Concetti Chiave
- Il mercantilismo, nato nel XIII secolo, promuoveva lo sviluppo economico attraverso il commercio internazionale, incentivando esportazioni e scoraggiando importazioni.
- Francia e Inghilterra adottarono dazi sulle importazioni e sussidi alle esportazioni per favorire il benessere nazionale e accumulare ricchezza.
- L'eccesso di protezionismo portò a privilegi e corruzione, spingendo verso la rimozione delle restrizioni commerciali per favorire la libera concorrenza.
- La scuola fisiocratica, guidata da François Quesnay, considerava l'agricoltura l'unico settore capace di accrescere la ricchezza nazionale, ritenendo sterili gli altri settori.
- I fisiocratici erano liberisti, sostenendo il motto "laissez faire, laissez passer" per promuovere la libertà economica e l'assenza di intervento statale.
L'economia classica tra mercantilismo e scuola fisiocratica
A partire dal XIII secolo i mercanti si mostrarono particolarmente interessati ad ottenere l'appoggio dei sovrani nazionali allo scopo di proteggere e tutelare le loro attività commerciali. Nacque così una corrente di pensiero denominata mercantilismo. Secondo i mercantilisti bisognava promuovere lo sviluppo economico attraverso il commercio internazionale, quindi incentivando le esportazioni e scoraggiando le importazioni.
Sulla base di queste indicazioni, in Francia e in Inghilterra, vennero introdotti i dazi sulle importazioni, mentre si concessero premi e sussidi alle esportazioni. Questi provvedimenti promossero il benessere e la crescita a livello nazionale. Aumentare le esportazioni, infatti, significava far affluire moneta dall'estero. I mercanti si arricchirono ed espansero ulteriormente le loro attività economiche.A distanza di un secolo, però, la situazione appariva cambiata: i provvedimenti con cui i sovrani avevano garantito l'interesse dei mercanti finirono per creare un sistema di privilegi e corruzione. La soluzione a questi problemi parve essere l'eliminazione di tutte le restrizioni al commercio fino ad allora praticate, per lasciare la concorrenza libera di agire. In Francia, il principale esponente di questa nuova dottrina, appartenente alla scuola fisiocratica, fu François Quesnay. Influenzato dalla situazione specifica del suo paese, egli vedeva il settore agricolo come l'unico settore in grado di incrementare la ricchezza della nazione. Secondo lui il commercio e le altre attività erano settori sterili, perché non accrescevano il valore di un prodotto. Quindi, Quesnay puntò sulle attività agricole, promuovendo la rimozione delle restrizioni al libero commercio interno ed esterno, e riducendo i costi di produzione che gravavano sugli agricoltori.
Quesnay e i suoi successori, tutti quelli appartenenti alla corrente di pensiero fisiocratica erano liberisti, cioè rifiutavano l'intervento dello Stato e credevano che ogni soggetto economico dovesse essere libero di prendere le proprie decisioni, quelle da lui ritenute più opportune. Il loro motto era "laissez faire, laissez passer".
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale del mercantilismo?
- Quali problemi emersero dal sistema mercantilista?
- Qual era la visione di François Quesnay riguardo all'economia?
Il mercantilismo mirava a promuovere lo sviluppo economico attraverso il commercio internazionale, incentivando le esportazioni e scoraggiando le importazioni per far affluire moneta dall'estero.
Il sistema mercantilista creò un sistema di privilegi e corruzione, portando alla necessità di eliminare le restrizioni al commercio per favorire la libera concorrenza.
François Quesnay, esponente della scuola fisiocratica, considerava l'agricoltura come l'unico settore capace di incrementare la ricchezza della nazione, promuovendo la rimozione delle restrizioni al commercio e riducendo i costi di produzione per gli agricoltori.