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Le origini del cristianesimo
Il Cristianesimo si basa sulla predicazione di Gesù, la cui figura è circondata da un alone di leggenda, anche se è storicamente affermato che, durante il principato di Tiberio, sia vissuto in Palestina un predicatore ebreo riconosciuto come Messia.
Questa si in inseriva in un periodo di notevole fermento all’interno dell’ebraismo, dove sorgevano moltissimi profeti e predicatori, ciò era in parte legato alla situazione politica:
Nel 6 d.C. la Palestina fu annessa alla provincia romana della Siria e nacquero delle sette religiose e movimenti politici che affrontavano il rapporto con i dominatori:
∙ Zeloti: lottavano per l’indipendenza politica, mossi da motivazioni religiose
∙ Esseni: simili agli Zeloti ma avevano un atteggiamento ascetico e monastico
∙ Sadducei: tentavano di trovare un compromesso con il potere romano
∙ Farisei: erano la corrente più moderata, collaborava attivamente con i Romani
Il cristianesimo inizialmente fu una di queste correnti religiose. Esso si diffuse inizialmente in ambito ebraico, alcuni cristiani credevano nel “secondo avvento”, questa speranza venne meno e nel 70 d.C. venne distrutto il tempio di Gerusalemme e il credo in questa nuova religione stava pian piano esaurendo.
Si pensa che la prima comunità cristiana fosse di Giacomo, affiancato da Pietro e Giovanni, a questa visione si oppose Paolo di Tarso che venne considerato da molte persone il vero fondatore del cristianesimo da un punto di vista storico.
Paolo nacque a Tarso tra il 5 e il 10 d.C., era un cittadino romano e un funzionario imperiale, interveniva nelle lotte tra le varie sette ebraiche per ripristinare l’ordine. Si convertì al cristianesimo dopo essere stato colpito da una violente luce e una voce che gli diceva “Perché mi perseguiti?”, egli si dedicò alla organizzazione della nuova religione viaggiando e scrivendo lettere in cui elaborava i principi teorici fondamentali del cristianesimo
Paolo sistemò la situazione, attribuì al cristianesimo un carattere universale teorizzando che il cristianesimo era una religione completamente nuova. I conflitti con la vecchia religione diventarono una frattura.
Al centro del cristianesimo Paolo mise la resurrezione di Gesù, il suo sacrificio per gli uomini ricomponendo l’armonia infranta.
Il secondo avvento di Gesù perse importanza, così come anche la circoncisione e il digiuno alimentare, mentre aumentò l’importanza verso la resurrezione, ciò andò contro gli apostoli.
Paolo era consapevole del fatto che doveva mantenere rapporti positivi con l’impero per far sopravvivere la religione, cosa che prima non venne mai fatta, L’Impero romano viene visto come un’entità politica provvidenziale: era stata voluto da Dio per garantire che la predicazione del cristianesimo potesse diffondersi senza confini in tutto il mondo conosciuto. Con Paolo iniziarono tuttavia le persecuzioni verso i cristiani stessi:
La prima avvenne nel 64, ai tempi di Nerone che accusò i cristiani di aver appiccato un incendio, questa fu la prima di molte, le quali avevano motivazioni politiche, essi venivano considerati pericolosi perché si rifiutavano di riconoscere l’imperatore come un dio. Queste finirono solo a rafforzare il culto del cristianesimo, si diffuse anche il culto dei martiri i quali si sacrificavano piuttosto di rinnegare la loro religione.
Il cristianesimo nel II e III secolo
Il cristianesimo si espanse su tutto il territorio dell’impero, fu favorito dal contesto culturale e dal fatto che tutti i testi del Nuovo Testamento fossero scritti in greco, lingua più prestigiosa del tempo.
L’impero romano è caratterizzato dal sincretismo, ossia la tendenza a mescolare più tradizioni diverse, in esso troviamo nuove “religioni” che si affiancavano al culto dei pagani. Uno di questi è il Culto di Mitra, le quali tracce furono cancellate dal cristianesimo, sappiamo che questo era simile al cristianesimo:
• La funzione salvifica
• La nascita da una vergine
• La credenza nella resurrezione dei morti e del giudizio universale
• Banchetto a base di pane e vino
• Il fatto che mitra era affiancato da die “dadofori” formando una trinità
Tutti questi culti ebbero la loro massima espansione verso il III secolo, erano monoteisti e scomparvero nel corso del IV, mentre il cristianesimo si trasformava come religione unica dello stato.
La diffusione di esso era accompagnata da un imponente attività letteraria, gli apologeti erano scrittori che propagandavano la religione cristiana, le loro opere avevano spesso carattere polemico ma elaboravano su un piano filosofico i principi teologici di un nuovo credo, le tesi di questi scrittori vennero tuttavia rifiutate dalla chiesa.
La chiesa cristiana era una religione di opposizione a quella pagana e romana, troviamo principi come il perdono, l’amore verso i nemici ecc.
Essa tuttavia non era pienamente unitaria, vi erano diverse chiese cristiane spesso in conflitto tra loro, vennero creati dei dogmi cristiani (fede indiscutibile) e le principali eresie tra le quali:
- Il manicheismo: legato allo zoroastrismo, ritiene che nel mondo vi è l bene e il male, Dio è l’unico principio assoluto e il male è mancanza di bene
- L’arianesimo: sostiene che Gesù ha natura umana e non divina
- Il monofisismo: sostiene che Gesù ha una natura solo divina
- Lo gnosticismo: sostiene che la salvezza individuale derivi da un percorso di conoscenza e di illuminazione interiore.
Rotti i legami con l’ebraismo da “religione di opposizione” il cristianesimo diventò religione ufficiale dello Stato, ciò grazie all’azione politica di Teodosio e Costantino, la diffusione del monachesimo e l’elaborazione culturale dei grandi padri della Chiesa.
Oggi consideriamo i vangeli come un opera storica, anche se erano mezzo di propaganda ai tempi.
Atti degli apostoli: testi importanti per conoscere le prime comunità cristiane.
L’Apocalisse di San Giovanni: parla della fine del mondo e della prevalenza del bene sul male.
I cristiani pensano che terminati i 7000 anni tutti i bravi risorgeranno e vivranno felici per 1000 anni mentre i malvagi soffriranno. I pagani pensavano che il cristianesimo sarebbe finito nel 398 d.C.
Paolo sistemò la situazione, attribuì al cristianesimo un carattere universale
teorizzando che il cristianesimo era una religione completamente nuova. I
conflitti con la vecchia religione diventarono una frattura.
Al centro del cristianesimo Paolo mise la resurrezione di Gesù, il suo
sacrificio per gli uomini ricomponendo l’armonia infranta.
Il secondo avvento di Gesù perse importanza, così come anche la circoncisione
e il digiuno alimentare, mentre aumentò l’importanza verso la resurrezione, ciò
andò contro gli apostoli.
Paolo era consapevole del fatto che doveva mantenere rapporti positivi con
l’impero per far sopravvivere la religione, cosa che prima non venne mai fatta,
L’Impero romano viene visto come un’entità politica provvidenziale:
era stata voluto da Dio per garantire che la predicazione del
cristianesimo potesse diffondersi senza confini in tutto il mondo
conosciuto. Con Paolo iniziarono tuttavia le persecuzioni verso i cristiani
stessi:
La prima avvenne nel 64, ai tempi di Nerone che accusò i cristiani di aver
appiccato un incendio, questa fu la prima di molte, le quali avevano
motivazioni politiche, essi venivano considerati pericolosi perché si rifiutavano
di riconoscere l’imperatore come un dio. Queste finirono solo a rafforzare il
culto del cristianesimo, si diffuse anche il culto dei martiri i quali si
sacrificavano piuttosto di rinnegare la loro religione.
Il cristianesimo nel II e III secolo
Il cristianesimo si espanse su tutto il territorio dell’impero, fu favorito dal
contesto culturale e dal fatto che tutti i testi del Nuovo Testamento fossero
scritti in greco, lingua più prestigiosa del tempo.
L’impero romano è caratterizzato dal sincretismo, ossia la tendenza a
mescolare più tradizioni diverse , in esso troviamo nuove “religioni” che si
affiancavano al culto dei pagani. Uno di questi è il Culto di Mitra, le quali
tracce furono cancellate dal cristianesimo, sappiamo che questo era simile al
cristianesimo:
La funzione salvifica
La nascita da una vergine
La credenza nella resurrezione dei morti e del giudizio universale
Banchetto a base di pane e vino
Il fatto che mitra era affiancato da die “dadofori” formando una
trinità
Tutti questi culti ebbero la loro massima espansione verso il III secolo, erano
monoteisti e scomparvero nel corso del IV, mentre il cristianesimo si
trasformava come religione unica dello stato.
La diffusione di esso era accompagnata da un imponente attività letteraria, gli
apologeti erano scrittori che propagandavano la religione cristiana, le loro
opere avevano spesso carattere polemico ma elaboravano su un piano
filosofico i principi teologici di un nuovo credo, le tesi di questi scrittori vennero
tuttavia rifiutate dalla chiesa.