Gran Bretagna - Città

Gran Bretagna - Le città

In Gran Bretagna, le città costituiscono un fenomeno unico al mondo. Innanzitutto, dobbiamo osservare che l’urbanizzazione costituisce i 4/5 dell’intera popolazione. Del rimanente 1/5 una discreta parte vive nei piccoli centri urbani in cui non è presente alcuna attività agricola. Pertanto, il fatto che la maggioranza degli Inglesi viva in ambiente urbano, spiega l’enorme industrializzazione del paese. Un’altra caratteristica è data dall’alto numero di centri urbani di cui numerosi molto abitati. Un terzo aspetto è che Londra conta 1/5 circa di tutta la popolazione del Regno Unito. La città domina tutta la vita sociale ed economica del paese. Tutte le città inglesi sono sorte principalmente intorno a zone minerarie, oppure sugli estuari di fiumi oppure in zone adatte all’allevamento del bestiame; per questo motivo si sono formati dei giganteschi complessi di città industriali, chiamate “conurbazioni”. Le città più importanti dal punto di vista economico sorgono sulla costa occidentale.

Dopo quella di Londra, la più grande conurbazione inglese comprende Liverpool, Manchester e altre città satelliti. Essa si trova nella parte centro-occidentale dell’isola, sulla riva dell’estuario del Mersey. La città si estesa talmente da formare un unico agglomerato con Birkenhead che sorge di fronte, ma sull’altra riva ed è collegata ad esso da un tunnel che passa sotto il fiume. L’enorme attività di Liverpool è alimentata da un formidabile retroterra industriale che importa una grande quantità di materie prime come cotone, lana, tabacco ed esporta tessiti e macchinari. Pur trovandosi nel retroterra, Manchester è collegata al mare da un lungo canale, ciò che contribuisce a rendere la città uno dei primi porti inglesi.
Continuando nella sua persistente dilatazione, la conurbazione Liverpool-Manchester è praticamente collegata con la conurbazione di Leeds-Sheffield, uno dei più grandi mercati di lana del mondo, ricco di industrie metallurgiche e meccaniche. Questa grossa conurbazione comprende anche altre città industriali come Bradford, Nottingham, Leicester.
A metà strada, fra Londra e Liverpool troviamo Birmingham che, distando da Leicester appena cinquanta chilometri, si può dire che ormai arrivi a toccare la conurbazione adiacente. Nel passato, trovandosi al centro di un grande bacino carbonifero, è stata una grande città industriale. Ma a partire dagli anni settanta del Novecento la sua industria ha cominciato a conoscere il declino. Nel 2008, meno del 10%della sua forza lavoro era impiegata nel settore manufatturiero. Con la crisi iniziata nel 2008 le cose sono ulteriormente peggiorate. Con il declino dell'industria a Birmingham si è definitivamente affermato il settore terziario. Birmingham, con i suoi 1.200.000 abitanti, attualmente è un grande centro bancario, assicurativo, commerciale e resta uno dei maggiori centri industriali del Regno Unito.
La quarta conurbazione inglese è formata da Glasgow e dintorni che raggiunge 2.500.000 abitanti (la Grande Glasgow). La città, quarta del Regno Unito e prima della Scozia, sorge sulle rive del fiume Clyde, a pochi chilometri dall’estuario. Con la rivoluzione industriale, la popolazione e l'economia di Glasgow e delle regioni circostanti si espansero rapidamente finché la città divenne uno dei centri preminenti mondiali di prodotti chimici, tessili e d'ingegneria, in particolare nella cantieristica navale e industria ingegneristica navale, fabbricando navi innovative e famose. Oggi è uno dei primi dieci centri finanziari d'Europa ed è sede di molte delle aziende principali della Scozia.
A sud, sulla riva sinistra del Severn, in una valle verde e disseminata di colline, troviamo Bristol, uno dei più grandi porti del Regno Unito. Bristol è uno dei centri principali della produzione del cartone, carta e cartoncini di alta qualità: dalla città prende nome il famoso "cartoncino Bristol" di media rigidità, utilizzato per découpage e lavori artigianali. Questi prodotti vengono esportati in tutta Europa. Un tempo le numerose industrie erano alimentare dal carbone di cui il sottosuolo era ricco.
Al di là del fiume inizia il Galles e proprio di fronte a Bristol abbiamo Cardiff il più importante porto mercantile inglese. Tra le industrie, oltre a quelle siderurgiche e metalmeccaniche (cantieri navali), vi hanno sede raffinerie, cartiere, industrie chimiche e tessili.
Edimburgo è la capitale della Scozia, situata sulla grande baia di Forth. Ricca di testimonianze storiche, dato che la città fu capitale della Scozia fino al 1707, essa ha una discreta attività industriale, pur rimanendo un importante centro artistico e culturale.
Da ricordare, infine, Oxford e Cambridge, famose in tutto il mondo per le due famosissime università. Oxford si trova a novanta chilometri a nord-ovest di Londra ed è anche un importante centro industriale, mentre Cambridge, la rivale, prende il nome dal fiume che l’attraversa; infatti Cambridge significa “Ponte sul Cam”.