L'esperienza cinematografica tra sala e divano: un viaggio tra classici e tecniche

Esperienza cinematografica a casa

Sicuramente guardare un film proiettato in una sala è un’ esperienza unica e suggestiva, tutto ciò non toglie che è possibile fruire le stesse emozioni o almeno in parte anche seduti comodamente a casa sul divano, guardandolo da uno schermo molto più ridotto come quello di un computer. Altrettanto piacevole e interessante assistere a queste visioni online con la possibilità di partecipare e commentare la visione del film, le tecniche impiegate e le curiosità sui registi e sulle difficolta riscontrate a produrre lo stesso film.

Riscoperta dei classici

Questo viaggio alla riscoperta dei classici del nostro archivio culturale nazionale e non solo, anche internazionale, l’ho trovato molto interessante soprattutto nel modo in cui sono stati affrontati gli aspetti del cinema attraverso la visione di questi dieci film, alcuni di essi li conoscevo già grazie al corso di Cinema della docente Porcelli ma mi ha fatto enorme piacere rivederli commentandoli attraverso un altro modo di approccio. Quindi penso che sicuramente mi sarà utile come bagaglio culturale cinematografico in quanto frequentando un corso di video design dove è prevista una ampia e ricca conoscenza di cultura cinematografica sempre nella prospettiva di poter in futuro lavorare in una casa di produzione cinematografica a Roma o all’estero come aiuto regista o direttore della fotografia.

Scelta dei film e analisi

Ho scelto questi tre film primo perché li conoscevo già avendoli visti e studiati in altri corsi l’anno scorso in particolare con il corso di Cinema. Il primo film è “La corazzata Potemkin” di Sergej Michajlovic Ejzenstejn a cui attribuisco il voto 3. Questo film mi ha particolarmente colpito per la tecnica del montaggio “montaggio di attrazioni” usato dal regista russo come in altri film dello stesso regista ad esempio “Sciopero”! Anche perché mi aveva colpito e impressionato come sono stati riprodotti alcuni spezzoni del film in particolare la scena “L’occhio della madre” nel film di Fantozzi “Il secondo tragico Fantozzi” rifatti tutti in chiave parodia dal regista italiano Luciano Salce.