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Concetti Chiave

  • La fisica aristotelica studia la sostanza sensibile e include la biologia, in connessione con la metafisica.
  • Il movimento è la prima caratteristica del mondo fisico, rappresentando il passaggio dalla potenza all’atto.
  • Aristotele definisce il tempo come la misura del divenire, con aspetti oggettivi e soggettivi legati al movimento.
  • Il movimento locale può essere rettilineo o circolare, in base alla posizione nel mondo terrestre o celeste.
  • I quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco) determinano la disposizione naturale degli enti, mentre l'etere caratterizza la realtà celeste.

La fisica è la scienza che per Aristotele studia la sostanza sensibile. Essa estende i suoi interessi agli esseri viventi ( biologia moderna), in stretta connessione con la metafisica. La fisica aristotelica si basa su un metodo empirico,osservativo e deduttivo ,non fondato sull’utilizzo di tesi matematiche.

Indice

  1. Il concetto di movimento
  2. Il tempo e il movimento
  3. Elementi e luoghi naturali

Il concetto di movimento

La prima caratteristica del mondo fisico secondo Aristotele è il movimento. Il movimento è ciò che salta agli occhi per prima cosa nella realtà naturale, la realtà naturale è quindi una realtà in movimento. Il movimento per Aristotele indica il passaggio dalla potenza all’atto. nEsso a seconda delle diverse categorie di esseri a cui si applica prende nomi differenti. Se trattassimo di sostanza, il movimento sarebbe detto generazione o corruzione, se trattassimo di quantità sarebbe detto aumento o diminuzione, se trattassimo di qualità sarebbe detto alterazione, se infine trattassimo di luogo sarebbe detto traslazione o movimento locale.

Il tempo e il movimento

Alcuni stati di essere come il tempo invece si possono già definire essi stessi movimento, infatti Aristotele definisce il tempo come la misura del divenire secondo un prima e un poi. Essendo il tempo una misura, Aristotele gli associa un aspetto oggettivo (enti mutanti) ed un aspetto soggettivo (uomo che misura il divenire). Il movimento ha sempre una causa, le cause del divenire sono sempre forma e sostanza, perché la loro presenza implica la capacità di divenire. Il movimento locale o traslazione è quello che percepiamo immediatamente. Il movimento locale può essere rettilineo se avviene nel mondo terrestre o circolare se avviene tra i corpi celesti. Il luogo per Aristotele è ciò che contiene un oggetto senza essere a sua volta un oggetto, il luogo è il primo limite immobile dell’ente. Per Aristotele non esiste il vuoto, perché questo periodo è caratterizzato dall’horror vaqui, ovvero la paura del vuoto.

Elementi e luoghi naturali

Ogni ente terrestre è caratterizzato da degli elementi specifici, i quali possono essere terra ,acqua ,aria e fuoco. In base all’elemento maggiormente presente, ogni ente si dispone secondo un luogo naturale. Gli enti con prevalenza di terra si dispongono più in basso, perché sono più pesanti ;gli enti con prevalenza di acqua si dispongono un po’ più in alto rispetto a quelli con prevalenza di terra ;ancora più in alto quelli con prevalenza di aria; infine quelli con prevalenza di fuoco, si dispongono nella parte superiore o lateralmente. I quattro elementi hanno delle caratteristiche particolari.La terra è composta di freddo e secco. L’aria è composta di umido e freddo. L’acqua è composta di umido e caldo. Il fuoco è composto di secco e caldo. la realtà celeste è invece caratterizzata da un unico elemento perfetto detto etere o quinta essenza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la caratteristica principale del mondo fisico secondo Aristotele?
  2. La caratteristica principale del mondo fisico secondo Aristotele è il movimento, che rappresenta il passaggio dalla potenza all'atto.

  3. Come Aristotele definisce il tempo e quale ruolo gioca nel movimento?
  4. Aristotele definisce il tempo come la misura del divenire secondo un prima e un poi, associandogli un aspetto oggettivo e soggettivo.

  5. Quali sono gli elementi che caratterizzano gli enti terrestri secondo Aristotele?
  6. Gli enti terrestri sono caratterizzati da terra, acqua, aria e fuoco, ognuno con specifiche caratteristiche di freddo, secco, umido e caldo.

  7. Che cos'è l'etere nella concezione aristotelica della realtà celeste?
  8. L'etere, o quinta essenza, è l'unico elemento perfetto che caratterizza la realtà celeste secondo Aristotele.

Domande e risposte

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