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Insetti

Classe insecta

Phylum Arthropoda

Arti e corpo segmentati

• corpo ricoprerto da esoscheletro

• Mute: perdita del vecchio esoscheletro e produzione di uno nuovo

• ectodermi

Derivano da organismi metameri cioè ripetizione di strutture.

Il copro dell'insetto di può dividere in setti (capo, torace e addome) suddivisi a loro volta in

segmenti (somiti), ai setti sono unite le appendici (zampe, apparato boccale, antenne) divisi

a loro volta in articoli.

Setti Segmenti Appendici Articoli

Capo antennale App.boccale

6somiti intercalare

2 aperture mandibolare Antenne n°di articoli variabile

boccale mascellare

• foro occipitale labiale

Torace protorace 3 paia di zampe coxa

mesotorace (1 per segmento) trocantere

metotorace 2paia di ali femore

(espansioni del tibia

meso-meta torace) tarso(da 1-5 articoli)

Addome 12 somiti(uriti) in 8° e 9° urite vari articoli

(come 12 anelli, App.genitale

ultimi 6 spesso Gonapofisi

fusi insieme) 12° urite impari=pigopodio

parte dorsale:urotergite cerci o altre appendici

p.ventrale:urosternite pari=urogonfi

parti laterali Esoscheletro

Detto anche tegumento, è uno scheletro rigido esterno, lo si trova su tutto il corpo (anche

zampe e appendici) impermeabile, composto prevalentemente da chitina (la stessa chitina

che si trova nei funghi che si chiama micosina per distinguerla da quella degli insetti) e

proteine.

Si introflette verso l'interno con processi che lo irrobustiscono e consentono l'attacco dei

muscoli e degli organi interni.

Le sue funzioni sono quella di protezione, riduce la perdita di acqua evitando la

disidratazione, impedisce il passaggio di virus, parassiti e sostanze tossiche.

Ha funzione portante, di sostegno per gli organi interni e consente i movimenti fisiologici

dell'insetto.

Endoscheletro.

L'endoscheletro degli insetti è un apparato, strettamente associato all'esoscheletro, di cui è

in effetti un'espansione interna. Sia per lo sviluppo sia per le funzioni svolte, l'endoscheletro

degli insetti non ha alcuna analogia con quello dei vertebrati.

Gli Insetti non sviluppano un vero e proprio scheletro interno, bensì un sistema di processi

interni dell'esoscheletro che hanno lo scopo generale di potenziarne le sue funzioni. Le

funzioni svolte dall'endoscheletro si riassumono nelle seguenti:

rinforza determinate regioni del corpo migliorando l'efficienza dell'esoscheletro;

• sostiene alcuni organi interni

• aumenta la superficie per l'attacco di sistemi muscolari di una certa importanza nella

• biologia dell'insetto, quali, ad esempio i muscoli indiretti delle ali e quelli delle

appendici boccali.

Lo troviamo dunque nel capo viene chiamato tentorio, sostiene il cervello e i muscoli del

capo stesso.

Nel 1° tratto del canale alimentare (stomodeo, app. boccale, intestino anteriore e posteriore e

trachee)

Nell'ultima parte dell'apparato digerente (ultima parte dell'intestino) e nei condotti degli

organi genitali.

Struttura

La cuticola è il rivestimento più esterno di tipo non cellulare, secreta dalle cellula

dell'epidermide sottostante, è attraversata da una rete di terminazioni nervose.

1. Epicuticola: molto sottile ma complessa, costituita da vari strati. La componente chimica da

cui è composta è la cuticolina, sostanza grassa impermeabilizzante.

Strati Cemento; esterno e lipoproteico,'è l'ultimo strato ad essere secreto dalle ghiandole

• epidermiche.

Ceroso; impregnato di cere impermeabilizzanti, secreto dopo la muta e prima del cemento e

• formato da lipidi e idrocarburi.

Esocuticola: strato più rigido e coriaceo, è il sostegno dell'esoscheletro.

2. Formato da poca chitina e molte più proteine tannizate (sclerotina, cutinicola indurita)

Endocuticola strato più spesso composto da chitina e resilina (da una maggiore

3. :

flessibilità)

Epidermide

L'epidermide è un epitelio semplice, formato cioè da un solo strato di cellule.

Strato secernente: costituita da cellule che secernono

chitina e proteine

• cere impregnanti e altre sostanze grasse

• strato sottostane=membrana basale

Queste sostanze regolano il susseguirsi delle varie fasi di accrescimento (sotto controllo

ormonale) secernendo gli enzimi di disfacimento delle sostanze proteiche e grasse per

favorire le mute, infatti sono particolarmente attive negli stadi giovanili, in quanto in

prossimità della muta devono generare la nuova cuticola.

Membrana basale

Strato sottile con struttura non differenziata, formata da cellule di fibra collagene ( tessuto

connettivale) ha la funzione di isolamento tra epidermide e cavità interna del corpo.

Nella cuticola sono presenti zone di maggiore resistenza (scleriti): segmenti in cui la

cuticola è indurita e inspessita con formazione di placche.

E zone di minore resistenza: (suture) in cui l'esoscheletro non è rigido, sono membrane

articolari che permettono al copro di muoversi. epicuticola

esocuticola

Funzione portante

statica e dinamica Cuticola o esoscheletro endocuticola

Tegumento Epidermide Processi

Membrana basale

Funzione di rivestimento appendici

endoscheletro

Capo

Capsula rigida derivata dalla fusione di 6 metameri, ha due aperture: quella boccale (fornita

di appendici boccali) e il foro occipitale, posteriormente collegato al torace da una

membrana detta cono, per il passaggio dell'apparato digerente e delle fibre nervose.

Posizione del capo rispetto al torace, quindi dell'apparato boccale rispetto all'asse

longitudinale del corpo, è la conseguenza dell'adattamento all'ambiente e al modo di nutrirsi.

L'indice del comportamento dell'insetto si manifesta nella posizione e nella struttura

dell'apparato boccale.

Si suddivide nei seguenti modi:

Prognato: rivolto in avanti sul prolungamento dell'asse del copro.

Ipognato: rivolto verso il basso, perpendicolare all'asse del copro.

Metagnato. Rivolto verso il basso, ma obliquo rispetto l'asse del corpo.

Epignato: rivolto verso il basso in obliquo

Organi della vista

Coppia di occhi composti, situati ai lati del corpo.

• Coppia di occhi semplici, ocelli, non sempre presenti

Antenne

Inserite nella regione frontale, articolate in fossette dette toruli con numero di articoli

(antennomeri) variabile.

Si distinguono in 3 parti:

1. Scapo: segmento basale, lungo, inserito nel torulo.

2. Pedicello: 2° segmento

3. Flagello: serie di segmenti simili fra loro. Nella parte terminale può essere

ingrossato.

Varietà di forme a seconda della specie, del sesso e dello stadio di sviluppo: Filiformi,

clavate, genicolate, lamellate.

Sono sede di organi recettori chimici, tattili e termici. Percosse da reti di nervi e emolinfa.

Possono aver subito modificazioni funzionali e morfologiche.

Apparato boccale

Le parti boccali esterne hanno la funzione di prelevare il cibo, tranciarlo e masticarlo prima

di passare nella cavità boccale. L'apparto boccale è moto variabile da un ordine all'altro,

quello più primitivo di riferimento è l'apparato masticatore.

Si suddivide in:

labbro superiore: regione del corpo (e non degli organi boccali) che ricopre il resto

dell'apparato, concorre in modo determinate alla presa del cibo.

Mandibole: Sono 2, a forma subpiramidale di un unico pezzo. Rigide e robuste di solito

dentellate sul lato interno, azionate da potenti muscoli. Hanno la funzione di tagliare il cibo.

Mascelle: Due anch'esse, situate dietro alle mandibole, servono per trattenere il cibo mentre

le mandibole lo lacerano. Si suddividono in:

1. cardine: si articola con il cranio

2. Stipite: parte mediana, differenzia due lobi mobili, la lacinia (interna) e la galea

(esterna).

Palpo mascellare: non sempre presente, provvisto di numerosi organi sensoriali utili per

cercare il cibo e selezionarlo.

Labbro inferiore: Deriva dalla fusione di 2 appendici simili a mascelle dalla simile ha la

funzione e divide la cavità boccale. Si individuano diverse zone:

Mento

• Premento

• 4 lobi: Glosse (2 interni) e paraglosse (due esterni)

Dietro all'apertura boccale troviamo la prefaringe, una specie di lingua che divide la cavità

boccale in due parti rispettivamente: Cibario e salivario.

Tipi di apparati boccali

Diventano strutture specializzate e si suddividono in:

Masticatore lambente: Tipico di coleotteri cerambicidi e imenotteri vespoidei adulti. Si

differenzia in:

Il labbro superiore può essere libero o fuso con il clipeo( Regione del capo posta subito davanti al a

margine anteriore della fronte con il quale è generalmente saldato, anche con obliterazione della sutura clipeo-frontale)

volte ha funzione di presa.

Le mandibole sono presenti e funzionali come per l'apparato masticatore e servono epr

lacerare.

Il complesso maxillo-labiale è costituto dalla modificazione funzionale delle mascelle e del

labbro inferiore;

Le mascelle hanno delle galee notevolmente allungate a formare una lingua.

Il labbro inferiore ha due glosse allungate e fuse assieme alla base a formare un organo

adatto a leccare detto ligula.

Masticatore lambente-succhiante: Tipico degli imenotteri apoidei. Si suddivide in:

labbro superiore di scarsa importanza.

Mandibole: non dentellate, non servono per la masticazione ma per la modellazione della

struttura dei favi negli alveari.

Mascelle: galea molto sviluppata e allungata con palpi ridotti.

Labbro inferiore: Glosse fuse per tutta la lunghezza= ligula. Galee e palpi labiali accostati

alla ligula in un tubo di aspirazione per succhiare il nettare.

Succhiante non perforante: Tipico dei lepidotteri. Dannosi allo stadio larvale in cui il loro

apparato boccale è masticatore, modificandosi poi con galee e lacinie fuse insieme a

formare il lobario.

Labbro superiore e mandibole sono presenti ma non funzionali.

Le mascelle hanno le galle molto sviluppate in lunghezza, dal loro accostamento si forma un

tubo, la spiritromba, normalmente tenuta arrotolata viene estro flessa per succhiare il

nettare. Palpi e lacinie ridotti.

Il labbro inferiore chiude ventralmente la cavità boccale.

Succhiante perforante: (pungente) Tipico dei rincoti sia negli stati giovanili che adulti.

Le cimici e gli afidi si nutrono di linfa grezza o elaborata diminuendone poi gli zuccheri in

eccesso.

Il labbro superiore a forma di lancetta non ha importanza funzionale.

Le mandibole sono allungate e trasformate in stiletti che accompagnano le mascelle durante

la perforazione.

Le mascelle sono trasformate in stiletti scanalati internamente, accostati formano al loro

interno due canali (uno dorsale e uno ventrale)

Il labbro inferiore è una struttura grossa e scanalata per raccogliere gli stiletti a riposo, detta

rostro.

Mandibole e mascelle penetrano nel tessuto vegetale (il labbro inferiore non entra e si

ripiega a gomito) viene emessa saliva con funzione predigerente e quindi si attiva

l'aspirazione.

In alcuni rincoti nella saliva sono presenti sostanze tossiche che provocano deformazioni o

irritazioni nel punto di penetrazione.

Succhiante pungente (perforante): Tipico di ditteri culicidi e femmine di zanzare, l'apparato

boccale p molto allungato rispetto ai rincoti, anche il labbro superiore e la prefaringe sono

trasformati in stiletti allungati (con mandibole e mascelle) il labbro inferiore è allungato per

raccogliere gli stiletti come nei rincoti, i palpi quando sono repsenti sono trasformati in

labelli espansi nella parte terminale.

La loro azione è:

1. Pungente, cioè, perfora la pelle con gli stiletti mentre il labbro inferiore si ripiega a

gomito.

2. Succhiante. Emissione di saliva con funzione anticoagulante e predigestiva.

Lambente succhiante: Tipico dei ditteri muscidi adulti.

Scomparsa delle mandibole e delle mascelle. Il labbro inferiore è molto sviluppato, carnos

nella parte terminale dove si allarga in due espansioni, i labelli che formano la proboscide

(formando una specie di ventosa). I labelli sono percorsi da pseudotrachee e canali capillari.

La loro azione è quella di identificazione del substrato con sensilli posti sulle zampe; Vi è

poi l'assunzione del liquido per capillarità attraverso il labelli nella bocca, provvista di una

pompa che confluisce il cibo nello stomaco.

N.B. Nella scala evolutiva della classe degli insetti gli apparati boccali tendono a ridurre le

parti masticatrici (mandibole e lacinie) e a sviluppare quelle lambenti (glosse e galee)

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