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Sintesi

Indice


come funzionano costi, ricavi, crediti e debiti
o le scritture di assestamento
o le scritture di completamento
 valori di cassa
 conto corrente bancario
· interessi passivi
· interessi attivi
 crediti e debiti
 imposte e fondo per imposte
 svalutazione di crediti e debiti
 saldo iva e saldo istituti previdenziali
· liquidazione iva
· saldo iva
o le scritture di integrazione
 crediti e debiti da liquidare
· fatture da ricevere
· fatture da emettere
 il TFR
 i ratei
 fondi rischi e oneri
o le scritture di rettificazione
 le rimanenze
 Stanziamenti di costi e ricavi anticipati
 I risconti
o le scritture di ammortamento
 cosa sono
 calcolo dell’ammortamento
· valore da ammortizzare
· durata
o la senescenza
o l’obsolescenza
· criterio di ripartizione
o criterio matematico
o criterio finanziario
o criterio economico
 esempio e scrittura in partita doppia

Le scritture di assestamento sono scritture che sistemano una situazione e definiscono ciò
che è di competenza dell’esercizio cioè dell’anno.
Esempio: a novembre pago un’assicurazione semestrale che è un costo relativo all’anno
precedente ma anche a quello successivo.
Con le scritture di assestamento definiamo quanto di questo costo andiamo a mettere nel
primo anno.

Le scritture di assestamento si dividono in quatto tipologie:
o scritture di completamento
o scritture di integrazione
o scritture di rettificazione
o scritture di ammortamento

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Estratto del documento

Trucco Samuele

Le Scritture di assestamento

funzionano costi, ricavi, crediti e debiti

come

o le scritture di assestamento

o le scritture di completamento

o valori di cassa

conto corrente bancario

• interessi passivi

• interessi attivi

crediti e debiti

imposte e fondo per imposte

svalutazione di crediti e debiti

saldo iva e saldo istituti previdenziali

• liquidazione iva

• saldo iva

le scritture di integrazione

o crediti e debiti da liquidare

• fatture da ricevere

• fatture da emettere

il TFR

i ratei

fondi rischi e oneri

le scritture di rettificazione

o le rimanenze

Stanziamenti di costi e ricavi anticipati

I risconti

le scritture di ammortamento

o cosa sono

calcolo dell’ammortamento

• valore da ammortizzare

• durata la senescenza

o l’obsolescenza

o

• criterio di ripartizione

criterio matematico

o criterio finanziario

o criterio economico

o

esempio e scrittura in partita doppia

Trucco Samuele

Le Scritture di assestamento

Il funzionamento dei conti finanziari ed economici. Costi, ricavi, crediti e debiti

CONTI FINANZIARI CONTI ECONOMICI

Crediti (A) Debiti (P) Costi (C) Ricavi (R)

In base a questo schema i crediti e i costi vanno in dare e i debiti e i ricavi vanno in avere.

Le scritture di assestamento

Le scritture di assestamento sono scritture che sistemano una situazione e definiscono ciò

che è di competenza dell’esercizio cioè dell’anno.

Esempio: a novembre pago un’assicurazione semestrale che è un costo relativo all’anno

precedente ma anche a quello successivo.

Con le scritture di assestamento definiamo quanto di questo costo andiamo a mettere nel

primo anno.

Novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio

(1/11) (31/12) (1/1) (1/2) (1/3) (1/4) (1/5)

Nella scrittura di assestamento prenderemo in considerazione solo l’anno 1 che corrisponde

al periodo rappresentato dal segmento in blu.

Le scritture di assestamento si dividono in quatto tipologie:

scritture di completamento

o scritture di integrazione

o scritture di rettificazione

o scritture di ammortamento

o

Le scritture di completamento

Le scritture di completamento sono scritture relative a costi e ricavi che sono integralmente

di competenza dell’esercizio ma che vengono rilevate solo il 31/12 per il loro esatto

ammontare.

Esempio: un conto corrente (c/c) bancario su cui maturano interessi attivi o passivi che

arrivano con l’estratto conto alla fine dell’anno e prima non posso sapere quanti sono.

Vediamo ora le scritture di completamento:

Valori di cassa

Valori a debito

mi accorgo che 100 euro sono falsi

data descrizione voce dare avere

31/12 Sopravvenienza passiva + C 100,00

Denaro in cassa – A 100,00

Trucco Samuele

Le Scritture di assestamento

Valori

ori a credito

Val

mi accorgo che un cliente mi ha dato 50 euro in più

data descrizione voce dare avere

31/12 Sopravvenienza attiva + R 50,00

Denaro in cassa + A 100,00

Conto corrente bancario

È il caso in cui arriva l’estratto conto della banca e io posso sapere gli interessi passivi e

attivi . Interessi passivi

Gli interessi passivi sono interessi che io devo pagare alla banca. Per esempio arriva

l’estratto conto di 32,48 euro di interessi passivi

data descrizione voce dare avere

31/12 Interessi passivi + C 32,48

Banca “x” c/c – A 32,48

Interessi attivi

Gli interessi attivi sono interessi che io devo ricevere (quindi sono un ricavo), ma di questi

interessi lo stato ne prende il 27%.

Esempio: rilevati su c/c bancario interessi attivi per 100 euro

RITENUTE DA PAGARE = 100 · 27% = 27 euro

BANCA X C/C = interessi – ritenute = 100 – 27 = 73 euro

31/12 Interessi attivi + R 100,00

Erario c/ ritenute subite + A 27,00

Banca “x” c/c + A 73,00

Esercizi di riepilogo

1. interessi attivi maturati sul c/c bancario presso la banca x di euro 140 e spese di

tenuta a conto di euro 26,00

CALCOLI

Ritenute da pagare = 140 · 27% = 37,80

Banca x c/c = 140 – 37,80 – 26,00 = 76,20

31/12 Erario c/ ritenute subite + A 37,80

Spese bancarie + C 26,00

Banca “x” c/c + A 76,20

Interessi attivi + R 140,00

2. passivi per 900,50 euro e spese di tenuta a conto per 115,40 euro

interessi

31/12 Interessi passivi + C 900,50

Spese bancarie + C 115,40

Banca “x” c/c – A 1015,90

3. interessi passivi su c/c di 130 euro, interessi attivi di 70 euro

uro e spese di tenuta a

e

conto per 3 euro

31/12 Interessi passivi + C 130,00

Interessi attivi + R 70,00

Erario c/ ritenute operate + A 18,90

Spese bancarie + C 3,00

Banca “x” c/c – A 81,90

Trucco Samuele

Le Scritture di assestamento

4. stata trovata una banconota falsa di 50 euro

è

31/12 Sopravvenienza passiva + C 50,00

Denaro in cassa – A 50,00

Crediti e debiti

Queste scritture si hanno quando abbiamo una fattura scaduta di un cliente o di un fornitore

oppure se abbiamo un affitto attivo o passivo che è di competenza dell’esercizio

Fattura scaduta di un cliente

1. scrivere in partita doppia una fattura scaduta da parte di un cliente su cui maturano

interessi all’ammontare di 152,00 euro.

31/12 Credito v/ clienti + A 152,00

Interessi attivi v/clienti + R 152,00

Fattura scaduta di un fornitore

1. in partita doppia

pia una fattura scaduta nei confronti di un fornitore su cui

scrivere dop

maturano interessi passivi di 96,40 euro

31/12 debito v/ fornitore + P 96,40

Interessi passivi v/ fornitore + C 96,40

Affitto o Fitto passivo

1. paga un affitto semestrale di 18600 in rate dall’1/1 all’1/7

si

31/12 fitto passivo + C 9300,00

Debiti diversi + P 9300,00

Il fitto è passivo perché lo paghiamo. L’importo che si scriverà in partita doppia sarà il

totale dell’affitto diviso 2, perché è semestrale

186000/2=9300

Affitto o Fitto attivo

1. un fitto annuale di euro 3100

riscosso

31/12 Crediti diversi + A 3100,00

Fitto attivo + R 3100,00

Imposte di competenza dell’esercizio

Debiti per imposte

1. L’IRAP di competenza dell’esercizio è pari a 1200,00

,00 euro di cui durante l’anno è

1200

stato versato un acconto per 300 euro

Rilevo le imposte d’esercizio

31/12 Imposte d’esercizio + C 1200,00

Debiti per imposte + P 1200,00

Rilevo l’acconto

31/12 Debiti per imposte - P 300,00

Imposte c/acconto - C 300,00

Saldo = Tot imposte d’esercizio – acconto = 1200 – 300 = 900,00

Crediti per imposte

1. Imposte d’esercizio per 17000 euro e versati acconti per 18000

Rilevo le imposte d’esercizio

31/12 Imposte d’esercizio + C 17000,00

Debiti per imposte + P 17000,00

Trucco Samuele

Le Scritture di assestamento

Rilevo l’acconto e i crediti per imposte

31/12 Debiti per imposte - P 17000,00

Crediti per imposte (Debiti – acconto) + A 1000,00

Imposte c/acconto - C 18000,00

Svalutazione di crediti e debiti

I crediti possono essere svalutati in 3 modi diversi:

1. CREDITI TOTALMENTE INESIGIBILI (crediti che sono sicuro di non ricevere).

Esempio il sig. Rossi che mi doveva 2000 euro e che è scomparso

2. CREDITI PARZIALMENTE INESIGIBILI (crediti di cui sono sicuro di ricevere solo in

gran parte es. il sig. Bianchi sta fallendo e mi può pagare solo l’80%)

3. NORMALE INESIGIBILITA’ (cioè un rischio generico su cui si calcola un rischio

generico del 2% o del 3%)

Crediti totalmente inesigibili

1. il sig. rossi che mi doveva 1230 euro non è rintracciabile

31/12 perdita su crediti + C 1230,00

Crediti v/ clienti – A 1230,00

Crediti parzialmente inesigibili

1. sig. verdi che mi doveva

veva 9000

00 euro è insolvente.

. Avrò solo il 60% del totale

il do 90 insolvente

31/12 svalutazione crediti + C 3600,00

F. do svalutazione crediti + P 3600,00

Nella scrittura in partita doppia andrò a scrivere soltanto “la somma di denaro inesigibile”

quindi se io so che avrò solo il 60%, la somma inesigibile è del 40%. Calcolo l’inesigibilità

del 40%: 9000·40

---------- = 3600

100

Crediti di normale esigibilità (rischio generico)

1. Avendo cambiali attive uguali a 3400 euro,

, crediti insoluti pari a 2220 euro,

, crediti

euro euro

v/clienti di 280 euro e crediti insoluti

oluti all’ammontare di 1100 euro calcola il rischio

ins

generico del 2%

Per calcolare il rischio generico sommiamo tutti questi dati e calcoliamo il rischio generico

sul risultato finale.

3400 + 2220 + 280 + 1100 = 6000

6000 · 2% = 120

31/12 svalutazione crediti + C 120,00

F. do svalutazione crediti + P 120,00

Saldo Iva e Saldo Istituti previdenziali

Il saldo iva e i saldi istituti previdenziali si hanno quando compro o vendo qualcosa es.

compro fattori produttivi.

Il saldo Iva è formato da tre parti:

Fatture di acquisto e di vendita

FATTURA DI ACQUISTO es. compro materie prime per 1000 euro con un’Iva del 22%

o

31/12 Materie prime c/ acquisti + C 1000,00

Iva a Credito + A 220,00

Debito v/ fornitori + P 1220,00

Trucco Samuele

Le Scritture di assestamento

FATTURA DI VENDITA es. vendo merci per 1000 euro con un’Iva del 10%

o

31/12 Crediti v/ clienti + A 1100,00

Iva a Debito + P 100,00

prodotti c/ vendite + R 1000,00

Liquidazione Iva

Per verificare se l’Iva è da versare allo Stato (iva a debito) oppure no (iva a credito) entro il

16 del mese successivo (liquidazione mensile) oppure entro il 16 del trimestre successivo

(liquidazione trimestrale).

Bisogna fare la differenza tra il conto iva a credito e iva a debito e chiuderlo in un conto

detto Erario c/Iva

LIQUIDAZIONE IVA = IVA A CREDITO – IVA A DEBITO =

Se il risultato è negativo dobbiamo versare l’iva allo stato altrimenti no

Nel nostro esempio l’iva a credito era 220,00 euro quella a debito era di 100,00 euro quindi:

LIQUIDAZIONE IVA = IVA A CREDITO – IVA A DEBITO = 220,00 – 100,00 = 120,00

L’iva non è da versare allo Stato.

1. di avere un’iva

iva a credito da liquidare mensilmente

Supponiamo un’

5/1 Merci c/acquisti + C 1000,00

Iva a Credito + A 220,00

Debito v/fornitori + P 1220,00

16/2 Iva a Credito – A 220,00

Erario c/iva + A 220,00

2. supponiamo di avere un’Iva

un’

Iva a debito da liquidare trimestralmente

9/4 Crediti v/ clienti + A 1100,00

Iva a Debito + P 100,00

Prodotti c/vendite + R 1000,00

16/7 Iva a Debito – P 100,00

Erario c/iva + P 100,00

Saldo Iva

Per fare il saldo iva dobbiamo chiudere l’iva a credito o a debito. Il saldo Iva si svolge al

31/12 e si svolge in questo modo

SE L’IVA E’ A DEBITO:

31/12 Erario c/iva – P 120,00

Debiti Iva + P 120,00

SE L’IVA E’ A CREDITO:

:

CREDITO

31/12 Erario c/iva – A ………..

Crediti Iva + A ……………

Trucco Samuele

Le Scritture di assestamento

Le scritture di integrazione

Le scritture di integrazione sono riferite a costi e ricavi che avranno la manifestazione

finanziaria negli esercizi successivi ma che sono di competenza dell’esercizio

Crediti e debiti da liquidare

La scrittura che riguarda i crediti e i debiti da liquidare si fa solo quando ho la fattura.

Ho un credito quando vendo, Ho un debito quando compro

In questo caso ho la manifestazione economica (cioè ho i soldi) ma non ho ancora la fattura

che è la manifestazione finanziaria. In base a ciò separiamo la scrittura in due parti:

D EBITI DA LIQUIDARE (fatture da ricevere)

)

ricevere

1. Acquisto di materie prime per 400 euro ricevute il 28/12 di cui non è pervenuta fattura

31/12 Materie prime c/acquisti + C 400,00

Fatture da ricevere + P 400,00

Le fatture da ricevere comprendono:

i. iva a credito

ii. debito v/fornitori

* Si mette “Iva a credito” solo se la fattura è ricevuta entro il 16/1 dell’anno successivo

CREDITI DA LIQUIDARE (fatture da emettere)

ttere)

eme

1. Vendita di prodotti

dotti per 1000 euro spediti il 28/12 di cui bisogna emettere fattura

pro

31/12 Fatture da emettere + A 1220,00

Comprende solo i crediti v/clienti, ma non l’Iva a debito perché

non è mia ma dello Stato

Iva a debito + P 220,00

Prodotti c/vendite + R 1000,00

Tfr (il trattamento di fine rapporto)

Quando qualcuno finisce di lavorare il datore di lavoro da la liquidazione. Il TFR si

scompone in due parti fondamentali che sono:

1. QUOTA CAPITALE che si calcola dividendo la voce “salari e stipendi” per un numero

fisso che è 13,5

QUOTA RIVALUTAZIONE che serve per rivalutare le quote che sono state messe da

2. parte, si calcola prendendo i debiti per TFR che sarebbero tutte le quote capitali degli

anni precedenti e le rivaluto moltiplicando la quota per una percentuale ISTAT.

DEBITI X TFR · (1,5 + indice ISTAT · 75/100)%

1. lo stipendio annuo è 35.000 euro, i debiti per TFR degli anni precedenti sono di 7000

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