gheribaldi
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Concetti Chiave

  • La pronuncia delle vocali e consonanti in francese varia a seconda del contesto, ad esempio la lettera "A" può avere suoni lunghi o corti.
  • Alcune lettere come "B", "E", "G" e "H" possono rimanere mute a seconda della loro posizione nella parola.
  • La lettera "C" cambia pronuncia in base alle lettere che la seguono, ad esempio [ks] con E e I, e [ʃ] con i digrammi CH e SCH.
  • I dittonghi in francese hanno pronunce specifiche, come OI che si pronuncia [wa] e AI che può essere [e] chiusa o [ɛ] aperta.
  • La lettera "R" in francese è una vibrante uvulare sorda, distinta dalla pronuncia italiana.

Regole di fonetica

A [a]
La lettera A in francese si può pronunciare nei seguenti modi:
[ɑ]: ha un suono generalmente lungo (vase, pâte, ecc.)
[a]: ha un suono generalmente corto (mal, patte, bar, ami, ecc.)
[ɑ͂]: ambassade [ɑ͂mbasad]
B [be]
È in genere muta nelle parole plomb [plɔ͂m], aplomb
C [se]
La C si pronuncia [ks] quando c’è la doppia ma solo colle vocali E e I (accéder, occident, accepter, ecc.). In più questa lettera assume il suono [k], come nell’italiano casa:
 Dietro alle vocali A, O e U (calme, côte, curiosité, coin)
 Dietro ai dittonghi ou e au [o]
 Dietro alla consonate H (nelle parole di derivazione greca o quando a H segue una consonante)
Si pronuncia :
 Dietro a E, I e Y
 Dietro ai dittonghi ei e eu
Si pronuncia [ʃ], come nell’italiano sci:
 Nel digramma CH e nel trigramma SCH (chercher, choquer, chat, goulasch, ecc.)
Si pronuncia [ʧ], come l’italiana c di ciao o cialda:
 Nel trigramma TCH (tchador, tchèque, Tchad, ecc.)
Resta muta, invece, se preceduta da una N (flanc) e alla fine delle parole escroc, estomac, porc e tabac. Si pronuncia [ɡ] nella parola zinc.
D [de]
Si pronuncia come nell’italiano dollaro. In francese la lettera D non si pronuncia a fine parola. Fanno eccezione le parole sud, Madrid e David e tutti quei casi in cui si effettua la liaison [un grand ami (œ͂ gʀɑ͂dami)].
E [ə]
In genere la lettera E resta muta a fine parola e a finale di sillaba all’interno della parola (samedi, devant, petit, ecc.). Si pronuncia [ə] invece nei seguenti casi:
 In finale di sillaba davanti a R, L, N e M seguite dalla semiconsonante [j]
 Nei monosillabi le, de, me, se, te, ce, ecc.
Si può pronunciare anche [ɛ] aperta:
 All’interno della sillaba (nouvelle, mettre, ecc.)
 Nei monosillabi les, des, mes, ses, tes, ces, ecc.
 Quando riportano l’accento grave o circonflesso (mère, rêve, tête)
Si pronuncia [e]:
 In finale si sillaba o parola, con accento acuto (liberté, poésie)
 All’interno della sillaba-prefisso des¬ + consonante (dessin, dessert, ecc)
Si pronuncia [ɑ͂] quando è posta dietro alle lettere N e M come nelle parole francesi emploi e enfant [ɑ͂nfɑ͂]. Fanno eccezione parole come spécimen e moyen in cui rispettivamente la E viene pronunciata [ɛ] e [ɛ͂n].
F [ɛf]
Si pronuncia come nell’italiano giraffa. In francese si può ottenere lo stesso fono con il digramma PH. Resta muta nelle parole cerf, clef, nerf, chef-d’œuvre, bœufs e œufs. Si pronuncia [v] quando subisce la liaison.
G [ʒɛ]
Questa lettera, in francese, non si pronuncia a fine parola. Però si pronuncia [ɡ], come nell’italiano gatto, nei seguenti casi:
 Dietro a A, O e U
 Dietro al dittongo ou
 Con la doppia e dietro alle consonanti L e R
 Con il digramma GU dietro a vocale
Si pronuncia [ʒ]:
 Dietro a E, I e Y
 Dietro ai dittonghi ea, eo, éo, eu e eoi [je mangeais (ʒə manˈʒe), nous mangeons (nu manˈʒon), géographie, largeur, bourgeois, ecc]
Si pronuncia [ɡʒ] quando c’è la doppia G dietro la E.
H [aʃ]
Nonostante il fatto che la lettera H non si pronunci mai in francese esistono le definizioni H muta e H aspirata usate per differenziare le H che si comportano come consonanti (H aspirata) e quelle che si comportano come vocali (H muta).
I
Si pronuncia come nell’italiano gittata. In francese si pronuncia [ɛ͂] quando è posta dietro a N o M. Resta muta nelle parola fusil, outil, sourcil, gentil e persil e nei gruppi di lettere AULT e AULD.
J [ʒi]
In francese è una fricativa palatale-alveolare sonora, ossia si pronuncia provocando una frizione nel flusso ininterrotto di fiato tra la lingua e la zona di palato vicina agli alveoli. Si pronuncia come nel francese jour.
K [ka]
Si pronuncia come nell’italiano carro e nel francese kilo.
L [ɛl]
Si pronuncia come nell’italiano largo. In genere, la doppia L dietro a I assume il suono [ij] come in fille, Vintimille, Camille, camomille. Ma lo stesso gruppo di lettere si pronuncia [il] in parole come ville, tranquille, mille, millier, milliard, ecc. Stesso discorso per il prefisso ill- se posto dietro alle vocali E, O, I e U. Con la doppia L posta dietro ai dittonghi AI, EI, EUI - UEI e OUI, queste vengono pronunciate rispettivamente [aj], [ɛj], [œj] e [uj].
M [ɛm]
Si pronuncia come nell’italiano mela.
N [ɛn]
Si pronuncia come nell’italiano nero.
O
Si pronuncia come nell’italiano ora. Prima di N e M si pronuncia [ɔ͂] come nelle parole francesi coton e tomber.
P [pe]
Si pronuncia come nell’Italiano palla. In francese si può pronunciare nelle parole cap, handicap e stop. È invece muta se si trova a fine parola e se è seguita da T. Fanno eccezione parole come septembre e septennat.
Q [ky]
Si pronuncia come nell’italiano quale.
R [ɛʀ]
In francese la R è una vibrante alveolare uvulare sorda. Si pronuncia, cioè, facendo vibrare l’aria nella zona uvulare dell’interno della bocca.
S [ɛs]
Non si pronuncia a fine parola. Però fanno eccezione parole come albatros, autobus, bus, express, hélas, maïs, mars, oasis, sens, tennis, tous (pronome), ours e fils ( figlio; pronunciato /fis/).
T [te]
Si pronuncia come nell’italiano tatto. È sempre muta a fine parola.
U [y]
Prima di N e M si pronuncia [œ͂].
V [ve]
Si pronuncia come nell’italiano volo.
W [dubləve]
Si pronuncia come nell’inglese willow e si ritrova soprattutto in partole inglesi entrati nell’uso della lingua francese.
X [iks]
Non si pronuncia a fine parola. Si pronuncia [z] o nei numerali. Si pronuncia [ɡz] nei seguenti casi:
 Tra E…e…E (exercise)
 Tra E…e…I (exiger)
 Tra E…e…A (exagérer)
 Tra E…e…O (exonérer)
 Tra E…e…U (exulter)
Si pronuncia [ks]:
 Fra A…e…I (taxi)
 Fra A…e…E (axe)
 Fra A…e…A (taxation)
 Fra O…e…i (toxique)
 Fra U…e…I (auxiliaire)
 Fra U…e…E (luxe)
 Quando posta dietro una consonante (prétexte)
Quando si effettua la liaison la X si pronuncia [z].
Y [iɡʀɛk]
Si pronuncia . Si trova per lo più in parole di origine greca.

Z [zɛd]
Si pronuncia come nell’italiano zaino. Nella lingua francese non si pronuncia a fine parola. Ma si pronuncia nelle parole gaz, Suez e Metz [mɛs].

Dittonghi
OI = [wa]
OU =
AI = [e] chiusa, [ɛ] aperta.
EI = [e] chiusa, [ɛ] aperta
AU, EAU = [o] chiusa, [ɔ] aperta (raro)
EU = [ᴓ] chiusa, [œ] aperta (prima di L,R,F,N,V)

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i diversi modi di pronunciare la lettera A in francese?
  2. La lettera A in francese può essere pronunciata come [ɑ] con un suono lungo, [a] con un suono corto, o [ɑ͂] come in "ambassade".

  3. Quando la lettera C si pronuncia [ks] in francese?
  4. La lettera C si pronuncia [ks] quando c'è la doppia C seguita dalle vocali E e I, come in "accéder" e "occident".

  5. In quali casi la lettera E resta muta in francese?
  6. La lettera E resta muta a fine parola e a finale di sillaba all'interno della parola, come in "samedi" e "devant".

  7. Come si pronuncia la lettera G in francese quando è seguita da E, I o Y?
  8. La lettera G si pronuncia [ʒ] quando è seguita da E, I o Y, come in "géographie" e "bourgeois".

  9. Quali sono le eccezioni alla regola che la lettera D non si pronuncia a fine parola in francese?
  10. Le eccezioni includono le parole "sud", "Madrid", "David" e i casi in cui si effettua la liaison, come in "un grand ami".

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