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Sistema economico
Al girono d’oggi il problema economico sta nelle scarsità delle risorse perché i beni disponibili sono limitati cioè destinati a finire quindi l’uomo non riesce a soddisfare tutti i propri bisogni.
L’attività economica si svolge all’interno di un sistema economico che é l’insieme delle relazioni che i vari soggetti instaurano tra di loro, e sono:
la famiglia
l’impresa
lo stato
il resto del mondo
Lo stato svolge un ruolo molto importante all’interno dell’economia infatti si occupa della finanza pubblica ovvero l’attività finalizzata a reperire risorse finanziarie per i servizi per la collettività (le entrate tramite le tasse che i cittadini pagano servono per sostenere la spesa pubblica)
- la scienza delle finanze è una parte della finanza pubblica che ha il compito di analizzare i comportamenti delle autorità
- l’economia politica studia l’intervento dello stato nel sistema economico
- la politica economica= è l’insieme dei provvedimenti presi dallo stato per raggiungere gli obbiettivi
Tipi di sistemi economici
1) liberista
Gli economisti classici sostenevano il sistema liberista ovvero lo stato non interviene nell’economia perché secondo loro il mercato lasciato libero di agire riesce sempre a trovare il suo equilibrio grazie ai meccanismi della concorrenza e delle variazioni dei prezzi (mano invisibile di Adam Smith)
Questa teoria si basa sulla libera iniziativa economica e sul fatto che sia l’offerta che determina la domanda (legge degli sbocchi)
articolo 41: l’iniziativa economica privata è libera ma non si deve svolgere in contrasto con l’utilità sociale, se ci sono degli squilibri lo stato deve intervenire
La finanza pubblica interviene in modo neutrale (finanza neutrale) cioè senza gravare troppo sui cittadini, infatti in un sistema liberista non si pagano tasse elevate proprio perché si basa sul principio della proporzionalità ovvero che tutti pagano in proporzione al proprio reddito.
Purtroppo però questo sistema nell’800 porta ad un accumulo di capitale e investimenti e a vari problemi perché se il sistema tributario favorisce le imprese (visto che è nato con la borghesia) non è un sistema che redistribuisce il reddito in maniera equa proprio per questo motivo in Gran Bretagna iniziano a nascere delle problematiche sociali
2) collettivistico
Per cercare di tenere sotto controllo la situazione gli economisti della scuola socialista capiscono che la presenza dello stato è fondamentale, lo stato deve intervenire nell’economia per portare equilibrio, eliminando le disuguaglianze tra le classi sociali (offrendo a quelle più povere il proprio aiuto), quindi da principi liberali si passa a principi socialisti che sostengono la classe operaia infatti nascono i primi sindacati per tutelare i lavoratori
Nasce cosi un sistema progressivo per quanto riguarda il pagamento delle tasse, che è più equitativo perché si applicano aliquote diverse in base agli scaglioni di reddito
articolo 53: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, ci deve essere equità che è un principio fondamentale
Con il proletariato al potere nasce un nuovo sistema economico quello collettivistico (economia pianificata) nel quale lo stato è il protagonista assoluto infatti non c’è la proprietà privata perché i fattori produttivi sono nelle sue mani e tutti lavorano per lui che è l’unica grande impresa
Il sistema neoclassico fallisce e nel 1929 scoppia una crisi economica causata dal crollo della Borsa di Wall Street a New York il famoso giovedì nero, questo perché c’era un’eccesso di offerta rispetto alla domanda (grandi quantità di risorse a disposizione, ma i prodotti erano invenduti quindi le imprese falliscono, aumenta la disoccupazione, perdita del potere d’acquisto e inflazione= effetto tragico a catena)
La crisi economica poi scatenò quella finanziaria con il fallimento di molte banche e quindi i risparmiatori persero i propri soldi
Il mercato da solo stava collassando allora lo stato decide di intervenire con il New Deal un importante intervento di politica economica
Dopo questa crisi Keynes fa una profonda critica alla teoria classica che non funzionava perché aveva generato una crisi economica a livello mondiale, secondo lui il mercato da solo non riesce a raggiungere l’equilibrio, è la domanda che determina l’offerta ed infine lo stato deve essere presente nell’economia e deve intervenire per controllare il funzionamento del sistema per evitare possibili crisi economiche e interviene attraverso la spesa pubblica e il prelievo fiscale
Per finanzia congiunturale si intende lo stato che interviene con una politica anticiclica per stabilizzare le fasi di espansione/depressione (sostiene la domanda nei periodi di depressione aumentando la spesa e riducendo il prelievo fiscale, oppure frena la domanda nei periodi di espansione per realizzare gli avanzi di bilancio)
3) misto
Si raggiunge cosi un sistema economico misto il Welfare State (stato sociale) nel quale lo stato interviene nell’economia per garantire assistenza e benessere ai propri cittadini
articolo 3 c. 2: è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese
questo sistema economico viene definito misto perché contiene elementi di entrambi gli altri 2 modelli economici:
liberista= libertà di iniziativa economica
collettivista= giustizia sociale
Soggetto pubblico: lo Stato
Lo stato è un ente sovrano con 3 poteri:
1) legislativo= parlamento
2) esecutivo= governo
3) giudiziario= magistratura
Lo stato moderno si basa su 3 principi: liberale, democratico, separazione dei poteri al fine di garantire la sovranità popolare
Altri soggetti pubblici
enti pubblici territoriali= sono enti autonomi con poteri decisionali esempio Comuni, Province e Regioni che sono le più importanti
enti pubblici autarchici (non politici) = “parastato” esempio Istat, università e Unione Europea organizzazione internazionale governativa
Unione Europea= organizzazione internazionale politica e economica a carattere regionale
settore no profit (3°settore) = insieme dei soggetti non lucrativi che hanno fini socialmente utili
Ragioni dell’intervento pubblico nell’attività economica
Lo stato svolge un ruolo molto importante nell’economia infatti svolge diverse funzioni:
propedeutica e istituzionale= il soggetto pubblico fornisce le infrastrutture e i servizi pubblici per far svolgere regolarmente l’attività economica
allocativa delle risorse= rimedia ai fallimenti del mercato consentendo lo sfruttamento ottimale delle risorse (valuta le risorse a disposizione e controlla come vengono impiegate)
distributiva= interviene per redistribuire in modo equo la ricchezza
stabilizzatrice dell’economia= interviene per stabilizzare l’andamento dell’economia (sostiene la domanda e controlla la spesa pubblica)
economica propulsiva= sostiene, incoraggia e promuove lo sviluppo del sistema
regolamentazione dell’attività economica= in modi diversi regola l’attività economica privata per tutelare i vari interessi (crea il quadro normativo all’interno del quale si muove l’attività d’impresa)
Limiti teoria neoclassica
La teoria neoclassica ha creato l’idea che il mercato è in grado di mettersi in equilibrio da solo perché domanda e offerta riescono a regolarsi ed è l’offerta che condiziona la domanda, ma questi principi non hanno funzionato perché il mercato autonomamente riesce magari a realizzare la piena occupazione ma non la giustizia sociale perché non sempre la domanda e l’offerta vanno d’accordo infatti si verificano le asimmetrie informative ovvero quando due soggetti economici non dialogano bene tra di loro, quindi non è detto che l’impresa conosca le preferenze del consumatore e viceversa.
Un altro motivo che ha portato al fallimento della teoria neoclassica è che viene osservato il singolo consumatore quindi si fa un’indagine microeconomica, al contrario dell’indagine macroeconomica che prende in considerazione i comportamenti di tutti
Beni
Ci sono dei bisogni importanti che il mercato non sempre riesce a soddisfare quindi interviene lo stato
bisogni individuali= bisogni che l’uomo avverte come singolo e vengono soddisfatti dalle imprese private
bisogni collettivi= bisogni che l’uomo sente in quanto parte di una comunità e si dividono in:
puri= bisogni che solo lo stato può soddisfare esempio difesa dei confini e ordine pubblico (bisogni pubblici)
misti= possono essere soddisfatti anche da privati esempio istruzione e sanità
i beni e i servizi pubblici possono essere:
indivisibili= diretti indistintamente a tutti i cittadini perché non si può calcolare la domanda individuale esempio difesa
divisibili= solo a chi li richiede e di cui si può determinare la quantità esempio traporti
Per esternalità positive e negative si intende l’effetto collaterale positivo o negativo dell’attività economica, da come agisce individualmente l’operatore economico esempio inquinamento delle imprese (negativo) centro commerciale con un grande parcheggio (positivo)
Altra ragione per la quale lo stato interviene nell’economia è quella di abbattere i monopoli e lo fa attraverso la legge ANTITRAST (10 ottobre 1990) per evitare la concorrenza sleale oppure offrendo lui stesso beni e servizi
Interviene anche per aumentare la produzione dei beni meritori che sono essenziali per il progresso della collettiva e per eliminare invece quelli demeritori che lo danneggiano esempio maggiori servizi sportivi e minor consumo di alcolici
Redistribuzione del reddito
Uno dei compiti dello stato è quello di realizzare la giustizia sociale, il suo obbiettivo è quello di redistribuire il reddito in modo equo ovvero prendere la ricchezza da dove ce n’è troppa e passarla alle classi sociali meno fortunate, gli strumenti più importanti che
vengono utilizzati sono la spesa pubblica e il prelievo fiscale
Proprietà e impresa pubblica
Il soggetto pubblico interviene per rispondere ai bisogni della collettività e correggere i fallimenti del mercato in 2 modi:
1) in qualità di proprietario dei beni= può gestirli nel modo più conveniente
2) di imprenditore= inizia a svolgere un’attività d’impresa offrendo beni e servizi, così facendo da una parte ha un’entrata aggiuntiva alle altre entrate pubbliche e dall’altra può influire sul mercato correggendone i difetti
Nel sistema economico misto le due presenze del soggetto pubblico vengono viste in modo diverso in base alla teoria economica-politica prevalente e ai relativi interessi:
1) quando prevale il favore statalista
nazionalizzazione delle imprese private= lo stato acquista la proprietà e il controllo delle industrie private esempio ENEL
regolamentazione statale dei mercati= le autorità pubbliche stabiliscono delle regole per il funzionamento dei mercati che gli operatori privati devono rispettare
2) quando prevale il favore liberista
privatizzazione= trasferimento dell’impresa o di un bene pubblico ai privati liberalizzazione= passaggio di un mercato da una condizione di monopolio pubblico a uno concorrenziale esempio Alitalia (può riferirsi anche alla rimozione di regole che consentono l’accesso a una determinata professione esempio avvocato)
deregulation= progressiva abolizione di norme legislative e di regolamenti imposti precedentemente dallo stato per imprese che operano in un determinato settore
Evoluzione del mercato
Ad un certo punto si ritorna all’idea liberista, ma in assenza di regole i soggetti più forti hanno approfittato di quelli più deboli favorendo la globalizzazione con la nascita delle multinazionali, questo provocò gravi conseguenze:
le imprese smettono di interessarsi all’economia interna e puntano a quella estera
difficoltà nel gestire un’economia così grande (economia globalizzata)
Tutti questi problemi provocano nel 2008 una crisi economica-finanziaria che pone fine al pensiero che il mercato da solo sia in grado di gestirsi perché la maggior parte delle banche e delle attività finanziarie vennero salvate grazie all’aiuto dello stato
Il ruolo dello stato è insostituibile ma il suo intervento viene fortemente criticato perché offre beni e servizi indispensabili ma non lo fa nel miglior modo possibile cioè a bassi costi e senza sprecare troppe risorse, inoltre molto spesso le imprese pubbliche sono gestite da manager che non svolgono bene il proprio lavoro e il bene pubblico viene utilizzato in modo scorretto dalle forze politiche per ottenere voti
Proprietà pubblica
I beni pubblici possono essere utilizzati oppure ceduti per ottenere dei ricavi, il demanio pubblico comprende tutti quei beni che sono destinati a scopi pubblici e che quindi sono di proprietà dello stato che li gestisce
Si divide in:
necessario= beni pubblici e indisponibili ovvero che soddisfano immediatamente un interesse pubblico, non sono un’entrata originaria e sono regolati dal diritto pubblico
accidentale= le stesse cose ma i beni possono essere anche privati ma appartengono allo stato
Il patrimonio pubblico può essere:
indisponibile= beni pubblici e disponibili ma dipende la loro destinazione, possono essere un’entrata originaria
disponibile= beni privati e liberamente disponibili, sono un’entrata originaria e sono regolati dal diritto privato
Negli ultimi anni è iniziato un processo di trasferimento dei beni dello stato agli enti locali grazie alla riforma federale-fiscale (federalismo demaniale) con l’obbiettivo di potersi finanziare da soli e di valorizzare il patrimonio pubblico
Il processo si basa su vari principi e criteri:
sussidiarietà, adeguatezza e territorialità= in base ai quali i beni vengono assegnati ali enti più vicini ai cittadini, in primis ai Comuni e poi alle Province e Regioni
capacità finanziaria dell’ente= se l’ente è in grado di soddisfare le esigenze, di gestire e valorizzare il bene
Impresa pubblica
Esistono 4 tipi di impresa pubblica:
1) azienda autonoma= è un’organizzazione separata che opera all’interno dello stato o di un altro ente pubblico al quale viene affidato l’esercizio di un’impresa pubblica
Può essere di 2 tipi:
statale= è costituita all’interno di un ministero e sono gestite da un direttore e da un consiglio di amministrazione esempio Poste Italiane
òocale= sono utilizzate dai Comuni e dalle Province per gestire i servizi pubblici importanti esempio acqua e rifiuti
2) ente pubblico economico= è un ente pubblico con personalità giuridica e patrimonio autonomo che esercita un’impresa commerciale anche se la maggior parte è stata privatizzata esempio Siae
3) esercizio in concessione= alcune volte lo stato affida la gestione di una sua impresa a un soggetto privato
4) società a partecipazione pubblica= l’impresa è giuridicamente autonoma ma dal punto di vista economico è pubblica perché lo stato tiene la maggioranza del capitale e del pacchetto azionario
Processo di privatizzazione
Il soggetto pubblico ha deciso di ritirarsi dal mercato lasciandolo ai privati, è stata una scelta forzata per via della nascita dell’Unione Europea per rispettare la normativa ANTITRUST che prevedeva la libera concorrenza e per via del Trattato di Maastricht che evidenziò il debito pubblico
Ci sono 2 fasi:
1) privatizzazione formale= le aziende autonome e gli enti pubblici vengono trasformati in società per azioni
2) sostanziale= la proprietà dell’impresa passa ai privati, la fase però è rimasta incompleta perché lo stato possiede comunque la maggioranza delle azioni esempio RAI, questo ha ostacolato il processo di liberalizzazione che è stato ritardato a sua volta dal problema della proprietà delle grandi infrastrutture per via degli elevati costi di costruzione nessun nuovo concorrente sarebbe risulto a crearsi una rete propria, si è risolto affidando la proprietà delle reti all’impresa pubblica privatizzata mentre la gestione è stata aperta alla libera concorrenza
Regolamentazione del mercato
Si è passati da uno stato produttore a uno stato regolatore, ma il suo eccessivo intervento non sempre è visto in modo positivo perché può creare dei problemi, proprio per questo motivo sono nate le autorità indipendenti (authority) che sono composte da una Commissione, un Consiglio e un Presidente che vengono nominati dal Parlamento
Tra tutte la più importante è l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, conosciuta come ANTITRUST o AGCM istituita nel 1990 dalla legge n.287 che ha come obbiettivo la libera concorrenza e il corretto svolgimento del mercato
Per far si che tutti la rispettino con l’art.3 del Trattato Istitutivo della Comunità Europea sono stati stabiliti dei principi fondamentali:
divieto di intese o pratiche concordate tra imprese
divieto per le imprese che hanno una posizione dominante di farne un esercizio abusivo
obbligo per gli stati membri di assicurare la trasparenza delle relazioni finanziarie tra i poteri pubblici e le imprese pubbliche
la regolamentazione degli interventi economici degli stati membri a favore delle imprese nazionali
Anche in Italia è stata emanata una disciplina antimonopolistica con la legge del 10 ottobre 1990 n.287 che si basa sugli stessi principi, inoltre afferma che l’Autorità ha anche il compito di applicare le norme del Codice del consumo (decreto legislativo n.206 del 2005) per quanto riguarda le pratiche sleali e la pubblicità ingannevole
Influenza della legislazione di protezione sul funzionamento del mercato
L’intervento pubblico può influenzare il funzionamento del mercato tramite leggi o normative come per esempio quella della sicurezza sul lavoro che obbliga le imprese a dotarsi di sistemi di sicurezza per la formazione del personale e la prevenzione di infortuni al fine di ridurre i rischi, tutto ciò ovviamente tutela il lavoratore ma incide fortemente sui costi e sull’organizzazione dell’impresa oppure quella che riguarda la durata del rapporto di lavoro
(da pag 12 a pag 68)
RELAZIONI INTERNAZIONALI
SISTEMA ECONOMICO
Al girono d’oggi il problema economico sta nelle scarsità delle risorse
perché i beni disponibili sono limitati cioè destinati a finire quindi l’uomo non
riesce a soddisfare tutti i propri bisogni.
L’attività economica si svolge all’interno di un sistema economico che é
l’insieme delle relazioni che i vari soggetti instaurano tra di loro, e sono:
• l
a famiglia
• l
’impresa
• l
o stato
• i
l resto del mondo
Lo stato svolge un ruolo molto importante all’interno dell’economia infatti si
occupa della finanza pubblica ovvero l’attività finalizzata a reperire risorse
finanziarie per i servizi per la collettività (le entrate tramite le tasse che i
cittadini pagano servono per sostenere la spesa pubblica)
- la scienze delle finanze è una parte della finanza pubblica che ha il compito
di analizzare i comportamenti delle autorità
- l’economia politica studia l’intervento dello stato nel sistema economico
- la politica economica= è l’insieme dei provvedimenti presi dallo stato per
raggiungere gli obbiettivi
TIPI DI SISTEMI ECONOMICI
1) LIBERISTA
Gli economisti classici sostenevano il sistema liberista ovvero lo stato non
interviene nell’economia perché secondo loro il mercato lasciato libero di agire
riesce sempre a trovare il suo equilibrio grazie ai meccanismi della concorrenza
e delle variazioni dei prezzi (mano invisibile di Adam Smith)
Questa teoria si basa sulla libera iniziativa economica e sul fatto che sia
l’offerta che determina la domanda (legge degli sbocchi)
art icolo 41 : l’iniziativa economica privata è libera ma non si deve svolgere in
contrasto con l’utilità sociale, se ci sono degli squilibri lo stato deve intervenire
La finanza pubblica interviene in modo neutrale (finanza neutrale) cioè senza
gravare troppo sui cittadini, infatti in un sistema liberista non si pagano tasse
elevate proprio perché si basa sul principio della proporzionalità ovvero che
tutti pagano in proporzione al proprio reddito.
Purtroppo però questo sistema nell’800 porta ad un accumulo di capitale e
investimenti e a vari problemi perché se il sistema tributario favorisce le
imprese (visto che è nato con la borghesia) non è un sistema che redistribuisce
il reddito in maniera equa proprio per questo motivo in Gran Bretagna iniziano
a nascere delle problematiche sociali
2) COLLETTIVISTICO
Per cercare di tenere sotto controllo la situazione gli economisti della scuola
socialista capiscono che la presenza dello stato è fondamentale, lo stato deve
intervenire nell’economia per portare equilibrio, eliminando le disuguaglianze
tra le classi sociali (offrendo a quelle più povere il proprio aiuto), quindi da
principi liberali si passa a principi socialisti che sostengono la classe operaia
infatti nascono i primi sindacati per tutelare i lavoratori
Nasce cosi un sistema progressivo per quanto riguarda il pagamento delle
tasse, che è più equitativo perché si applicano aliquote diverse in base agli
scaglioni di reddito
articolo 53: tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della
loro capacità contributiva, ci deve essere equità che è un principio
fondamentale
Con il proletariato al potere nasce un nuovo sistema economico quello
collettivistico (economia pianificata) nel quale lo stato è il protagonista
assoluto infatti non c’è la proprietà privata perché i fattori produttivi sono nelle
sue mani e tutti lavorano per lui che è l’unica grande impresa
Il sistema neoclassico fallisce e nel 1929 scoppia una crisi economica
causata dal crollo della Borsa di Wall Street a New York il famoso giovedì nero,
questo perché c’era un’eccesso di offerta rispetto alla domanda (grandi
quantità di risorse a disposizione, ma i prodotti erano invenduti quindi le
imprese falliscono, aumenta la disoccupazione, perdita del potere d’acquisto e
inflazione= effetto tragico a catena)
La crisi economica poi scatenò quella finanziaria con il fallimento di molte
banche e quindi i risparmiatori persero i propri soldi
Il mercato da solo stava collassando allora lo stato decide di intervenire con il
New Deal un importante intervento di politica economica
Dopo questa crisi Keynes fa una profonda critica alla teoria classica che non
funzionava perché aveva generato una crisi economica a livello mondiale,
secondo lui il mercato da solo non riesce a raggiungere l’equilibrio, è la
domanda che determina l’offerta ed infine lo stato deve essere presente
nell’economia e deve intervenire per controllare il funzionamento del sistema
per evitare possibili crisi economiche e interviene attraverso la spesa pubblica
e il prelievo fiscale
Per finanzia congiunturale si intende lo stato che interviene con una politica
anticiclica per stabilizzare le fasi di espansione/depressione (sostiene la
domanda nei periodi di depressione aumentando la spesa e riducendo il
prelievo fiscale, oppure frena la domanda nei periodi di espansione per
realizzare gli avanzi di bilancio)
3) MISTO
Si raggiunge cosi un sistema economico misto il Welfare State (stato
sociale) nel quale lo stato interviene nell’economia per garantire assistenza e
benessere ai propri cittadini
articolo 3 c. 2: è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che limitando la libertà e l'uguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese
questo sistema economico viene definito misto perché contiene elementi di
entrambi gli altri 2 modelli economici:
• l
iberista= libertà di iniziativa economica
• c
ollettivista= giustizia sociale
SOGGETTO PUBBLICO: LO STATO
Lo stato è un ente sovrano con 3 poteri:
1) legislativo= parlamento
2) esecutivo= governo
3) giudiziario= magistratura
Lo stato moderno si basa su 3 principi: liberale, democratico, separazione dei
poteri al fine di garantire la sovranità popolare
ALTRI SOGGETTI PUBBLICI
• e
esempio
nti pubblici territoriali= sono enti autonomi con poteri decisionali
Comuni, Province e Regioni che sono le più importanti
• e
esempio
nti pubblici autarchici (non politici)= “parastato” Istat, università
e Unione Europea organizzazione internazionale governativa
• Un
ione Europea= organizzazione internazionale politica e economica a
carattere regionale
• s
ettore no profit (3°settore)= insieme dei soggetti non lucrativi che hanno
fini socialmente utili
RAGIONI DELL’INTERVENTO PUBBLICO NELL’ATTIVITÀ ECONOMICA
Lo stato svolge un ruolo molto importante nell’economia infatti svolge diverse
funzioni:
• p
ropedeutica e istituzionale= il soggetto pubblico fornisce le infrastrutture
e i servizi pubblici per far svolgere regolarmente l’attività economica
• a
llocativa delle risorse= rimedia ai fallimenti del mercato consentendo lo
sfruttamento ottimale delle risorse (valuta le risorse a disposizione e controlla
come vengono impiegate)
• d
istributiva= interviene per redistribuire in modo equo la ricchezza
• s
tabilizzatrice dell’economia= interviene per stabilizzare l’andamento
dell’economia (sostiene la domanda e controlla la spesa pubblica)
• e
conomica propulsiva= sostiene, incoraggia e promuove lo sviluppo del
sistema
• r
egolamentazione dell’attività economica= in modi diversi regola
l’attività economica privata per tutelare i vari interessi (crea il quadro
normativo all’interno del quale si muove l’attività d’impresa)
LIMITI TEORIA NEOCLASSICA
La teoria neoclassica ha creato l’idea che il mercato è in grado di mettersi in
equilibrio da solo perché domanda e offerta riescono a regolarsi ed è l’offerta
che condiziona la domanda, ma questi principi non hanno funzionato perché il
mercato autonomamente riesce magari a realizzare la piena occupazione ma
non la giustizia sociale perché non sempre la domanda e l’offerta vanno
d’accordo infatti si verificano le asimmetrie informative ovvero quando due
soggetti economici non dialogano bene tra di loro, quindi non è detto che
l’impresa conosca le preferenze del consumatore e viceversa.
Un altro motivo che ha portato al fallimento della teoria neoclassica è che viene
osservato il singolo consumatore quindi si fa un’indagine microeconomica, al
contrario dell’indagine macroeconomica che prende in considerazione i
comportamenti di tutti
BENI
Ci sono dei bisogni importanti che il mercato non sempre riesce a soddisfare
quindi interviene lo stato
• b
isogni individuali= bisogni che l’uomo avverte come singolo e vengono
soddisfatti dalle imprese private
• b
isogni collettivi= bisogni che l’uomo sente in quanto parte di una comunità
e si dividono in:
- p
esempio
uri= bisogni che solo lo stato può soddisfare difesa dei confini e
ordine pubblico (bisogni pubblici)
- m
esempio
isti= possono essere soddisfatti anche da privati istruzione e sanità
i beni e i servizi pubblici possono essere:
- i
ndivisibili= diretti indistintamente a tutti i cittadini perché non si può
esempio
calcolare la domanda individuale difesa
- d
ivisibili= solo a chi li richiede e di cui si può determinare la quantità
esempio traporti
Per esternalità positive e negative si intende l’effetto collaterale positivo o
negativo dell’attività economica, da come agisce individualmente l’operatore
esempio
economico inquinamento delle imprese (negativo) centro commerciale
con un grande parcheggio (positivo)
Altra ragione per la quale lo stato interviene nell’economia è quella di
abbattere i monopoli e lo fa attraverso la legge ANTITRAST (10 ottobre
1990) per evitare la concorrenza sleale oppure offrendo lui stesso beni e servizi
Interviene anche per aumentare la produzione dei beni meritori che sono
essenziali per il progresso della collettiva e per eliminare invece quelli
esempio
demeritori che lo danneggiano maggiori servizi sportivi e minor
consumo di alcolici
REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Uno dei compiti dello stato è quello di realizzare la giustizia sociale, il suo
obbiettivo è quello di redistribuire il reddito in modo equo ovvero prendere la
ricchezza da dove ce n’è troppa e passarla alle classi sociali meno fortunate, gli
strumenti più importanti che
vengono utilizzati sono la spesa pubblica e il prelievo fiscale
PROPRIETÀ E IMPRESA PUBBLICA
Il soggetto pubblico interviene per rispondere ai bisogni della collettività e
correggere i fallimenti del mercato in 2 modi:
1) in qualità di proprietario dei beni= può gestirli nel modo più conveniente
2) di imprenditore= inizia a svolgere un’attività d’impresa offrendo beni e
servizi, così facendo da una parte ha un’entrata aggiuntiva alle altre entrate
pubbliche e dall’altra può influire sul mercato correggendone i difetti
Nel sistema economico misto le due presenze del soggetto pubblico vengono
viste in modo diverso in base alla teoria economica-politica prevalente e ai
relativi interessi:
1) quando prevale il favore statalista
• n
azionalizzazione delle imprese private= lo stato acquista la proprietà e il
esempio
controllo delle industrie private ENEL
• r
egolamentazione statale dei mercati= le autorità pubbliche stabiliscono
delle regole per il funzionamento dei mercati che gli operatori privati devono
rispettare
2) quando prevale il favore liberista
• p
rivatizzazione= trasferimento dell’impresa o di un bene pubblico ai privati
liberalizzazione= passaggio di un mercato da una condizione di monopolio
esempio
pubblico a uno concorrenziale Alitalia (può riferirsi anche alla
rimozione di regole che consentono l’accesso a una determinata professione
esempio avvocato)
• d
eregulation= progressiva abolizione di norme legislative e di regolamenti
imposti precedentemente dallo stato per imprese che operano in un
determinato settore
EVOLUZIONE DEL MERCATO
Ad un certo punto si ritorna all’idea liberista, ma in assenza di regole i soggetti
più forti hanno approfittato di quelli più deboli favorendo la globalizzazione
con la nascita delle multinazionali, questo provocò gravi conseguenze:
• l
e imprese smettono di interessarsi all’economia interna e puntano a quella