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Sintesi

Il decadentismo



Visione generale del Decadentismo, come movimento storico, derivazione del termine Francese, in particolar mondo a Parigi, nel quartiere latino e a Montmartre (riva sinistra della Senna).

Uno degli argomenti trattati nell'allegato è la durata del decadentismo.

Durata del Decadentismo:
a) Se con il termine Decadentismo si considera il senso di instabilità, insicurezza, crisi profonda
 il Decadentismo comprende un po’ tutti i movimenti del ‘900 e dura fino alla Seconda Guerra mondiale;
b) Se con il termine Decadentismo si intende una precisa corrente letteraria;
 il Decadentismo va dal 1880 all’inizio del xx° secolo, con gli autori Pascoli e D’annunzio (I), Rilke (G), Oscar Wilde (GB).
Estratto del documento

Nuovi materiali,

telefono, cinema,

telegrafo, energia

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Il quadro storico

Rapido incremento dell’industrializzazione (crisi anni ’70-’80, ripresa ’90)

conflitti sociali fra capitalisti grandi gruppi monopolistici e

mondo operaio politiche imperialistiche (conquista

nuovi mercati,

spartizione coloniale di Asia e Africa,

colonialismo)

Il termine

Siamo in Francia, a Parigi. Nel Quartiere Latino e a Montmartre (riva sinistra della

Senna), scrittori, artisti, intellettuali assumono un atteggiamento di ribellione verso:

- la società borghese Questi bohémiens

vivono una vita sregolata,

- il positivismo (razionalità, scienza, progresso, adorano Baudelaire,

avvertono stanchezza e metodo matematico)

angoscia, credono di essere testimoni della

- la poesia tradizionale decadenza della civiltà

occidentale. Invece di

- l’industrializzazione impegnarsi per

cambiare: DESIDERIO di PERDIZIONE, di MORTE,

di DISSOLUZIONE

Fra loro:

L’appellativo “decadenti” attribuito a loro per scherno dai (Baudelaire)

Verlaine, Rimbaud, Mallarmé borghesi benpensanti, diventa per loro un vanto.

Poeti “maledetti” (nome dato da Verlaine): la

Le Décadent.

Nel 1886 uscì la rivista simbolista “maledizione”

degli altri uomini è segno di diversità/emarginazione, ma

anche superiorità del poeta. Nel

Manifesto del

1886: pubblicato il

Simbolismo. Il movimento simbolista

dà all’arte (anche la letteratura) regole

teoriche precise.

Durata del Decadentismo

a) Se con il termine Decadentismo si considera il senso di instabilità, insicurezza,

crisi profonda

il Decadentismo comprende un po’ tutti i movimenti del ‘900 e dura fino alla

2ª g.m.

b) Se con il termine Decadentismo si intende una precisa corrente letteraria

il Decadentismo va dal 1880 all’inizio del xx° secolo, con gli autori Pascoli e

D’annunzio (I), Rilke (G), Oscar Wilde (GB).

La cultura e la poetica decadente

Gli autori decadenti sono accomunati dall’essere coscienti della crisi (DECADENZA)

presente nella loro epoca.

Le profonde trasformazioni della società in quegli anni portano all’analisi degli stati

emotivi più profondi dell’animo umano, al culto dell’irrazionale e del misterioso. In

particolare, caratterizzano il decadentismo:

1. La scoperta dell’INCONSCIO. (Interpretazione dei sogni,

Freud: il padre della psicanalisi 1900). Secondo la

tradizione l’uomo è un “io” cosciente. Freud dice che c’è anche un “io”

inconscio. Egli distingue tre livelli della coscienza umana.

a) Io inconscio: è la parte selvaggia, istintiva, inconscia, ma forte; vorrebbe

raggiungere tutto ciò che desidera (piacere). È slegata dalla morale e dal

tornaconto. Se repressa si manifesta nel sogno.

b) Io cosciente: è il livello dell’adattamento alla realtà, l’equilibrio con il

mondo esterno. Comprende gli elementi del carattere. Si forma nei primi

anni di vita.

c) Super ego: è la parte morale e sociale che ci viene imposta dalla famiglia

e dall’educazione. Di solito reprime le attività personali.

L’io cosciente schiacciato dall’inconscio e dal super ego è spesso debole; il

mancato equilibrio dei tre livelli produce disturbi psichici, meccanismi di difesa

con cui l’io cerca di difendersi. La letteratura del ‘900 valuta il comportamento

dell’uomo anche in base a queste conoscenze. Essa analizza sogni, paure,

ricordi, aspetti apparentemente assurdi… Inoltre per meglio rappresentare

queste realtà, essa sceglie nuove tecniche: confessioni, diari, MONOLOGHI

INTERIORI. (In Italia la psicanalisi, osteggiata da fascismo, chiesa cattolica,

filosofi, non ha avuto molto successo fino alla 2ª guerra m.).

2. Il SIMBOLISMO

Poeta VEGGENTE: il solo in grado di rivelare, con la sua poesia, ciò che sfugge

alla ragione; poeta emarginato dalla società; simboli; parola-musica)

3. L’IRRAZIONALISMO

Modo di pensare contrario al determinismo (causa/effetto) positivistico.

Valorizzazione del mistero, di ciò che non è razionale, dell’inconscio.

Non è la ragione a determinare la conoscenza, ma l’INTUIZIONE. La scienza

non è capace di cogliere tutta la realtà, poiché si limita solo a delle parti, si

limita a ciò che si vede e si può misurare.

Inoltre la scienza non è capace di cogliere il divenire del tempo, la DURATA, il

suo trascorrere ininterrotto (Bergson). Per i decadenti il tempo non può essere

quantificato, ma solo vissuto. La vita spirituale è un flusso dinamico. Nasce il

romanzo psicologico.

4. L’ANGOSCIA esistenziale.

Questa angoscia, talora senza causa, porta a vivere vite sregolate. Inoltre i

poeti si sentono destinati a una MORTE drammatica e questa sensazione

emerge nelle opere.

5. L’ESTETISMO

Culto della bellezza e dell’arte. Bisogna fare della vita un’opera d’arte; rifiuto,

disprezzo della realtà concreta, quotidiana. L’arte viene esaltata al di sopra di

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