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Distinguiamo questo passaggio di stato in : evaporazione ed ebollizione.
La differenza sostanziale tra i due processi è che:
o l’evaporazione è un processo che avviene naturalmente in qualsiasi condizione di pressione e temperatura, poiché noi non andiamo ad intervenire per far sì che il processo avvenga.
Esempi:
1. Se io prendo un bicchiere d’acqua e lo verso sul pavimento e né lascio una parte nel bicchiere, vedremo che tra una settimana non ci sarà né l’acqua versata nel pavimento né quella rimasta nel bicchiere;
2. L’acqua sul pavimento evaporerà per prima rispetto all’acqua che si trova nel bicchiere perché: Il processo di evaporazione è facilitato nel momento in cui aumenta la superficie di distribuzione del liquido, più la superficie del liquido è ampia, maggiore sarà la facilità con cui il liquido passa allo stato aeriforme. (es. straccio casa)
3. Il processo d’evaporazione è sicuramente condizionato dalla pressione, infatti, abbiamo detto che l’acqua che sta nel bicchiere evapora più lentamente di quella buttata sul pavimento perché gli strati di acqua che stanno al di sotto di quello superficiale del bicchiere subiscono sia la pressione atmosferica che quella idrostatica.
4. Se io metto un bicchiere d’acqua sotto una campana di vetro, eliminando tutta l’aria all’interno, creando il vuoto, succede che l’acqua evapora e vedremo che si crea condensazione sul vetro. Dove non c’è pressione il processo di evaporazione è immediato (ecco perché sulla luna non c’è acqua).
o L’ebollizzione avviene quando noi somministriamo calore ad una data sostanza, quindi è un processo indotto provocato dal fatto che noi forniamo calore.
Tensione di vapore: la pressione che un aeriforme esercita sulle pareti del contenitore nel quale si trova.
Se io prendo una sostanza allo stato liquido che sta evaporando in una campana di vetro con aria dentro, anche lì avviene il processo di evaporazione, man mano che le particelle di liquido evaporano, aumenta la quantità di gas che si trova nella campana di vetro, quindi aumentando il numero di particelle che si trovano allo stato aeriforme aumenterà la pressione che queste esercitano sulle pareti del contenitore, addirittura vedremo anche che questa pressione la vedremo anche sul liquido che non solo si abbassa per effetto dell’evaporazione ma si abbassa anche per effetto dell’aumento di pressione che la quantità di liquido evaporato applica maggiormente sulla parte liquida che è rimasta.
Tensione di vapore saturo: il valore massimo di pressione per cui la sostanza rimane allo stato aeriforme. Oltre la tensione di vapore saturo comincia il processo di liquefazione.
Es.
Si prende un tubo torriceliano, pieno di mercurio, se vado a inserire all’interno delle particelle di un gas qualsiasi (elio, etere ecc.) succede che le particelle del gas essendo più leggere salgono in superficie e ovviamente si accumulano nella parte superiore del tubo, accumulandosi si crea una pressione, da qui vediamo che il livello del mercurio si abbassa per effetto della pressione del gas.
A un certo punto si nota che nella parte superiore si forma uno strato liquido del gas inserito nel tubo, in pratica a un certo punto il nostro vapore è diventato saturo, cioè a un certo punto succede che se io continuo a spruzzare dell'elio arriverà il momento in cui il tubo è saturo di vapore, ossia ha raggiunto il massimo di sostanza allo stato aeriforme che poteva contenere, non potendone contenere più, il gas allo stato aeriforme liquefa.