi per l'India?
- Qual è il ruolo delle caste nella società indiana contemporanea?
L'India è composta da tre grandi regioni naturali: l'Himalaya a nord, la pianura del Gange al centro, e l'altopiano del Deccan a sud, fiancheggiato dai Ghati Occidentali e Orientali.
L'economia indiana è caratterizzata da un forte sviluppo nei settori tecnologici e scientifici, ma anche da gravi problemi di sottosviluppo e povertà, come la mancanza di infrastrutture sanitarie e igieniche.
La popolazione indiana è distribuita in modo non omogeneo, con alta densità nelle città e bassa nelle zone desertiche e montuose. Nonostante un alto tasso di analfabetismo, l'India ha sviluppato un sistema educativo avanzato, formando scienziati e ingegneri richiesti globalmente.
Gandhi, noto come Mahatma, ha guidato la lotta pacifica per l'indipendenza dell'India dal dominio britannico, promuovendo la verità e la non violenza come strumenti di protesta.
Sebbene la gerarchia delle caste sia stata abolita legalmente negli anni '50, continua a influenzare fortemente la società e la politica indiane, ostacolando il progresso e perpetuando disuguaglianze sociali.