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Concetti Chiave

  • Leopardi introduce un io poetico individuale che esprime un'interpretazione personale senza elementi autobiografici.
  • Il "naufragio" finale rappresenta un superamento positivo dei limiti umani, permettendo l'accesso al vero infinito.
  • Il poeta percepisce l'infinito attraverso la mente e il corpo, coinvolgendo tutti i sensi.
  • L'esperienza del sublime nell'infinito include sia sentimenti positivi che negativi, con una paura del nulla.
  • L'infinito si discosta dalla struttura rigida del sonetto, riflettendo il tema attraverso un'organizzazione più libera.

Indice

  1. Origine e pubblicazione del canto
  2. Interpretazione personale e viaggio interiore
  3. Esperienza del naufragio e il sublime
  4. Metrica e poetica leopardiana

Origine e pubblicazione del canto

Canto composto nella città natale di Leopardi nel 1819, anche se venne pubblicato solo sei anni dopo in una rivista, nell'opera Canti occupa invece la dodicesima posizione.

Interpretazione personale e viaggio interiore

La principale innovazione è presentata dall'introduzione di un io poetico individuale che però non presenta alcuna informazione autobiografica reperibile nel testo.

Questo io non ha l'obiettivo di raccogliere nelle proprie parole una visione universalmente condivisa e assoluta ma semplicemente di raccontare una propria interpretazione personale. Il soggetto inoltre va a soffermarsi su una sorta di viaggio interiore volto alla totale perdita di se stesso, tanto che termina in un "naufragio", come indicato all'ultimo verso (il naufragar mi è dolce in questo mare). Tuttavia questo termine non deve essere interpretato in maniera negativa, l'autore infatti lo vede come un superamento dei limiti tipicamente umani che all'inizio si imponeva e lo ostacolavano. Dunque, il poeta sembra aver raggiunto il vero infinito dopo aver superato questo traguardo, e lo fa in due modi precisi:

    • Attraverso la propria mente, Leopardi sente concretamente un infinito che coinvolge tutti i suoi sensi

    • Attraverso il proprio corpo, percepisce su di sé l'apertura all'infinito

Esperienza del naufragio e il sublime

Tuttavia non bisogna neanche essere ingannati nel credere che questa esperienza sia totalmente positiva per l'io poetico, il naufragio suscita infatti in lui un sentimento che lo turba e lo smuove negativamente. Come specificato difatti da diversi autori romantici, il sublime prevede la collisione di energie positive e negative. Lo stesso Leopardi nel suo Zibaldone aveva infatti scritto "Pare che solamente quello che non esiste, la negazione dell'essere, il niente possa essere senza limiti, che l'infinito venga in sostanza a essere lo stesso che il nulla", è dunque la paura che questo infinito si identifichi con il nulla.

Metrica e poetica leopardiana

Per quanto riguarda la metrica, si possono riscontrare diverse somiglianze con la forma del sonetto come a esempio la lunghezza dei quattordici versi. Tuttavia si discosta dagli schemi di sonetti più rigidi, forse proprio per riflettere nella propria forma il titolo e il tema del canto stesso attraverso un'organizzazione più libera. L'infinito si presenta inoltre come migliore esempio delle tipiche parole poeticissime della poetica leopardiana, in quanto idee indefinite e confuse vengono concretizzate in parole che comportano lo stesso principio. Si nota infatti un'idea di ampiezza evidenziata anche a livello fonico con l'utilizzo ad esempio di vocali aperte come la a.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la pubblicazione del canto di Leopardi?
  2. Il canto fu composto nella città natale di Leopardi nel 1819, ma venne pubblicato sei anni dopo in una rivista, occupando la dodicesima posizione nell'opera Canti.

  3. Qual è l'interpretazione personale e il viaggio interiore nel canto?
  4. L'io poetico presenta un'interpretazione personale senza informazioni autobiografiche, concentrandosi su un viaggio interiore che culmina in un "naufragio", visto come un superamento dei limiti umani.

  5. Come viene descritta l'esperienza del naufragio e il sublime?
  6. L'esperienza del naufragio suscita sentimenti contrastanti nell'io poetico, combinando energie positive e negative, con la paura che l'infinito si identifichi con il nulla.

  7. Quali sono le caratteristiche metriche e poetiche leopardiane nel canto?
  8. La metrica presenta somiglianze con il sonetto, ma con un'organizzazione più libera, riflettendo il tema dell'infinito attraverso parole poeticissime e un'idea di ampiezza fonica.

Domande e risposte

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