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CLASSIFICAZIONE
Tra le numerose classificazioni delle macchine, una molto
generale e tecnica è quella che individua le macchine
trasformatrici di energia in tre grandi categorie:
-macchine motrici (o motori) trasformano energia disponibile in
energia meccanica utile (cioè lavoro). Sono di questo tipo quelle
che trasformano, in energia meccanica utile, l’energia elettrica,
chimica l’energia di pressione posseduta da liquidi e gas.
-macchine generatrici (o generatori), che trasformano energia
motrice in energia elettrica, idraulica, pneumatica ecc.;
-macchine operatrici, che eseguono una lavorazione e
comprendono in particolare le macchine utensili.
CENNI STORICI
L’uomo in primo luogo ha sviluppato le macchine elementari a cui ha
applicato l’energia, sia umana, animale, idraulica, ecc. L’energia in
seguito fu data dal vapore, dai motori a combustione interna e da
quello elettrico. La complessità allora delle macchine non soltanto è
aumentata, ma ha fatto in modo di far funzionare azioni complesse:
una complessità intrinseca, meccanica e organizzativa delle
macchine, ma anche la complessità delle azioni che le macchine
possono effettuare.
EGITTO
Studiare la tecnologia nel periodo egiziano significa studiare
soprattutto la tecnologia inerente alla costruzione della piramide.
Nella tecnologia della piramide troviamo la sintesi di tutta la
tecnologia avanzata dell’Egitto. Il primo che parlò di tecnologia fu
Erodoto, lo storico greco che visitò personalmente nel 500 a.C.
l’Egitto. Una domanda ci si pone: i tecnici egiziani dove trovarono
una cosi grande forza per sollevare e spostare questi immensi blocchi
di pietra strappati dalla montagna? Secondo studi recenti
probabilmente avvenne in questo modo: la grande forza del sole e la
forza dell’acqua avevano formato una eccezionale macchina che
permetteva questi spostamenti. Effettuando una misura precisa
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potremmo accorgerci che un blocco di legno si gonfia quando le sue
fibre per capillarità assorbono l’acqua e si ritira quando, per azione
dei raggi del sole, l’acqua assorbita evapora ed il legno si asciuga.
Questo rigonfiamento avviene però in uno strano modo: il cubo di
legno rimane della stessa lunghezza nel senso delle fibre, ma le sue
dimensioni cambiano in senso perpendicolare alle fibre stesse. Questa
tecnica fu utilizzata in tempi ancora più remoti nelle cave quando si
effettuavano spaccature di enormi blocchi di pietra attraverso dei
cunei di legno inseriti nelle fenditure rompendo così, una volta
bagnati, la pietra stessa (traccia di questo procedimento risultano
chiaramente nelle cave di granito di Assuan). I tecnici Egiziani
utilizzavano per spingere questi enormi massi un grande numero di
legni corti, tronchi segati a forma di cubo, che poi mettevano in fila,
posti con le fibre legnose in senso traversale, dando l’ordine poi agli
uomini di bagnarli rapidamente; si vedeva allora questa lunghissima
fila di pezzi di legno allungarsi più di un metro. Dopo di che il sole li
asciugava rapidamente, i cubi di legno ritornavano nelle loro
dimensioni originali e i tecnici ripetevano la stessa operazione fino a
spingere questi grandi macigni di pietra nei posti desiderati. Questa
macchina era un vero e proprio “motore solare”. I legni formavano
una specie di immenso pistone dotato di movimento lento ma di
grande potenza. Forse con questa macchina si potevano ottenere
avanzamenti di 5 o 6 metri al giorno quando il sole era nel pieno della
stagione estiva. 3
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Quando l’uomo non aveva fonti di energia capace di compiere le
varie attività e le abilità tecniche erano limitate, sognava la
costruzione della macchina più complessa mai esistita: una una
replica degli esseri umani.
Questa idea è presente anche nella mitologia greca.
GRECIA
La civiltà Greca non ha sviluppato le macchine, perché? Ci sono
parecchie risposte. Alcuni giustificano questo con la disponibilità
limitata dei metalli: tuttavia le macchine potevano essere costruite
anche con il legno. Altri intravedono la causa nell’insufficienza delle
fonti energetiche; forse, ma la civiltà greca aveva il potenziale
energico per costruire macchine più complesse di quelle che
realmente sono state prodotte durante quel lungo millennio. Oppure
c'era un'ideologia che ha impedito tale sviluppo, un disprezzo dei
lavori manuali, considerati attività inferiori ed il privilegio dello
studio, ad esempio della filosofia. Una ulteriore causa può essere
attribuita anche a motivi religiosi.
Nato nel 287 a.C. e mori tra i/ 212-296 a.C. e le
ARCHIMEDE:
sue scoperte nel campo della tecnologia furono numerosissíme
sebbene Archimede vedeva con preferenza le ricerche teoriche.
Queste principali scoperte furono sempre secondo la tradizione,
la leva, gli specchi ustori, apparecchi per il lancio di proiettili,
gru per sollevare e poi affondare le navi nemiche, un
meraviglioso modello rappresentante i moti dei corpi celesti,
macchine idrauliche destinate per l'irrigazione o al
prosciugamento e perfino un organo idraulico, ingegnosi
strumenti per il varo e per l'approdo delle navi tutte queste
macchine si dice che furono inventate da Archimede.
Di Erone e della sua vita si sa molto poco, visse ad
ERONE:
Alessandria d’Egitto quando questa era diventata una città ric-
ca e fiorente; diresse ad Alessandria la famosa scuola di inge-
gneria. Fra i suoi trattati notevole è la PNEUMATICA, raccolta
dedicata alla proprietà dei gas e descrivente ingegnosi apparecchi
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idraulici e straordinari automi. Fra gli altri studi meritano di es-
sere ricordati quelli sulla geometria e il trattato SULLA CO-
STRUZIONE DEGLI AUTOMI, in cui è contenuto la descrizione
di numerose figure automatiche.
Neanche i Romani malgrado la loro praticità non
I ROMANI:
sviluppare a fondo le preziose eredità degli ingegneri
seppero
alessandrini. Essi rivelarono senza dubbio grandi capacità
nell'ambito dell'edilizia ma, non riuscendo a comprendere
l'interesse della vera e propria ingegneria meccanica, non
avvertirono l’importanza pratica delle scoperte e delle ricerche
sulle nuovi fonti di energia.
Fu comunque un ingegnere romano del I secolo d.C., a
perfezionare il mulino ad acqua, che era rimasto fino a quel
momento un macchinario di uso domestico, a renderlo capace di
grande produzione: cioè, a trasformarlo da strumento artigianale in
macchina industriale. Quando pensava ad una macchina
LEONARDO DA VINCI:
Leonardo vi era sempre portato da un problema reale che lo
assorbiva e cercava, quindi, di risolverlo. Siamo nel Rinascimento
che vuole molti artisti, ingegneri, e architetti intenti a proteggere e
a consumare opere che hanno dato allo stesso Leonardo da Vinci
spunto per le sue idee come ad esempio alcuni studi fatti dal
Bramante.
.Osservando i disegni di Leonardo e i modelli costruiti ci si
domanda:
" queste macchine potranno funzionare ? " La risposta a questa
domanda è spesso negativa ma ciò non diminuisce il valore delle
intuizioni che ebbero successo
e applicazione nei secoli successivi, né tanto meno toglie fascino
alle sue idee, alle sue realizzazioni e teorizzazioni che Leonardo
stesso elaborava nel momento in cui disegnava le sue macchine.
Le macchine più famose sono: vita aerea, la gru girevole, la
coclea, sistemi di carrucole, macchine per sollevare pesi, attrezzo
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per la prova d'ali battenti, aliante con estremità alari manovrabili,
macchine che consentivano la trasformazione del moto alterno in
moto continuo, cuscinetti o sfera ecc...La prima serie fu progettata
per la macchine adatte al volo meccanico forse a partire gia dal
1483.
Alla fine del Quattrocento, quando il re di Francia Luigi XII venne
in visita a Milano, fu accolto da un leone meccanico costruito da
Leonardo da Vinci.
L’orologio è probabilmente la prima macchina complessa che ha
liberato la creatività degli uomini. È un sistema che si muove su sé
stesso fino ad un certo punto, attraverso i meccanismi interni ed è
quindi autonomo dall'uomo. È una specie di automazione che
funzionava all’inizio attraverso i pesi o attraverso l'acqua. Comunque
questo rendeva impossibile trasportare il meccanismo che, in effetti, è
stato poi collegato rigidamente alla relativa fonte di energia. Con la
creazione della funzione-molla nel 1470, è stata introdotta l'energia
trasportabile: gli orologi possono essere più piccoli e sono facili da
trasportare ed il meccanismo del lavoro della molla è introdotto in altre
macchine, che ora sono dotate dell'energia necessaria per il
movimento.
Nel 1642 Blaise Pascal progettò e costruì la prima macchina
calcolatrice a ingranaggi metallici capace di eseguire velocemente
somme e sottrazioni, fu un grande passo per il grande sogno degli
operatori cioè poter lavorare con macchine che permettevano il totale
automatismo delle operazioni.
Nel 1738 il tecnologo francese Jacques de Vaucanson costruì
un’anatra meccanica prodigiosa che imitava perfettamente i movimenti
dell’animale vero. Questa anatra fu un vero prodigio della meccanica,
costruita con l’intento di imitare un animale vero.
Verso la metà del Settecento fu progettato da Maillard un incredibile
cigno meccanico; mentre il disegnatore fu uno dei più famosi automi,
di Pierre e Henri Jaquet Droz, costruiti alla fine del Settecento e ancora
oggi in grado di funzionare perfettamente.
Tuttavia, occore ricordare che gli automi del Seicento e Settecento,
anche se molto avanzati dal punto di vista della meccanica,
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appartengono comunque al filone delle macchine costruite per
meravigliare, stupire e giocare. Passeranno perciò molti anni prima che
questo filone si incontri con quello delle macchine fatte per faticare
meno, o produrre di più, e dia origine ai robot e alla fabbrica
automatica.
Le macchine principali della rivoluzione industriale:
-Joseph Jaquart, telaio automatico che funziona sulle schede
perforate
-Christopher Spencer, tornio da vasaio semiautomatico
-Babbage (1791-1871), motore analitico
-Herman Hollerith, sistema calcolatore che funziona sulle schede
perforate
Durante il 1700, grazie alla rivoluzione industriale, avvengono grandi
cambiamenti:
- la possibilità di sfruttare l'energia del vapore, che é trasportabile,
potente e controllabile.
- lo sviluppo della chimica e della metallurgia - lo sviluppo continuo
delle macchine
-jacquard del Joseph sviluppa un telaio programmabile che ha
funzionato con le schede foro-perforate. Ciò ha concesso di produrre i
materiali migliori con meno sforzi.
- Babbage nel 1834 descrive un modello di calcolo della macchina
che poteva risolvere i problemi della logica, uno dei primi tentativi
per costruire un calcolatore che mai realmente era stato generato. II
problema principale era che avendo usato una nozione decimale, era
difficile da controllare all'interno di una macchina.
- Hollerith nel 1890, lavorando all'idea di Jacquard delle schede foro-
perforate elabora i dati di un censimento statunitense. Dopo il
successo di questo evento lui continuò a generare un'azienda
conosciuta come l'IBM. Le macchine avevano raggiunto un livello
elevato di complessità: il telaio programmabile era già un attrezzo
specializzato e l'invenzione di Hollerith ancor più é stata avanzata.
- Nel 1945 Mauchly ed Eckert costruiscono ENIAC il primo
computer della prima generazione elettronica, utilizzava
diciannovemila valvole termoioniche, che costituivano altrettanti
interruttori elettromagnetici.
Erano queste, macchine intelligenti? 7
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